31 marzo 2011

The Secret



"The Secret" è, infatti, una serie a fumetti edita dalla Star Comics, composta di 8 episodi di 96 pagine ciascuno, e distribuita in tutte le edicole italiane dal 23 marzo 2011.

Ideata da Giuseppe Di Bernardo (disegnatore di “Diabolik” e sceneggiatore de “L'Insonne” e di “Cornelio - Delitti d'autore”) tratta miti moderni come: interferenze aliene, U.F.O., complottismo, Nuovo Ordine Mondiale, scie chimiche, sette esoteriche e cerchi nel grano e molto altro.

Una fiction a fumetti che si basa su fatti reali, testimonianze e ricerche effettuate da importanti scienziati di confine. Otto episodi a cadenza mensile che cercheranno di scoprire IL SEGRETO che si cela dietro l'esistenza stessa del genere umano.

29 marzo 2011

UFO come obiettivo della Forze Aeree



Aerei passeggeri commerciali operano in modo indipendente rispetto ad un aereo militare e, ovviamente, hanno opzioni limitate quando si tratta di rispondere ad un UFO nelle vicinanze. Inoltre, almeno in America, l'impronta nei confronti di segnalazioni di tali eventi è alta tra i piloti civili, che di fronte alla possibilità che, se riportata, la storia possa trapelare alla stampa, aggrava ulteriormente la possibilità del ridicolo. Nessun testimone ha continuato a richiedere registrazioni per quanto riguarda il caso O'Hare del 2006, nonostante i numeri che hanno accertato l'incidente e le legittime preoccupazioni circa la sicurezza aerea espresse da molti di loro.

Ma cosa succede quando i piloti di jet militari, armati di tutto punto, incontrano gli UFO? Oppure, se la radiazione elettromagnetica emessa da un UFO disattiva le apparecchiature sensibili alle basi militari, come può accadere in cabina di pilotaggio di un aereo, lo fa divenire un problema di sicurezza nazionale? Queste considerazioni vanno un passo oltre quello dei problemi alla sicurezza aerea, causati dalla vicinanza accidentale di un UFO. E' opportuno per i jets militari agire in modo aggressivo, oppure mai?


Sopra la giornalista Leslie Kean con, sullo sfondo, il suo libro


Rispetto all'aviazione commerciale, i militari operano in un modo più autonomo, ancora meno in un'arena pubblica. A differenza dei piloti commerciali, che si impegnano a garantire il comfort e la sicurezza di, spesso, centinaia di passeggeri e di tutelare la loro reputazione personale e quella delle loro società madri, gli ufficiali dell'aviazione militare hanno una serie di priorità molto diverse. Questi piloti sono orientati verso la protezione dei loro territori da qualunque attacco ed esser pronti in caso di una invasione inattesa o assalto terroristico. Gli aviatori militari sono pronti a difendersi, se necessario, e i loro aerei a reazione, non vengono caricati con dei passeggeri, ma con armi letali che possono essere utilizzate sia per attaccare, sia per difendere.
I piloti militari e i loro controllori del traffico aereo sono addestrati ad obbedire agli ordini e non fare troppe domande, e il sistema è ben praticato nell'arte della comunicazione di informazioni sensibili, mantenendo la loro riservatezza. All'interno delle forze armate, i piloti sono più propensi a presentare rapporti per una questione di dovere, a differenza dei rischi che incorrono i piloti commerciali, i quali sanno che l'accettazione di queste informazioni sarà molto limitata. Quando i piloti dell'Air Force sono di fronte ad un UFO, ci sono spesso altri testimoni di un secondo aeromobile o di una base militare al di sotto, e le informazioni possono essere facilmente trasmesse alla catena di Comando. Questi ufficiali sanno che altri aerei possono facilmente decollare in azione di "scramble" come supporto in risposta a qualsiasi impegno insolito. E possono difendersi immediatamente, se necessario.
Sapendo questo, viene da chiedersi, naturalmente: i piloti militari hanno mai sparato contro gli UFO? La risposta sconvolgente è sì.



