29 ottobre 2015

L'UFOLOGIA AMERICANA CHIEDE SOSTEGNO AD HILLARY CLINTON.

L’iniziativa è partita dal solito Stephen Bassett, direttore responsabile e coordinatore dell’organizzazione di ricerca Paradigm Research Group (P.R.G.) da anni in lotta per il “disclosure” presidenziale sugli UFO. Bassett ha infatti divulgato, nei giorni scorsi, sul web, una “lettera aperta” indirizzata al Segretario di Stato in carica, Hillary Clinton, candidata alle prossime elezioni presidenziali del 2016. L’approccio, come sempre, appassionante e risoluto, invita l’ex first lady ad assumere una posizione netta e definitiva su questo “tema” tenendo anche conto dei suoi personali interessi sull’argomento, condivisi in passato anche con il marito Bill (all’epoca del suo mandato), con il miliardario americano Lawrence Rockefeller e con l’ex consigliere presidenziale (oggi capo staff della Clinton per la campagna elettorale) John Podesta.  Nella missiva, Bassett fa espresso riferimento all’incontro che l’ex coppia presidenziale ebbe nel 1995 con Rockefeller presso il suo ranch nel Wyoming, durante il quale il miliardario passò al presidente Clinton informazioni sostanziali riguardanti l’esistenza di file governativi altamente classificati sull’argomento UFO, mai pubblicamente divulgati. La lettera, racconta anche di alcune iniziative intraprese da Bill Clinton, tendenti a sollevare il più possibile il velo della segretezza, nelle quali venne implicato anche John Podesta, indicato dallo stesso Rockefeller come uomo “chiave” nel possibile coinvolgimento dei vertici militari nel rilascio di informazioni chiave. Si parla inoltre della famosa Clinton Presidential Library, fondazione responsabile del rilascio di numerosi documenti declassificati, grazie alla legge sulla libertà d’informazione e al lavoro certosino di ricerca portato a termine da ufologi appassionati come Grant Cameron. L’espresso riferimento alle recenti esternazioni di Bush senior circa l’impossibilità, per l’opinione pubblica americana, di “gestire la verità” sull’argomento UFO/Alieni suona infine come un duro monito per Hillary Clinton, chiamata a dimostrare quel senso di responsabilità che un serio candidato presidenziale dovrebbe mostrare pubblicamente, nei confronti di un problema così importante che racchiude, contemporaneamente, implicazioni di sicurezza e di politica nazionale.



Lettera aperta al

Segretario Hillary Clinton

Washington DC


18 ottobre 2015


Paradigm Research Group


Caro Segretario Clinton:



nel marzo del 1993 il miliardario Lawrence Rockefeller avviò un contatto straordinario con l'amministrazione di suo marito tramite l'Ufficio delle politiche scientifiche e tecnologiche, presieduto dal dottor John Gibbons. Un memorandum proveniente da Mr. Rockefeller tramite il procuratore Henry Diamante del 29 Mar 1993 trasmise una richiesta di incontro con Gibbons "per discutere la potenziale disponibilità di informazioni del governo sugli oggetti volanti non identificati e sulla vita extraterrestre". Rockefeller, vostro amico e vostro sostenitore, volle incontrare il Presidente per informarlo “sull’esistenza di alcune credenze, ritenute reali da più parti, secondo le quali il governo aveva a lungo tenuto nascoste informazioni classificate riguardanti gli UFO, che non sono mai state divulgate e che il fallimento nel non farlo ha portato sospetto e diffidenza inutili". Molti credono oggi che il rilascio di queste informazioni, in modo coerente con la sicurezza nazionale, sarebbe un gesto significativo che aumenterebbe la fiducia nel governo. Iniziò così un impegno triennale portato avanti dall’esponente americano per convincere suo marito ad essere essenzialmente il "presidente del Disclosure" ponendo fine a 46 anni di embargo della verità sugli eventi, attuata nei confronti del popolo americano, su ciò che riguarda la presenza extraterrestre, coinvolgente la razza umana. Questo sforzo, che includeva incontri, relazioni, briefing, un libro, un progetto di alcune missive al Presidente e molto di più, è stato divulgato con il nome di “Iniziativa Rockefeller”. Eravate a conoscenza di questa iniziativa fin dall'inizio, com’anche un consigliere chiave del Presidente, John Podesta. Lei e suo marito avete incontrato Rockefeller presso il suo ranch nel Wyoming, nel mese di agosto del 1995. Suo marito incaricò un amico di fiducia, il procuratore generale associato Webster Hubbell, di esaminare la questione UFO presso il Dipartimento di Giustizia e altrove. Incaricò John Podesta, di coinvolgere il Capo di Stato Maggiore, di riformare e di accelerare il processo di declassificazione dei documenti. Voi continuavate ad essere informati dell'iniziativa in corso e avete anche contribuito alla stesura di una lettera che Rockefeller inviò al Presidente. Da notare come John Podesta, fondatore e ora CEO del Center for American Progress, nel 2002 e nel 2003, chiese il rilascio pubblico di tutti i documenti e dei file governativi. Nel 2004 il governatore Bill Richardson, l'ambasciatore delle Nazioni Unite ed il Segretario per l’Energia, durante l'amministrazione di suo marito, fecero un’analoga richiesta di documenti relativi ai fatti di Roswell, Nuovo Messico, avvenuti nel mese di luglio del 1947. Questi fatti sono noti grazie ad articoli di giornale, registri pubblici ma, soprattutto, tramite le quasi 1000 pagine di corrispondenza e documenti individuati dal ricercatore Grant Cameron attraverso l'Ufficio delle politiche scientifiche e tecnologiche, ottenuti con l’ausilio del Freedom of Information Act. Ulteriori documenti pertinenti sono poi stati rilasciati dal Clinton Presidential Library. Ora, Signor Segretario, la sua ambizione è quella di aggiungere una pietra miliare nella storia americana, diventando il primo Presidente donna degli Stati Uniti o, per dirla in un altro modo, la 69^ testa femminile dello Stato. Anche se questo fosse un retaggio ammirevole, ciò di cui il popolo americano ha bisogno è meno ambasciatori e più verità. Le persone hanno perso la pazienza nei confronti di un governo "in loco parentis" che li tratta come bambini e di candidati, con lunghi elenchi di altre questioni, che non possono discutere di tali argomenti perché non convenienti per le loro campagne elettorali, in quanto la gente "non è in grado di gestire la verità." Poiché siete stati edotti su tali questioni nel contesto della Casa Bianca, perché si possa aspirare alla più alta carica della nazione, occorre quindi afferrare una straordinaria opportunità assumendo l'obbligo primario di affrontare quello che viene generalmente considerato il più importante problema del nostro tempo - un problema che ha importanti implicazioni sulla sicurezza e sulla politica nazionale americana.



