16 settembre 2011

EX MILITARE DELLA ROYAL AUSTRALIAN NAVY: NEL 1992 VEDEMMO UN UFO





Quotidianamente, ormai da tempo, siamo abituati a leggere e apprendere notizie provenienti da ogni parte del mondo, riguardanti strani avvistamenti e fenomeni anomali misteriosi. Queste manifestazioni avvengono inaspettatamente dinanzi ai nostri occhi e creano nelle persone coinvolte sgomento ed incredulità oltre che una trasformazione radicale di tutte le certezze che hanno accompagnato fino a quel momento la loro esistenza. Una condizione, questa, che le pone in una posizione di estremo disagio rispetto al resto della comunità, soprattutto grazie all’opera massacrante di persone scettiche sempre pronte a deridere e ad esorcizzare tutto ciò che è ritenuto sconosciuto, con conseguente discredito ed emarginazione del povero malcapitato. Ma quando le testimonianze giungono da persone che nella vita sociale occupano una posizione peculiare allora questo interesse al discredito e la voglia di deridere viene meno, lasciando posto al dubbio, che si insinua anche nella più scettica delle persone.
E’ questo il caso di ex appartenente alla Royal Australian Navy, che nel 1992 mentre era a bordo del cacciatorpediniere Brisbane (ora in disarmo) ebbe insieme ai suoi commilitoni un vero e proprio avvistamento UFO. L’uomo (le cui generalità sono rimaste anonime per ovvi motivi), oggi 39enne, era in navigazione con la sua unità navale per una crociera di esercitazione nei mari australiani.
Improvvisamente un oggetto non identificato apparve di fronte all’imbarcazione e volteggiò nel cielo per almeno mezz’ora.
Secondo l’ex marinaio, l’UFO non era riconoscibile dal punto di vista convenzionale, non aveva i classici contrassegni degli aeromobili terrestri ed emanava una luce molto forte. Ma mentre alcuni marinai, tra cui lui, assistettero visualmente all’incredibile scena i radar dell’unità militare non registrarono alcuna anomalia, nulla. Una circostanza, questa, che rientra tra le ormai note caratteristiche che caratterizzano le osservazioni UFO.
Successivamente, l’oggetto si è spostato in direzione sud ovest rispetto alla nave per poi improvvisamente accelerare e scomparire. Lo sgomento tra i componenti dell’equipaggio e nel testimone di oggi fu tale che nessuno ebbe il coraggio di parlarne successivamente per cui l’evento è rimasto sotto silenzio fino ad oggi.

Sicilia Ufo fotografato nel 1978. A Riposto CT

Alcuni mesi fa, sono venuto in possesso di una foto per me straordinaria di un presunto ufo visto volare nel cielo di Riposto in Provincia di Catania .Lo scatto fotografico avvenne nel dicembre del 1978,il testimone ha tenuto conservata la foto per tutto questo tempo nel cassetto. Fino ad alcuni mesi fa’,quando tramite e-mail sono stato contattato. E’ qualche giorno dopo ci siamo dati appuntamento in una villa del paese. Ecco il suo racconto:Ero affacciato nel balcone di casa mia guardando il cielo quando all’improvviso ho visto passare davanti ai miei occhi un oggetto volante che non avevo mai visto prima di allora,aveva la forma circolare e roteava su se stesso velocissimo e volava lentamente ,faccio in tempo a prendere la macchina fotografica, che in quella occasione l’avevo nel salone sulla poltrona perche la sera prima avevo fatto alcune foto a mio figlio. Faccio un solo scatto,dopo di che abbasso la macchina fotografica, non c’èra più l’oggetto davanti a me, era scomparso. Ancora oggi ricordo benissimo quella immagine come se fosse ieri. Oggi signor Giusa incontrando lei ,mi libero di questa foto con rammarico,ma sono sicuro che lei ne faccia una buona documentazione, ecco la foto signor Giusa e grazie. Questo è quello che mi disse,comunque la foto è veramente interessante,la cosa che ho chiesto prima che il testimone andasse via,se poteva trovarmi i negativi di questa foto,mi disse che le cercava!Aspettiamo,intanto godiamoci la foto.


1 settembre 2011

Un interessante avvistamento avvenuto a Giardini Naxos, ME il 15 agosto 2011

Centro Ufologico Siciliano


Un turista francese in vacanza tra Taormina e Giardini,il 15 Agosto alle ore 15:10,nota in cielo uno strano puntino nero,incuriosito scatta una serie di foto,ritornando in Francia scarica sul PC le foto dove si nota lo strano puntino nero.




15 Agosto 2011 –Giardini Naxos


A fine Agosto 2011, ci perviene questa fotografia, scattata con una fotocamera Panasonic DMC-FS35, ripresa il 15 Agosto 2011, alle ore 15:10 e 14 secondi. La foto è stata spedita presso la nostra casella di posta elettronica allegata alla seguente descrizione: «Ho scattato questa foto il 15 Agosto alle ore 15:10, ero in un albergo di Taormina quando ho visto un punto nero su Giardini Naxos (traiettoria: Catania Messina) a circa 2000-3000 metri. Ho fatto un zoom x20 a 5 milioni di Pixels; ma con in sole non si vedeva bene lo strano oggetto perché in controluce, pensavo fosse un’aquila oppure una vela. Quando sono rientrato in casa in Francia ho messo tutto sul computer ed è apparsa questa foto: molto strana, no?».
L’autore non si firma con nome e cognome, e quindi si garantisce la propria privacy. Seguendo alcune normali operazioni di computer grafica, si evince come il soggetto della foto appaia, in effetti, un soggetto estremamente interessante.