Nel novembre 2007, ho avuto la fortuna di incontrarmi e trascorrere qualche giorno con due piloti che sono stati entrambi impegnati in lunghi "duelli" mirati con gli UFO. Il generale iraniano in pensione Parviz Jafari (vedi immagine sopra) era un maggiore della Iranian Air Force nel 1976, quando gli fu ordinato, dalla Air Force Command, di dirigere il suo jet Phantom F-4 II verso un velivolo sconosciuto e di avere un approccio con un luminoso UFO osservato per Teheran. Più volte nel corso di un inseguimento simile a quello del gatto con un topo, lui e il suo navigatore, che si trovava sul sedile posteriore, hanno cercato di lanciare un missile Sidewinder ad altri oggetti più piccoli che si dirigevano verso di loro, ma al momento di "fare fuoco" le loro strumentazioni andarono in "blackout", tornando alla normalità solo quando il loro jet si spostò ad una certa distanza dal misterioso intruso. L'obiettivo principale era stato seguito da un secondo jet della Iranian Air Force, fu registrato dal radar della cabina di pilotaggio, ed è stato osservato da terra da un generale e da un equipaggio esperto in navigazione aerea.

Sopra l'introduzione riguardante il caso di Teheran del 1976 in una pagina di un documento declassificato tramite il FOIA

Un secondo evento simile si verificò quattro anni più tardi, nel 1980, su di una base aerea in Perù, quando all'allora tenente Oscar Santa Maria Huertas (vedi immagine sotto) gli fu ordinato di intercettare quello che, inizialmente, credette essere un dispositivo di spionaggio aereo. Sparò all'oggetto a forma di pallone con proiettili di mitra, ma non ebbero alcun effetto. Allora, capì che era qualcosa di sconosciuto, un UFO. Agganciò l'oggetto al fuoco, quando era stazionario, in tre occasioni, ma ogni volta, all'ultimo istante, questo si spostava verso l'alto. Questo UFO fu visto in pieno giorno da oltre un migliaio di soldati e da personale della base militare di La Joya.