Rispettosamente,

Stephen Bassett

(direttore esecutivo Paradigm Research Group)



Qui sotto il link per visualizzare la lettera originale….




Fonte: http://danilo1966.iobloggo.com

Regno Unito, inventato il raggio traente di Star Trek

L'invenzione, a opera di un team di ricercatori delle università di Bristol e Sussex, prevede l'utilizzo delle onde sonore


Il teletrasporto non è poi così lontano. Un team di ricercatori delle Università di Bristol e Sussex, in collaborazione con Ultrahaptics, ha infatti inventato (e già sperimentato) il raggio traente, quello che permetteva al capitano Kirk di Star Trek di attrarre i satelliti verso la sua astronave.

Il funzionamento 

Un'idea, quella del raggio traente, utilizzata moltissimo dagli autori di fantascienza, che ha da sempre affascinato anche gli scienziati. Nel loro lavoro i ricercatori si sono serviti di onde sonore per generare un ologramma acustico in grado di prendere e muovere piccoli oggetti. Una tecnica che potrebbe essere sviluppata, ad esempio, per il trasporto e l'assemblaggio di oggetti delicati senza la necessità di alcun contatto fisico.

"Esperienza incredibile"  

"E' stata un'esperienza incredibile vedere per la prima volta un oggetto afferrato dal raggio traente", ha commentato Asier Marzo, studente e primo autore dello studio. Mentre Bruce Drinkwater, docente dell'università di Bristol, ha spiegato: "Sapevamo che le onde sonore possono avere effetti fisici, ma qui abbiamo imparato a controllare il suono a un livello mai raggiunto prima".

Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it

27 ottobre 2015

DIFESA USA: IMMINENTE ANNUNCIO DEL PROSSIMO BOMBARDIERE STRATEGICO, "L'UFO" FOTOGRAFATO NEGLI ULTIMI MESI POTREBBE ESSERE IL B-3

Tra poche ore il Pentagono annuncerà l'azienda che svilupperà il nuovo bombardiere strategico USA. La scelta ricadrà su uno dei due progetti presentati dalla Northrop Grumman e da un team della Boeing / Lockheed Martin. Entrambi potrebbero essere delle ali volanti. Il super bombardiere di prossima generazione dell'aviazione americana (alcuni potrebbero anche essere senza pilota), sta lentamente diventando realtà. Del nuovo bombardiere conosciamo già il prezzo: 550 milioni di dollari ad esemplare per flotta composta da 100 velivoli di nuova generazione ed una spesa complessiva di 55 miliardi di dollari. Il nuovo bombardiere costerà un quarto del B-2, attualmente in forza all'USAF. I ventuno velivoli costruiti ed i costi operativi proibitivi relegano i B-2 più ad aerei di propaganda che a realistici velivoli da combattimento (anche perché non ci sono teatri che richiedono la forza, la potenza e la tecnologia del B-2 dissolta l’Urss). Il timore che incute è però innegabile. Il Long Range Strike-Bomber è considerato una priorità assoluta per l'Air Force. L’aeronautica militare statunitense vuole un bombardiere subsonico a lungo raggio con elevata efficienza aerodinamica, capacità di eludere ogni tipo di difesa aerea ed una RCS (Radar Cross Section) praticamente nulla. Proprio la bassissima segnatura radar è un prerequisito fondamentale del nuovo bombardiere. Oltre all'armamento convenzionale, il futuro bombardiere avrà la capacità di imbarcare testate nucleare ad enormi distanze. Il progetto è classificato dal 2011, ma come si sa, tra lo sviluppo e la sperimentazione e quello che è mostrato all’opinione pubblica c’è un divario di circa 20/25 anni. La prova è data dal fatto che i due nuovi prototipi dell’USAF solcherebbero i cieli da tempo. Da tempo, negli USA, si fotografano strani oggetti (opportunamente e volutamente scambiati anche per ufo). Dai dimostratori tecnologici di nuova generazione al drone stealth RQ-180, dal prototipo dello LRSB alla versione avanzata (sebbene più grande) dell’X-47B. Da non sottovalutare, infine, la pista del camuffamento, utilizzata da decenni da ogni nazione: far credere all'opinione pubblica (o al nemico) cioè, di essere in possesso di chissà quale sistema d’arma per nascondere operazioni ombra o progetti segreti. Una scelta mirata quindi per distogliere l’attenzione da qualcos’altro (o far abbassare la cresta così come avvenne quando fu mostrato l’F-117). Come sempre, sotto i riflettori c’è la base del Nevada Groom Lake, nota anche come Area 51, negli anni al centro di ogni teoria complottistica. La base è divenuta negli anni uno specchietto per le allodole. In molti non sanno, per esempio, che negli USA esistono almeno altre dieci basi come l’Area-51. Nessuno sa dove sono. In pochi sanno che esistono.