Prima di tutto il suo profilo, dotato di riflessi e di un contorno ben netto e distaccato dal fondo dell’immagine, inoltre, si nota la presenza di alcune strutture, che secondo le analisi sarebbero proprie dell’oggetto e non delle alterazioni dovute alla compressione dell’immagine.

Di cosa può trattarsi, non possiamo sapere, fatto è che tale oggetto risulta essere un oggetto reale e non un riflesso, della polvere o quant’altro. Il testimone ci riferisce che forse si può trattare di un uccello, forse di un rapace, ma la stranezza di tale foto è che se si dovesse trattare di un rapace, ciò non potrebbe spiegare la sua strana posizione orizzontale pur mantenendo le ali adese al proprio corpo (picchiata). Questo tipo di uccelli, infatti, proprio per le loro dimensioni, sono soliti chiudere le proprie ali solamente nelle picchiate, per avvicinarsi alle loro prede. Normalmente, invece, volano orizzontalmente, mantenendo le proprie ali aperte, per sfruttare le correnti ascensionali e muoversi così senza il minimo sforzo. Sembra improbabile, a questo punto, che la sagoma fotografata (a circa 1/200 di secondo), possa essere spiegata come l’immagine di un rapace. Pur considerando la possibilità di altri tipi di volatili, ne risulta che la forma e i contorni dell’oggetto, poco si accostano all’immagine di un volatile in volo.
L’immagine, purtroppo evidenzia la presenza di una compressione video molto elevata, le analisi che sono state eseguite, quindi, sono da ritenere non definitive su un soggetto che presenta una quantità di dati insufficiente per poter giungere ad una ipotesi conclusiva sulla natura della stessa.

Foto1: Si evidenzia l’interno dell’oggetto, che mostra come in realtà la parte inferiore di questo (quella rivolta verso il suolo) sia in effetti dotata di chiaro/scuri e non di un’immagine statica. Ciò dimostra la tridimensionalità dell’oggetto ripreso, la cui natura, per buona approssimazione risulta del tutto reale.

Foto2: Si evidenzia il contorno dell’oggetto, o vero l’alone che avvolge l’elemento sottoposto allo studio. In questo caso si evince la presenza di un riflesso luminoso posto nella parte superiore dell’ordigno, tale evidenza dimostra come l’oggetto sia illuminato dal sole e si trovi alto nel cielo. Inoltre attorno al perimetro dell’ipotetico ordigno si notano una serie di particolari cromatici che ci fa presupporre come tale corpo sia effettivamente presente nel cielo e come questo sia in grado di interferire con l’atmosfera in cui è immerso.

Foto3: Delineamento dei contorni solidi dell’oggetto.

Foto4: Come per la foto n.3, ma in questo caso sono state variate le componenti dei mezzi toni e delle luci dell’immagine, per mettere in evidenza i riflessi luminosi emananti dall’oggetto.

Foto5: Si evidenzia il forte riflesso luminoso posto al di sopra dello scafo, in questo caso colorato di sfumature rosse.

Foto6: Si evidenzia il riflesso luminoso, come nella foto n.5 e la parte centrale dello scafo: in questo caso l’elevata compressione del formato JPEG, che ha del tutto frammentato le sfumature presenti nell’immagine e quindi i particolari presenti sull’ordigno.

Conclusioni

L’oggetto appare reale, quantomeno nel contesto da noi studiato. La foto presenza un’elevata compressione e perdita di particolari (in questo caso utili per capire bene di cosa si tratta). Ciò nonostante l’oggetto presenta delle strutture molto interessanti, che secondo le analisi si riferiscono ad un corpo di forma ovale o fusiforme, di colore bruno o scuro (forse grigio) dalle fattezze metalliche, o metallizzate, dotato di riflessi e dalla superficie riflettente. Si evidenzia inoltre la presenza di una superficie tridimensionale e non piana o piatta. Si potrebbe appunto trattare di qualcosa presente realmente nel cielo, non riferibile ad alcun velivolo noto.

Fermo restando tale conclusione, l’oggetto presenta ben pochi particolari per mezzo dei quali è possibile, in questa sede, determinare in via definitiva e decisa, la reale natura dell’oggetto in questione, che rimane a tutti gli effetti non identificato.


Particolari inquietanti

Alcuni particolari, hanno catturato la nostra attenzione dal primo momento in cui abbiamo avuto modo di analizzare la fotografia. In primis, lo strano contorno (chiaro) visibile attorno all’oggetto, spesse volte determinato dalla presenza della compressione JPEG e dall’utilizzo di fotocamere dotate di sensore elettronico (non reflex classiche a pellicola). In questo caso, infatti gli oggetti scuri, vengono contrastati e riprodotti dal sistema elettronico delle fotocamere generando un bordo chiaro sul perimetro di qualsiasi oggetto scuro.

Questo tipo di colorazione chiara, però, potrebbe far pensare anche ad un fotomontaggio, pur constatando che tale ipotesi sembri del tutto inconcludente nella foto da noi presa in esame, dato che l’oggetto stesso, mostra particolari concordanti con il resto dell’immagine esaminata: rumorosità, risoluzione, tonalità, etc).

Conclusioni Finali

La presenza dei metadati (EXIF) contenuti dell’immagine ci dice come la foto sia in realtà un originale non contraffatto, perché non sono stati modificati dopo lo scatto. La valutazione finale, comunque deve tener conto anche di altri dati osservati nell’immagine. In conclusione dai dati presenti sulla foto risulta incerto se tali dati siano stati elaborati o siano del tutto originali (con una approssimazione di modifica intorno al 33%).

Vorrei ringraziare l’amico Dott, Daniele Cataldi,che come sempre a curato le analisi di questo nuovo caso

Salvatore Giusa e Daniele Cataldi

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