Il generale Jafari e il comandante Santa Maria si conobbero per la prima volta alla conferenza stampa a Washington, DC, nel 2007, alla quale parteciparono anche il generale De Brouwer, il capitano Ray Bowyer, e una serie di altri partecipanti presenti in questo libro. Questa fu l'occasione per presentare pubblicamente le dichiarazioni, ma è stata anche un'occasione unica per questi uomini di dialogare nel corso di pochi giorni, creando la base di una rete internazionale. 
Come co-organizzatore di supporto per l'evento, e di accoglienza per i nostri relatori, io ero al corrente di molte discussioni private con alcuni, che incominciavano con il caffè del mattino e che duravano fino a tarda notte. Non dimenticherò mai la sera, due giorni prima della conferenza stampa, quando il generale Jafari e il comandante Santa Maria si strinsero la mano e si sedettero insieme per la prima volta. Erano appena arrivati presso l'Hotel Washington, dopo lunghi viaggi da parti molto distanti del globo. Questi due signori, senza tante pretese, si unirono al piccolo gruppo di cui io facevo parte sul tetto del ristorante dell'Hotel, stanchi ma contenti di essere tra amici e entusiasti della conferenza stampa, di grande importanza, che si doveva verificare dopo qualche giorno. Il generale Jafari, seduto alla mia destra, era affabile e animato, e rispondeva velocemente ad una serie di domande, che provenivano dal nostro tavolo, sull'incidente del 1976. Né Santa Maria, né Jafari sapevano molto sulle esperienze altrui, e la conversazione che seguì fu pianificata e spontanea, senza registratori o telecamere presenti a limitazione della loro intimità.
Il comandante Santa Maria non parlava inglese, ma prima che Jafari iniziasse il suo racconto, una persona di lingua spagnola, accanto al loro tavolo, si offrì a tradurre per lui. In seguito Jafari raccontò la sua storia, spinto dalle domande di chi li stava vicino. Entrambi gli uomini, ciascuno testimone di uno degli eventi più singolari nella storia dell'Aeronautica Militare, scoprirono, attraverso lo scambio di informazioni che ne derivava, quanto simili furono le loro esperienze. Ognuno poteva identificare la paura e il timore, espresso dall'altro, nel racconto della propria storia. Piloti delle forze aeree in due continenti diversi, entrambi, improvvisamente, si sono trovati faccia a faccia con qualcosa di assolutamente impossibile, eppure fortemente reale.
Furono le più notevoli, e agghiaccianti, poche ore che trascorsi dall'inizio di questo viaggio di dieci anni fa, e mi sentivo privilegiata a testimoniarlo. Entrambi gli uomini erano militari in pensione umili, discreti, e diretti, così come del tutto credibili.
Jafari descrisse un oggetto eccessivamente veloce che arrivò dopo che il suo jet Phantom F-4 si preparava a tornare alla base. Qualcuno al nostro tavolo gli chiese come si sentì in quella circostanza. "In quel momento", rispose nel suo inglese imperfetto ma colorito, "ho raddoppiato la mia paura." Santa Maria fece un disegno del suo UFO su un pacchetto di zucchero servito con il caffè, che ho salvato come ricordo.
Ma perché i due piloti si sentirono costretti a sparare a questi UFO?
Il generale Jafari ha spiegato che lui ha agito per legittima difesa. Inizialmente, non aveva nessuna intenzione di intraprendere qualsiasi azione di questo tipo, perché l'ordine impartito sia al generale iraniano, che al suo navigatore era quello di andare in alto ed avere una migliore visuale del brillante oggetto stellare, per cercare di determinare la sua identità. Ma Jafari si trovò, presto, di fronte ad una azione inattesa che poteva enormemente minacciare il suo aereo.
Le circostanze che coinvolsero Santa Maria furono diverse. All'inizio, gli fu detto che lo scopo della sua missione era quello di distruggere il "dispositivo di spionaggio" sopra la sua base aerea, in quanto aveva omesso di rispondere alle normali comunicazioni. Il pilota non si rese conto di quanto inutile fosse la sua azione nel tentativo di sparare ad un UFO.
Ripensando a ciò, ci sarà sempre qualcuno che si domanderà se l'aggressione è stata effettivamente manifestata dall'UFO, e non abbiamo, comunque, idea di quale siano le loro intenzioni o la finalità, oppure quando questi concetti vengono applicati. Tuttavia, tali incidenti, anche se rari, sollevano una serie di questioni riguardanti la sicurezza nazionale. Allo stato attuale, sembra che vi sia una concordanza univoca, ai più alti livelli militari, che gli UFO non siano belligeranti.
Anche se provocati dall'aggressività umana, non reagiscono, e dobbiamo presumere che hanno tutte le capacità di farlo. Come assicurato dal generale francese Denis Letty (vedi immagine sotto) nel Rapporto COMETA si legge che "anche se manovre di intimidazione sono state confermate," gli UFO, fino ad oggi, non hanno dimostrato azioni ostili.




Forse il vero problema riguardante la sicurezza nazionale si trova negli impulsivi, anche se comprensibili, tentativi da parte di piloti militari di difendersi da ciò che scoprono, ben presto, essere fenomeni di una tecnologia di gran lunga superiore, con scopi sconosciuti, una prospettiva davvero spaventosa. Ma anche se esiste la sensazione che i piloti si garantiscono l'auto-difesa, tali azioni potrebbero avere conseguenze disastrose, se non riescono a danneggiare il loro "obiettivo", o se l'oggetto ha risposto in modo aggressivo dopo un tentativo di abbattimento. I rischi a impegnarsi militarmente con qualcosa di questa potenza, e completamente sconosciuto, sono evidenti. Nessuno può immaginare il comportamento di qualcosa che non comprendiamo.




Tratto dal libro (inedito in Italia) della giornalista Leslie Kean dal titolo "UFOs: Generals, Pilots, and Government Officials Go on the Record" (Harmony Books - New York) e pubblicato nel 2010
Il documento ufficiale del sensazionale caso di Teheran del 1976 si trova sul sito della NSA (National Security Agency) americana