Fonte: http://www.difesaonline.it/ 

18 ottobre 2015

Trovato morto misteriosamente il dottore anti-vaccini

Per migliaia di persone James Jeffrey Bradstreet è stato un salvatore: affermava chiaramente che i vaccini causano l’autismo e promuoveva terapie alternative con cui ha guarito tantissimi casi, incluso suo figlio e suo nipote. Ha anche testimoniato in tribunale a favore delle famiglie che chiedevano risarcimenti per i danni causati dai vaccini.

Venerdì 19 Giugno un pescatore ha notato il suo corpo galleggiare lungo il fiume Broad, nella Carolina del Nord (USA) ed ha lanciato l’allarme, quando il suo corpo è stato recuperato è stato trovato su di esso un colpo di pistola all’altezza del petto, che, secondo le autorità, si è autoinflitto…
Ovviamente in molti non credono al “suicidio”, anzi pensano che potrebbe trattarsi di un caso di omicidio, in virtù della minaccia che James Jeffrey Bradstreet poteva rappresentare per le lobby dell’industria farmaceutica. Il medico era solito andare controcorrente anche se ciò significava rinnegare tutto ciò che gli era stato insegnato; ad esempio sosteneva che il mercurio contenuto nei vaccini, fosse altamente tossico e dannoso per l’organismo umano, nonché una delle primarie cause di autismo. Il Dr. Bradstreet aveva uno studio privato a Buford, in Georgia in cui si occupava di “Trattamenti di bambini con disturbo dello spettro autistico, e dei relativi disturbi neurologici e dello sviluppo”

Il suo interesse per l’autismo è iniziato quando suo figlio e poi suo nipote hanno sviluppato la malattia dopo la vaccinazione di routine. Il Dr. Bradstreet riporta la storia nel suo blog e da allora ha iniziato intense ricerche che lo hanno portato ad affermare durante una conferenza che “l’autismo mi ha insegnato di più sulla medicina che la scuola medica che ho frequentato” .Oltre al misterioso ritrovamento del corpo, quello che fa pensare che il Dr. Bradstreet fosse un personaggio scomodo per le aziende farmaceutiche, è che alcuni giorni prima della sua morte le forze armate della FDA hanno fatto una perquisizione nel suo ufficio. “La FDA non ha ancora rivelato il motivo per cui gli agenti hanno perquisito l’ufficio del medico” ha riferito il Gwinnett Daily Post .
Sulle pagine social media dedicate alla memoria del Dr. Bradstreet si possono leggere i commenti di chi saluta il medico come un eroe ma anche chi esprime la propria indignazione, per quella che viene definita una morte sospetta, causata da un gioco sporco messo in atto dal governo. “Sarò sempre grato e riconoscente al Dr. Bradstreet per aver recuperato mio figlio da autismo”, un’altra persona scrive. “I trattamenti hanno cambiato la vita di mio figlio in modo che possa crescere e vivere una vita normale. Dr. Bradstreet ci mancherà molto! ” La famiglia del Dr. Bradstreet sta promuovendo online una raccolta fondi per incaricare un’investigazione privata che faccia luce sul caso. Ciò che sembra evidente è che in questo caso, come in quello del dottor W.Reich (ucciso in prigione sempre negli U.S.A sulla base di false accuse) e in quello più recente del dottor Hamer, (imprigionato nel 2004 poi rilasciato per assenza di prove e costretto all’esilio in Norvegia) , le cure mediche messe in atto da questi “medici alternativi”, sembrano essere efficaci e a dimostrarlo ci sono le numerose testimonianze positive.