24 marzo 2011

Espresso: un progetto per scoprire pianeti simili alla Terra



Il progetto "Espresso", che è stato approvato dalla European Southern Observatory (ESO), è uno spettrografo ad alta risoluzione per osservazioni molto stabili e che avrà il compito di rivelare, in modo indiretto, pianeti che sono identici o molto simili alla Terra. La ESO ha impegnato, approssimativamente, il 20 per cento del costo dello strumento, che è di circa 4 milioni di euro, con la collaborazione al progetto di Paesi come Svizzera, Portogallo, Italia e Spagna. Il finanziamento di questi quattro Paesi al progetto "Espresso" è una iniziativa dell'Osservatorio di Ginevra, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica in Italia, dal Centro di Astronomia di Oporto e dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie (IAC). Rafael Rebolo, professore del Consiglio Superiore di Ricerche Scientifiche (CSIC) nel IAC e co-direttore del progetto ha spiegato che questo spettrografo sarà il più preciso strumento mai costruito per misurare la velocità delle stelle. La misurazione della velocità delle stelle è. al momento, il metodo più efficace per rilevare pianeti attorno ad altre stelle. Rafael Rebolo ha affermato che oggi è più facile rilevare pianeti giganti gassosi, più grandi e massicci rispetto a quelli rocciosi, e ha ricordato che si conoscono vari pianeti pianeti rocciosi, più piccoli, che si trovano attorno a stelle. Ma questi pianeti si trovano così vicini alle loro stelle, che le loro temperature hanno varie centinaie di gradi e, di conseguenza, la loro atmosfera è molto diversa da quella della Terra. Secondo Rafael Rebolo, con Espresso sarà possibile rilevare pianeti di dimensioni simili alla Terra e sufficientemente distanti dalla propria stella, in modo che le temperature sulle loro superfici potrebbero essere simili a quelle della Terra. Espresso, che è l'acronimo di Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanet e Stable Spectroscopic Observation, sarà uno spettrografo ultra-stabile che gli astronomi desiderrebbero installare tra i quattro telescopi di otto metri di diametro che si trovano nell'Osservatorio di Cerro Paranal, in Cile. Il complesso di telescopi più potenti che ci siano al mondo. Questo strumento potrà utilizzare, per la ricerca di pianeti simili alla Terra, uno dei quattro telescopi o tutti in una volta. Però per la sua costruzione, che durerebbe quattro anni, è necessario che i quattro paesi implicati garantiscano un finanziamento economico entro il 2011. Il progetto è in attesa che questi Paesi sblocchino i finanziamenti. Nel caso della Spagna, Jordi Torra, responsabile dell'area di Astronomia del Plan Nacionale, ha dichiarato che si tratta di un progetto molto interessante, sia scientificamente che strategicamente. Per cui, la Spagna ha interesse affinchè il progetto vada avanti, però è molto difficile ottenere finanziamenti per via della crisi economica attuale, ha aggiunto Jordi Torra.

Frederick Valentich: Pilota morto inseguendo un UFO?

Di Salvatore Giusa

Il caso che sto per raccontare assomiglia per certi aspetti al caso di Thomas Mantell. Ambedue i piloti videro uno strano oggetto non identificato. Il 21 Ottobre 1978,un pilota civile Frederick Valentich, un giovane di 20 anni, decollò con il suo Cessna 182 bianco e azzurro dall’aeroporto di Moorabbin presso Melbourne (Australia) per dirigersi a King Island. Il viaggio della lunghezza complessiva di 480 km e per un tempo stimato di 65/70 minuti stava procedendo senza intoppi,tutto andava come previsto, quando alle ore 19.06 il pilota osservò 4 luci brillanti in lontananza e si mise in contatto con la torre di controllo. Quella che segue è la trascrizione dell’ultima comunicazione via radio giunta dallo sfortunato Cessna, ed del suo pilota, il quale non fu mai più ritrovato nonostante vennero impiegati ben quattro giorni di ricerche a tappeto mare-cielo. La comunicazione tra Frederick e la stazione di controllo.19.06.Finì….

Segue la conversazione della torre di controllo e il pilota:

PILOTA: siete a conoscenza di un transito nella mia area al di sotto dei 5000 piedi?

TORRE DI CONTROLLO: negativo, nessuno transito conosciuto.
PILOTA: sembra che ci sia una grande aeronave al di sotto dei 5000 piedi!
TORRE DI CONTROLLO: che tipo di aeronave?
PILOTA: non posso confermare. Ha quattro luci brillanti simili a luci di atterraggio...l'aeronave mi ha sorvolato a circa 1000 piedi.
TORRE DI CONTROLLO: confermate la presenza di un grande aereo?
PILOTA: affermativo dalla velocità alla quale viaggia...C'è un mezzo della RAAF nelle vicinanze?
TORRE DI CONTROLLO: negativo...
TORRE DI CONTROLLO: qual è la vostra quota?
PILOTA: 4500 metri
TORRE DI CONTROLLO: confermate di non riuscire ad identificare l'aereo?
PILOTA: affermativo...
Dopo una breve pausa di pochi minuti, il pilota riprende la convulsa comunicazione con la torre di controllo,comunicando quanto segue:

PILOTA: aereo? Ma non è un aereo!!! E'...
TORRE DI CONTROLLO: potete descrivere l'aereo?

PILOTA: mi ha sorpassato ad alta velocità. Ha una forma allungata, non posso distinguere di più...ora si dirige verso di me! sembra stazionario. Sto virando e anche questa cosa mi vola sopra. Ha una luce verde e una specie di illuminazione metallica all'esterno...
Da questo momento in poi l'oggetto sembra scomparire:
TORRE DI CONTROLLO: confermate che è scomparso?

PILOTA: affermativo, siete a conoscenza del tipo di aeronave in cui mi sono imbattuto? E' militare?
TORRE DI CONTROLLO: non c'è transito militare nella zona.
19.12

PILOTA: il motore sta entrando in avaria, singhiozza.
TORRE DI CONTROLLO: quali sono le vostre intenzioni?
PILOTA: procedere verso King Island. L'aeronave sconosciuta ora è sospesa verso di me!
TORRE DI CONTROLLO: ricevuto.
PILOTA: Delta Sierra Juliet (sigla identificativa) Melbourne...
Subito dopo questa ultima comunicazione si sentì un forte rumore metallico che si prolungò per diciassette secondi e si persero definitivamente i contatti con l'aereo di Valentich.Oggi dopo 32 anni non è stato trovato ne l’aereo ne il pilota,tutto rimane fermo. La famiglia,non ha avuto nessuna delucidazione del suo governo!!!!

Il meteo su Titano: piogge equatoriali di metano



Mentre la primavera si fa strada sul pianeta Saturno, piove nei deserti all’equatore di Titano, la seconda luna più grande del pianeta. E le precipitazioni, diversamente a quanto accade sulla Terra, non sono di acqua ma di metano liquido. A scoprire questa singolare situazione meteorologica, in un mondo distante da noi oltre un miliardo e trecento milioni di chilometri, è un team internazionale di ricercatori che ne dà notizia in un articolo pubblicato su Science.
Alla fine del 2010, gli strumenti di Cassini hanno infatti rilevato che vaste aree della superficie della luna di Saturno apparivano più scure di quanto fossero in precedenza. La migliore spiegazione sembra essere che queste zone siano state bagnate da piogge e tempeste di metano.
Le nuvole su Titano sono formate da metano e fanno parte di un ciclo del tutto simile a quello del clima terrestre in cui il metano sostituisce l’acqua. Sulla luna di Saturno, è infatti il metano a riempiere gli enormi laghi sulla superficie, a saturare le nubi nell’atmosfera e a ricadere sotto forma di pioggia. Anche se la superficie presenta tracce della passata presenza di liquidi che probabilmente scorrevano nelle zone equatoriali di Titano, gli idrocarburi allo stato liquido, in particolare metano ed etano, erano stati osservati finora solo nei laghi in prossimità dei poli.
Le vaste distese di dune che dominano oggi le regioni equatoriali del satellite indicano un clima principalmente arido. Finora, gli scienziati sospettavano che le nubi potessero apparire solamente a latitudini equatoriali mentre la primavera si fa strada nell’emisfero nord. Ma non erano sicuri che i grandi canali asciutti osservati finora fossero dovuti a piogge stagionali o testimonianza di un precedente clima più umido.
Il 27 settembre 2010, una tempesta – dalla struttura a forma di freccia – è comparsa nelle regioni equatoriali e, nel mese successivo, si è osserva una larga struttura di nubi. Nei mesi seguenti, i ricercatori hanno osservato rapidi cambiamenti della superficie. Una regione di circa 500.000 chilometri quadrati situata al confine sud dell’arida zona collinare denominata Belet dello spettrometro VIMS, uno degli strumenti della sonda.