Fonte: http://www.dionidream.com

Ex pilota dell'Air Force:” gli occupanti di quel dispositivo non erano umani”

Spesso le segnalazioni di avvistamenti di strani oggetti volanti provengono proprio da persone affidabili come i piloti che ogni sei mesi sono sottoposti a rigorosi esami medici e completi check-up psicofisici prima delle loro missioni. Ciò nonostante non tutti i piloti sono così ansiosi di condividere le loro esperienze relative a dei presunti di incontri con degli UFO. Alcuni preferiscono tacere, sapendo che la loro vicenda potrebbe innescare polemiche e pregiudizievoli speculazioni, al punto da determinarne la sospensione delle operazioni di volo. Pertanto, se i piloti decidono di parlare di quanto accaduto allora c'e' da credere che qualche fondamento di verità ci deve essere nella loro incredibile storia. 
Il colonnello Robert Willingham un ex colonnello delle forze aeree durante la guerra del Wietnam particolarmente interessato alla questione UFO ha riferito di aver assistito nel 1955 allo schianto di UFO non lontano dal confine con il Messico, mentre era in volo con il suo F86 insieme ad altri tre aviogetti che scortavano un Boeing B47 durante una serie di esercitazioni di bombardamento su El Paso, Texas.
Durante il volo di avvicinamento sul luogo dello sgancio degli ordigni, il colonnello fu allertato da una chiamata che lo avvertiva della presenza di un dispositivo volante non identificato che veniva agganciato dal radar della base aerea. 
L'UFO che stava sorvolando la zona nord-ovest degli Stati Uniti sembrava dirigersi verso sud, proprio in quel tratto di cielo in cui si trovava la formazione aerea del colonnello. 
Pochi minuti dopo, il colonnello vide un oggetto molto luminoso che viaggiava ad una velocità di 3200 chilometri all'ora.  Dopo aver ruotato di 90 gradi verso sud-ovest l'oggetto volante prosegui' incontrastato il suo volo verso il confine messicano. A questo punto il colonnello Willingham chiese il permesso di poter seguire l'oggetto oltre il confine visto che l'UFO stava scomparendo nei cieli sovrastanti il territorio messicano per cui decise di rientrare alla base militare di Carswell.  Una volta atterrato, il colonnello chiese un aereo biposto con il quale tornare su luogo dell'avvistamento insieme al tenente pilota Jack Perkin.  Una volta giunti sull'area ove poco prima si era verificato l'avvistamento il colonnello vide che la zona era circondata dalle forze militari messicane che rimasero sul posto fino all'arrivo di alcuni reparti speciali degli Stati. Il colonnello Willingham riferì durante un'intervista radiofonica, che non solo aveva visto l'oggetto volante, ma anche i componenti dell'equipaggio i quali non sembravano avere l'aspetto degli esseri umani.  L'aviatore in pensione ha dichiarato che gli esseri notati all'interno del disco volante corrispondevano alla classica descrizione degli alieni con "grandi teste, bocche simili a fessure, e le braccia come manici di scopa".
Alla domanda su come erano vestiti gli umanoidi, Willingham rispose:"Quelle creature erano completamente nude."  Il colonnello aggiunse che nonostante le condizioni dei corpi straziati, non notò tracce di sangue all'interno del dispositivo. Sul luogo del disastro, Willingham e il pilota Perkins notarono "un oggetto danneggiato dall'aspetto argenteo, che ricordava un disco di notevoli dimensioni ". Il dispositivo era semisepolto nel fianco di una collina. I due piloti notarono anche una depressione nel terreno larga circa 300 piedi all'interno della quale l'UFO era scivolato prima di terminare la sua corsa. L'oggetto, che era ancora molto caldo, venne piantonato da un grande distaccamento dell'esercito messicano, tra cui diversi agenti armati preposti alla sorveglianza. I messicani negarono a Willingham di avvicinarsi al relitto fumante, mentte un tenente gli disse che erano in attesa dell'arrivo della US Air Force che avrebbe dovuto prendere in consegna l'oggetto. Willingham riuscì a reperire  alcuni metalli ultraterreni che conservò per diversi giorni prima di consegnarli a un laboratorio metallurgico del Maryland, da dove misteriosamente "scomparve" pochi giorni dopo.
Successivamente, Willingham fu contattato per telefono da alcuni agenti dei servizi segreti che dopo avergli rivolto delle minacce lo avvertirono di non rivelare nulla di quello che aveva visto "sul confine messicano". Questa incredibile storia raccontata da Willingham è stata fonte d'ispirazione per un libro di 200 pagine scritto da Torres e Uriarte intitolato The Other Roswell: UFO Crash sul Texas-Messico di frontiera.



Fonte: http://misteroufo.blogspot.it

15 ottobre 2015

Il SETI rileva “mega struttura aliena” attorno ad una stella distante?