14 marzo 2011

11 Settembre: ritrovato esplosivo nelle Torri, ora e' ufficiale

Ora è ufficiale. Tracce di esplosivi di nano-termite sono stati raccolti dai detriti del WTC poco dopo il loro crollo dell'11/9/2001. Alla Brigham Young University, il professore di fisica, il dottor Steven Jones, ha fatto la scoperta dell'esplosivo insieme ad un team internazionale di nove scienziati.
Grazie quindi alle prove di laboratorio più estese, gli scienziati hanno concluso che i campioni analizzati, hanno mostrato che si tratta di esplosivi nano-termite, generalmente usati per scopi militari.
Dopo un rigoroso processo di peer-review, il loro documento è stato pubblicato nella Bentham Chemical Physics Journal, una delle riviste più accreditate negli USA e che ha approvato alcuni Premi Nobel, essendo rispettata all'interno della comunità scientifica. Primo autore dello studio è Dr. Niels Harrit di 37 anni, professore di chimica all'Università di Copenaghen in Danimarca e un esperto di nano-chimica, che dice: "Il conto ufficiale messo avanti dal NIST viola le leggi fondamentali della fisica."
Il Governo ora sa delle prove che confermano la presenza di Esplosivo Nano-Termite, utilizzati per far cadere tutte le Torri del WTC l'11 / 9.

MoD britannico: "non escludiamo visite aliene"



Sono state declassificate migliaia di pagine, circa 8500, di documenti sugli UFO che hanno coinvolto la Gran Bretagna, e in special modo il MoD (Ministero della Difesa).
Tra i documenti rilasciati in queste ore, c'è anche quello di una "falsa invasione", presa molto sul serio dai militari ed i servizi segreti.
I servizi segreti, l'Esercito e la RAF (Royal Air Force), forze di polizia e artificieri si mobilitarono per affrontare la "minaccia" potenziale di 6 UFO atterrati e sparsi per tutta l'Inghilterra meridionale.
Ma, quello che i vertici britannici temevano fosse una sorta di "Guerra dei Mondi" in grande stile, si rivelò una elaborata beffa di uno studente. Tutto accadde il 4 settembre 1967.
La risposta del Governo britannico a questo incredibile scherzo è uno dei punti salienti della più grande divulgazione di documenti rilasciati in queste ore dal MoD britannico.
L'esperto di UFO inglese, Nick Pope, che ha studiato le minacce aeree misteriose per il Ministero della Difesa britannico, ha dichiarato: "l'incidente del 1967 dimostra quanto seriamente vengono prese le minacce".
I documenti rilasciati, come abbiamo detto sopra, contengono circa 8500 pagine di avvistamenti e relazioni sugli UFO, disegni e fotografie a colori, indagini della RAF, insoliti rilevamenti radar, briefing parlamentari e, per la prima volta, dettagli della politica governativa sugli UFO.
Ma, ritorniamo, al panico "Guerra dei Mondi" del 1967. Per un periodo di circa 12 ore, i funzionari di governo temevano che il Paese fosse sotto attacco, dopo la scoperta di sei "astronavi circolari" nei campi di tutto l'Inghilterra meridionale.
Una fu fatta saltare per aria dagli artificieri, con l'aiuto di una squadra addetta alla guerra chimica, la quale una volta intercettate le "navi" e fatte esplodere, fu avvolta da un liquido maleodorante.
Quando gli agenti di polizia cercarono di spostare le astronavi, innescarono un suono acuto tipo "Bip", che causò un ulteriore panico.



Alla fine si scoprì che i "piatti volanti" erano frutto di una bufala effettuata da studenti di ingegneria (vedi immagine sopra), di una scuola d'aviazione del Farnborough Technical College.
Ma i documenti rilasciati dal MoD britannico rivelano altri casi di sicuro interesse.



Nell'agosto del 2004, una misteriosa sfera fu notata nei pressi di un bombardiere Lancaster, mentre era in volo a Whitersea, East Yorks (vedi immagine sopra).
Nel novembre 1990, l'equipaggio di un Tornado della RAF rimase sbigottito dall'apparizione di un UFO nei pressi del velivolo, risplendente con una fiamma di luce blu e che si muoveva ad alta velocità, mentre il radar non rilevò nulla.
Inoltre, senza alcun preavviso, un UFO grande quanto un aereo C-130 Hercules apparve sul Mar del Nord. I piloti dissero di "non aver mai visto nulla di simile".
Il 27 dicembre 2000, alle ore 9.32 p.m. il Woolwich UFO Research Group prese una serie di immagini di tremolati luci sopra la denominata zona "O2 Arena".
Il 16 aprile 1978, la RAF fu inondata da 17 segnalazioni di oggetti volanti sibilanti in tutta l'Inghilterra meridionale, che spinse i militari ad avviare una indagine.
Nel gennaio 1979, durante il "Winter of Discontent" (Inverno del Malcontento), la Camera del Lord interruppe le discussioni sindacali di sciopero per parlare di UFO, l'unico dibattito approfondito sul tema mai tenuto in Parlamento.
Nel dicembre 1977, il governo britannico utilizzò la sua influenza per parlare con il presidente di Grenada, Sir Eric Gairy dell'ONU, per condurre una indagine sugli avvistamenti UFO.



Per quanto riguarda i "diagrammi" inclusi nel documenti declassificati dal MoD, è presente un disegno a matita di una "astronave a forma di Y" (vedi immagine sopra), immagine inviata al Ministero della Difesa dopo che è stata vista oltre la barriera del Tamigi.
Un UFO a forma di disco fu avvistato anche nel Sud del Galles, mentre un disegno dettagliato di un velivolo triangolare visto a Liverpool, fu segnalato al Ministero della Difesa.



Dalla Scozia proviene un disegno dettagliato di un "disco volante", con tanto di lago e terreno circostante. Inoltre, esisterebbe un "giallo" (vedi immagine sopra), tanto che qualcuno ha gridato al "cover up" di intelligence, per la distruzione dei documenti UFO di Rendlesham Forest, Suffolk, caso avvenuto nel dicembre del 1980.
Ma non è solo il caso di Rendlesham a mancare, misteriosamente. Tutti i files inerenti gli UFO, che coprono il periodo che va dal 1980 al 1982, sono stati distrutti.
In un documento di intelligence del gennaio 1982 si legge: " se ciò fosse reso pubblico, potrebbe essere interpretato come un deliberato tentativo di sdradicare la documentazione inerente l'incidente".
Nell'ottobre 1998, un uomo di Barnes, West London, sostenne che gli alieni sbarcarono nel suo giardino e lo rapirono. Scoprì poi di aver "perso un ora del suo tempo". I funzionari della Difesa risposero che "gli orologi erano stati messi avanti quella notte".
Inoltre, nei documenti declassificati dal MoD vengono evidenziati 15 UFO apparsi sui radar e in avvicinamento al Regno Unito, tra gennaio e luglio 2001, mesi precedenti al famoso "11 settembre 2001". Il Ministero della Difesa ricevette, tra l'altro, un solo rapporto UFO (senza rilevamento radar) l'11 settembre stesso.
Ma tutti questi avvistamenti dimostrano che gli UFO siano extraterrestri? Il MoD britannico non si sbilancia apertamente, ma non lo esclude.
Ecco cosa dice, nelle conclusioni, "UK Eyes Only", rapporto segreto d'intelligence militare e terminato nel 2000:
''Continuare a sostenere che solo la nostra Terra e' luogo traboccante di vita rispetto alla sterilita' universale potrebbe presto rivelarsi tanto controproducente quanto i tentativi di un tempo della Chiesa di convincere che il mondo era piatto. Sebbene alcuni esperti sostengano che le probabilita' di vita extraterrestre siano molto basse, non possiamo escludere completamente l'ipotesi di visite o ricognizioni aliene, segrete o manifeste che siano. La nostra scelta di mantenere una visione aperta su questi temi e' dunque probabilmente corretta''.
Coincidenze strane, visto che l'anno prima della pubblicazione del rapporto "Uk Eyes Only" uscì in Francia il famoso "Rapporto Cometa", scritto da eminenti esponenti degli Alti Studi della Difesa Nazionale francese, in cui si affermava, nelle conclusioni, che "l'origine extraterrestre degli UFO non può essere esclusa dalla considerazione"..."anzi è 'quasi' certa". Solo sottili coincidenze? L'unica differenza sta sul pericolo o meno di questi misteriosi intrusi: per i britannici "non rappresentano un problema e un rischio per la sicurezza del Regno Unito", mentre per i francesi "Gli UFO sono un problema alla Difesa, con conseguenze vicini o lontane al momento ipotetiche"
Resta comunque un fatto indiscutibile, ossia che i militari britannici non escludono l'origine extraterrestre di alcuni UFO. Ed è già un piccolo, ma vasto, passo avanti per la scoperta della verità che c'è dietro questo importante problema.