Il lavoro del telescopio spaziale Kepler è quello di trovare pianeti lontani che potrebbero ospitare la vita. Ma, come riporta The Atlantic, gli scienziati stanno esplorando la possibilità che il telescopio abbia rilevato qualcosa di ancora più eccitante. Per quattro anni, il telescopio ha fissato una porzione di cielo, in attesa dell’oscuramento di stelle, significante che un pianeta extrasolare è passato di fronte ad esse. Il telescopio ha monitorato più di 150.000 stelle, ma una stella in particolare si è distinta per gli scienziati che stavano collaborando ad analizzare i dati emessi da Kepler: la stella è denominata KIC 8462852, che si trova a 1480 anni luce di distanza. Quando un pianeta passa davanti a una stella, la stella si affievolisce solo per poche ore o giorni, e su base regolare, ad esempio, ogni 365 giorni. Ma, a intervalli irregolari, la stella KIC 8462852 si oscura di ben l’80 per cento, e resta dovunque scura per un periodo compreso tra i 5 e gli 80 giorni. Cosa potrebbe causare le strane fluttuazioni luminose? I ricercatori che hanno scoperto questo comportamento, lo definiscono “bizzarro“.

In un recente documento, i ricercatori hanno escluso la possibilità di dati errati o difetti nel telescopio. Sembra che qualcosa blocchi la luce, ma non è un pianeta, e la stella è troppo vecchia per essere circondata da anelli di detriti che tendono a ruotare intorno alle stelle più giovani. Gli scienziati escludono anche che possa essere stato causato da una recente collisione.

Restano solo alcune ipotesi. Una è quella che afferma che una nube di comete sia stata attratta in orbita da una stella migrante – con le comete che si sono schiantate man mano che giravano intorno alla stella, e ciò potrebbe aver prodotto il modello irregolare di oscuramento. Il documento fa notare che questa sia la spiegazione più promettente.

Tuttavia, c’è un’altra ipotesi.

“Si considera sempre che gli alieni siano l’ultima ipotesi“, ha dichiarato a The Atlantic Jason Wright, astronomo presso la Penn State University, “ma questo sembra qualcosa che ci sia aspetterebbe da una civiltà aliena in fase di edificazione“.

Wright, e molti altri astronomi, hanno ipotizzato che si potrebbero rilevare civiltà avanzate attraverso la loro tecnologia. L’idea è che nel momento in cui civiltà aliene diventano altamente avanzate, avranno bisogno sempre più di energia per alimentare il loro stile di vita ad alta tecnologia.

Forse gli alieni potrebbero aver posizionato ricevitori solari direttamente intorno ad una stella, riempiendo l’orbita della stella fino all’arresto di una parte o di tutta la sua luminosità. Queste ipotetiche mega strutture aliene vengono chiamate sciami o sfere di Dyson.

Per scoprire cosa ci sia dietro il misterioso comportamento dell’oscuramento stellare, Wright e i suoi colleghi vogliono, utilizzando un grande radiotelescopio, mettersi ad ascoltare per vedere se emette gli stessi tipi di onde radio che caratterizzano la tecnologia qui sulla Terra.

Fonte: ufoedintorni.wordpress.com

10 ottobre 2015

ARIEL SCHOOL - IL FILM SUL FAMOSO INCONTRO TRA ALIENI E BAMBINI IN AFRICA



Il 16 settembre 1994, alla scuola elementare Ariel in Zimbabwe, decine di bambini hanno assistito all’atterraggio di un disco volante nel cortile della scuola durante l'intervallo, notando anche due strani esseri mentre uscivano dalla navicella.


Di tutti i racconti sugli avvistamenti Ufo, quello avvenuto in una scuola in Zimbabwe è ricco di particolari così vividi che un regista americano ne sta addirittura girando un film. Due settimane fa, il 17 settembre, è caduto il ventunesimo anniversario di quest'avvenimento, che ha destato grande attenzione in tutto il mondo prima di svanire da sotto i riflettori. Ariel Phenomenon, film diretto da Randall Nickerson, racconta l'avvistamento di una navicella aliena da parte di alcuni bambini della scuola elementare Ariel, nello Zimbabwe nordorientale. Il film comprende anche le interviste agli allora piccoli testimoni, che ne erano stati profondamente segnati e che lo ricordano ancora nei minimi particolari, così come alcuni filmati girati subito dopo l'incontro nel 1994, che mostrano i bambini mentre discutono di quanto hanno visto con lo psichiatra di Harvard John E. Mack. Secondo Mack, che aveva parlato a lungo con i testimoni, il racconto dell'avvenimento era autentico. I bambini avevano descritto un velivolo a forma di disco mentre atterrava vicino alla scuola, poi due strani esseri si erano avvicinati agli scolari. Anche Tim Leach, capo dell’ufficio per lo Zimbabwe della Bbc, aveva intervistato i bambini subito dopo il fatto. Il regista Nickerson, dopo aver intervistato Leach prima della sua morte, aveva dichiarato che l’evento gli aveva fornito una nuova prospettiva sulla vita, l’universo e ogni cosa. «Non me lo sarei perso per niente al mondo», aveva esclamato. Il dottor Mack (1929-2004) nella sua carriera aveva dovuto affrontare molte critiche, dal momento che nel suo lavoro si era imbattuto in molte persone che sostenevano di aver visto degli alieni. Mack riteneva che questi incontri andassero oltre la semplice esperienza fisica e questa sua idea non veniva del tutto accettata. Nel sito del John E. Mack Institute si legge appunto che «l’interesse di Mack per gli aspetti trasformazionali di queste esperienze straordinarie e la sua proposta secondo cui l’esperienza potrebbe essere più trascendentale che fisica, e nondimeno reale, è stata ampiamente riporta dai media come semplice conferma degli incontri con gli alieni».

IL DOTTOR JOHN MACK PARLA CON UNA DELLE PICCOLE TESTIMONI DEL CONTATTO ALIENO NELLA ARIEL SCHOOL DI RUWA, ZIMBABWE. 


IL REGISTA RANDALL NICKERSON NEI DINTORNI DELLA SCUOLA ELEMENTARE DOVE AVVENNE L'ATTERRAGIO UFO



Un importante caso di critica era avvenuto nel 1994 quando Daniel C. Tosteson, preside di facoltà dell'Harvard Medical School, aveva effettuato una revisione paritaria e confidenziale del lavoro di Mack sull'avvistamento in Zimbabwe.

Nel momento in cui il suo lavoro era giunto all'attenzione del pubblico, aveva suscitato delle controversie. Ma dopo quattordici mesi d'inchiesta, Harvard aveva poi rilasciato una dichiarazione, assicurando che Mack «rimane un membro rispettabile della facoltà di medicina di Harvard». Il preside di facoltà aveva poi riaffermato «la libertà accademica di Mack di studiare ciò che voleva e di esprimere le sue opinioni senza impedimenti». Ma non senza una postilla. Tosteson ha aggiunto un'indicazione, esortando «il dottor Mack, nel suo entusiasmo nello studiare questo gruppo di individui [persone che credono di essere stati rapiti dagli alieni, ndr], a stare attento a non violare in alcun modo gli elevati standard per la condotta della pratica clinica e l’investigazione clinica, che sono stati il marchio di questa facoltà». 


Nel 2014 un altro giornalista aveva approfondito l’episodio avvenuto nella scuola in Zimbabwe, citando alcuni scienziati: Sean Christie, reporter del Mail and Guardian, aveva riportato che «gli astronomi dell’intera regione hanno affermato che ‘lo spettacolo pirotecnico’, visibile fino in Zambia e Botswana [al tempo del presunto incontro alieno alla scuola Ariel], è stata una pioggia di meteore». Anche un'esperta locale di Ufo, Cynthia Hind, aveva riferito di aver registrato decine di racconti su una palla di fuoco, simile a una capsula affiancata da due capsule più piccole.-  






Una volta Christie ha intervistato una delle scolare, che aveva deciso di rimanere anonima, raccogliendo un racconto alquanto strano e inquietante. La bambina aveva raccontato che l’evento era accaduto mentre gli studenti erano nel cortile durante l'intervallo. Il fatto strano è che quando avevano raccontato agli insegnanti quello che avevano visto, questi ultimi avevano detto loro di non parlarne e di non prendere in considerazione il fatto. «Ma il giorno successivo la scuola ha ricevuto numerose chiamate dei genitori, che volevano sapere perché i loro figli fossero spaventati. È così anche gli insegnanti hanno iniziato a dare di matto», aveva detto la bambina. Randall sta ancora cercando finanziamenti per concludere la produzione di Ariel Phenomenon. Alla squadra si è unito anche Christopher Seward, tecnico del montaggio che ha vinto diversi premi e che ha lavorato nei film di Michael Moore, come Fahrenheit 9/11, Sicko e Fat, Sick and Nearly Dead.- 


Fonte: http://www.noiegliextraterrestri.it

9 ottobre 2015

Una nave da carico con 33 membri di equipaggio scompare nel Triangolo delle Bermuda

"El Faro" la nave cargo scomparsa
Tutti hanno sentito parlare del Triangolo delle Bermuda, la misteriosa area geografica localizzata tra la Florida, le Bermuda e Porto Rico, dove senza una spiegazione apparente, molti aerei e navi sono misteriosamente scomparsi nel nulla .  Ciò nonostante la Marina degli Stati Uniti (United States Navy), ritiene che questa zona non esiste e che le scomparse segnalate in quel luogo sono frutto di una pura coincidenza.  Ma la realtà potrebbe essere un'altra, visto che più di 200 misteriose sparizioni di navi e aeromobili commerciali dimostrano che qualcosa di inspiegabile si potrebbe effettivamente nascondere in quella zona caratterizzata da una superficie di oltre un milione di chilometri. L'ultima inspiegabile scomparsa riguarda questa volta una nave da carico chiamata "El Faro" che è scomparsa nel famigerato Triangolo delle Bermuda, nei pressi di Crooked Island alle Bahamas. La nave era costituita da un equipaggio composto da cinque americani e 28 polacchi. Questa nuova scomparsa nel Triangolo delle Bermuda secondo il Daily Mail online, risale allo scorso Venerdì , dopo che il capitano della nave ha navigato attraverso l'uragano Joaquin.  Il cargo che trasportava dei veicoli, ha inviato una richiesta di soccorso alla Guardia Costiera degli Stati Uniti, il cui portavoce ha spiegato che la nave sembrava essere svanita nel nulla poco prima di un'improvvisa tempesta.  La loro richiesta di soccorso è stata inviata da un'area non distante da Crooked Island, Bahamas.  La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha subito inviato due elicotteri di soccorso per effettuare le ricerche del cargo scomparso, il quale non è stato ancora localizzato.  Dopo l'uragano Joaquin sono state rinvenute tre imbarcazioni e diversi giubbotti di salvataggio, anche se non vi sono certezze che possano appartenere alla nave cargo "El Faro".  Oltre alle barche e giubbotti di salvataggio, soni stati recuperati anche dei materiali d'imballaggio e del polistirolo, quasi 48 ore dopo l'invio del segnale di soccorso.
Anche se i resti recuperati in mare sembrano indicare che non potrebbero essersi dei sopravvissuti, la Guardia Costiera degli Stati Uniti ritiene che gli oggetti rinvenuti rappresentano una prova positiva sul fatto che le ricerche si sono concentrate nella giusta zona dove potrebbero trovarsi eventuali sopravvissuti, nonostante che gli oggetti sono stati rinvenuti più di 48 ore dopo la scomparsa della nave. 
"I resti convalidano i nostri sforzi, che seppur delusi per non essere riusciti a trovare la nave, rimaniamo ancora fiduciosi sull'esito positivo delle ricerche", ha detto il portavoce della Guardia Costiera degli Stati Uniti. "A breve, verranno fatti decollare tre C-130 che dovranno perlustrare la zona facilitando il compito degli aerei P-8 della Marina. " 