I documenti declassificati del MoD si possono leggere e scaricare


PIANETA X, NIBIRU E COMETA ELENIN - LA RUSSIA IN STATO DI ALLERTA



La Cometa Elenin passerà vicino alla Terra il 17 Ottobre 2011 e alcuni scienziati russi hanno comunicato al Primo Ministro Medved di mettere in stato di allerta le Forze Armate. Si ha il sospetto che questo corpo celeste sia correlato con la presenza di Nibiru..Come già detto, la cometa Elenin si avvicina sempre di più minacciosa verso la Terra, ma è escluso, fino a prova contraria, che essa possa impattare con il nostro pianeta. Sembrerebbe che questa cometa, proveniente dalla Nube di Oort, serbatoio di comete, sia stata proiettata verso il nostro sistema solare dalla forza di attrazione gravitazionale del famoso pianeta NIBIRU. Gli scenari sono sempre più cupi e si può ricordare una serie di articoli su internet della NASA, che ancora non vuole confermare o smentire nulla.



Ciò che è sensazionale è che Google nasconde i dati delle mappe stellari, nelle immediate vicinanze della cometa, come già confermato da Agentia.org nella pubblicazione di materiale inerente appunto i dati della cometa Elenin, che sarebbe da ricollegare con Hercolubus, ovvero il pianeta Nibiru. I Russi hanno paura di un allineamento, che avverà tra pochi giorni e cioè il 15 marzo 2011, ma soprattutto del passaggio vicino alla Terra di Elenin del 17 Ottobre di quest'anno.
Il materiale di cui si si sta parlando, è stato dato dall'agenzia all'esperto in materia, Dr. Cristian Negureanu, e il fatto che i russi hanno deciso di aumentare il numero di ricoveri nelle basi sotterranee nucleari, di altri 5.000 posti e con un piano di emergenza che è stato presentato al Pirmo Ministro Russo Dmitri Medvedev, ci mette in pensiero sul serio.

Questa immagine ripresa da Google Sky, rappresenterebbe il Pianet X - Nibiru e la cometa Elenin. Sembra che tale immagine, sia svanita nel nulla.

Questo piano di emergenza, ha l'approvazione del ministro della difesa russo Sergei Serdyukov che parla di una "esplosione di gravità", con conseguenze drammatiche per la Terra. Esperti russi parlano di un movimento controllato di una cometa, una sorta di "smart routing", il che rende l'idea nell'interrogarsi sulle reali ripercussioni di questo corpo celeste.
Questo autunno vedremo l'avvicinarsi della cometa alla Terra, più vicino di quanto sarebbe normale, come se fosse caduta in una sorta di "vortice di attrazione gravitazionale." che potrebbe guidare la cometa verso la Terra, trascinando con se meteoriti e altri piccoli corpi celesti ma di natura ignota.
Sembra che la cometa scoperta dal professor Leonid Elenin il 10 dicembre 2010 e confermato in seguito da diversi osservatori astronomici, ha un grande legame con il nuovo pianeta scoperto nel sistema solare, la cui dimensione è tre volte più grande di Giove, con una massa gassosa, e che è stato nominato Tyche, che si trova ben oltre l'orbita di Plutone.
La scoperta è stata fatta dagli americani Daniel Whitmire e John Matese dell'Università della Louisiana Centro.
Le ultime notizie provenienti dalla NASA, indicano un livello di allarme elevato e sembrerebbe che la FEMA, abbia iniziato ad installare telecamere di sorveglianza in tutti gli Stati Uniti, in modo tale da poter catturare la caduta di meteoriti. L'azione si chiama "What's Hitting Earth?" (Cose che colpiscono la Terra). Coincidenza?

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