Domande senza risposta 

Anche se la società afferma che stanno facendo tutto il possibile per individuare i membri dell'equipaggio dispersi in quel tratto di mare, i parenti si chiedono perché il capitano, con oltre 20 anni di esperienza, ha diretto il mercantile verso l'uragano Joaquín invece di aspettare in un luogo sicuro fino a quando non si fosse calmata la tempesta. 
La società proprietaria del cargo non ha ancora fornito una risposta sull'accaduto il cui portavoce afferma che il capitano era un uomo ben qualificato per affrontare queste e altre avversità.
Fonte di riferimento:.dailymail.co.uk

Fonte: http://misteroufo.blogspot.it

8 ottobre 2015

GEORGE BUSH SENIOR: GLI AMERICANI NON POSSONO GESTIRE LA VERITA' SUGLI UFO!

Durante una cerimonia di raccolta fondi in Florida organizzata per finanziare la campagna elettorale di Jeb Bush, il padre, George Bush senior (41° presidente degli Stati Uniti d’America dal 1989 al 1993) ha lasciato (a dir poco) di stucco la folla presente per aver risposto ad una domanda sugli oggetti volanti non identificati. Un’attivista ufologo, membro del MUFON (Adam Guelch) presente sul posto ha infatti incalzato improvvisamente l’ex presidente americano chiedendogli se e quando “il governo americano si sarebbe deciso a raccontare la verità sul fenomeno UFO”. All’inaspettata domanda Bush senior, senza scomporsi, ha semplicemente risposto “gli americani non possono gestire la verità” lasciando di stucco i presenti, compresi gli organizzatori dell’evento. Bush Sr. era intervenuto per dare il suo personale contributo alla campagna presidenziale del figlio Jeb, sceso in campo nel tentativo di portare nuovamente il nome di famiglia nel famoso studio ovale della Casa Bianca. Non è la prima volta che Bush Sr risponde in pubblico a domande di questo tipo: qualcosa di simile avvenne anche nel 1988 durante un suo viaggio elettorale a Rogers, in Arkansas. Un portavoce della campagna elettorale di Jeb Bush ha ribadito pochi minuti dopo ai giornalisti presenti che i commenti di George Bush Sr. "non riflettono in alcun modo le opinioni dei candidato presidenziale Jeb Bush ma che i suoi sostenitori (in questo caso, il padre) hanno tutto il diritto di esprimere le proprie personali opinioni su qualsiasi argomento."



Fonte: http://danilo1966.iobloggo.com

6 ottobre 2015

Astronauta Clervoy: "La realtà degli UFO non viene affrontata nel verso giusto";


Dopo decenni di osservazioni e indagini da parte dei piloti, astronauti, alti ufficiali militari e ricercatori, la questione UFO rimane aperta più che mai. Secondo Clervoy, Astronauta francese dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) , l'esistenza degli UFO non è stata affrontata in modo corretto.
"L'incursione di questi dispositivi non terrestri sono una realtà. Non è una questione di credere o non credere, questi fenomeni sono reali e fanno parte del nostro vivere quotidiano," ha affermato l'astronauta francese in un documentario investigativo mandato in onda nell'estate del 2013 sul canale M6. 
"Numerosi sono i fenomeni aerospaziali non identificati per i quali non vi è alcuna spiegazione che possa rientrare nei canoni dell'aeronautica per via delle caratteristiche di volo di questi dispositivi volanti non identificati.Non vi è alcun dubbio che tutto ciò rappresenta una sfida per le nostre attuali conoscenze".
L'astronauta francese continua: 
"Quello che è interessante è che alcuni di questi fenomeni comprovati sono legati allo stesso modo ad alcune testimonianze rilasciate da persone che non necessariamente avrebbero dovuto conoscere alcuni fenomeni studiati da tempo dall'aeronautica con tutta la loro complessità. In modo particolare, alcuni di questi dispositivi sembrano avere molte cose in comune con l'aereo stealth per via della loro silenziosità e soprattutto per la loro agilità di volo, tutti particolari non conformi con gli attuali aerei civili e militari. Quindi dietro a tutto ciò si potrebbe nascondere una qualche forma di intelligenza anche se allo stato attuale non siamo ancora in grado di spiegare il fenomeno. Quindi, quale ipotesi formulare? "


L'ipotesi extraterrestre. 


"Chi pensa che siano soli nell'universo.sono sempre meno numerosi. Nell'universo visibile, ci sono tra i cento e duecento miliardi di galassie, in ogni galassia ci sono circa un centinaio di miliardi di stelle che a loro volta sono circondate da innumerevoli pianeti . La domanda e'; uanti pianeti potrebbero nascondersi nell'universo? La probabilità che uno di loro potrebbe essere simile alla Terra e ospitare delle forme di vita inevitabilmente suggerisce che in altre parti dell'universo potrebbero nascondersi altre creature .
Non dobbiamo evitare di credere che la vita potrebbe esistere altrove, anche se non necessariamente intelligente e accettare l'idea che veramente potremmo non essere gli unici abitanti di questo immenso e misterioso universo. "
Jean-François Clervoy laureato presso l'Ecole Polytechnique, la Scuola Aerospaziale Nazionale , distaccata nel 1983 dalla Delegazione generale per gli armamenti per conto del CNES e dalla Agenzia spaziale europa dal 1992. 
Egli è anche uno dei pochi astronauti che al suo attivo ha tre missioni a bordo della navetta spaziale portate a termine nel 1994, 1997 e nel 1999 quando riparo' il telescopio Hubble.
Notizie pubblicate in NEXUS # 89 (novembre-dicembre 2013).

Fonte: http://misteroufo.blogspot.it

5 ottobre 2015

Uno scienziato russo si è iniettato un batterio di milioni di anni che potrebbe renderlo immortale



Uno scienziato russo—ed è veramente difficile non aggiungere alla sua posizione professionale la parola "pazzo", perché "uno scienziato pazzo" suona proprio bene—uno scienziato russo sostiene che grazie a iniezioni di un batterio di 3,5 milioni di anni trovato nel permafrost siberiano, da due anni è immune all'influenza. E anzi, questa potrebbe addirittura essere la chiave per l'immortalità. Lo scienziato russo, Anatoli Brouchkov, capo del dipartimento di geocriologia all'Università statale di Mosca, ha dichiarato al canale satellitare Russia Today di avere più energia e un sistema immunitario più forte da quando—dopo esperimenti andati a buon fine su topi e moscerini—si è iniettato il batterio Bacillus F. "Le mie forze erano moltiplicate, potevo lavorare più a lungo," ha detto. "Negli ultimi due anni non ho avuto neanche un'influenza. Ma sono necessari ulteriori esperimenti. Dobbiamo capire in che modo questo batterio previene l'invecchiamento. Penso che la scienza si dovrebbe muovere in questa direzione. Qual è il meccanismo che c'è dietro? E come possiamo usare il batterio a nostro vantaggio?"

Il Bacillus F è uno dei tre ceppi batterici estremamente antichi scoperti nel 2009 nel permafrost nella repubblica russa di Sacha-Jacuzia. Dopo quella scoperta, diversi scienziati—tra cui il professor Sergej Petrov del centro scientifico di Tyumen—hanno condotto vari esperimenti sugli animali e hanno scoperto che il batterio incrementa la longevità e la fertilità dei topi ("Non solo i topi più anziani hanno iniziato a recuperare le forze, ma hanno anche ripreso a figliare," ha dichiarato sorpreso al Siberian Time). Si sono cominciati anche esperimenti su cellule umane. Ma per ora, Brouchkov è il primo a iniettarsi direttamente in vena un batterio vecchio qualche milione di anni.

"Penso che [al mondo] esistano dei batteri immortali, degli esseri eterni, che non possono morire. O meglio, che hanno la capacità di difendersi," ha dichiarato a Russia Today. "Le nostre cellule non sono in grado di difendersi dai danni. Ma questi batteri riescono a difendersi da soli."

Né Brouchkov né i suoi colleghi riescono a comprendere il meccanismo che rende queste cellule immuni. Fondamentalmente ha trovato un po' di sporco nel ghiaccio, se lo è iniettato, e adesso è potente. Tra un po' non lo fermeranno nemmeno le pallottole. Le fiamme non lo tangeranno. Anatoli Brouchkov, invitto e giganteggiante, lancerà grattacieli alla luna. Se vogliamo che sulla Terra regni la pace dobbiamo iniziare subito a iniettare lo stesso Bacillus F in un altro uomo, per contrastare la minaccia di Brouchkov.

Ma forse anche morire stritolati dalle invincibili mani di Brouchkov sarà un sollievo. Considerando il fatto che gli scienziati stanno cercando di raggiungere l'immortalità (o almeno l'estrema longevità), la domanda che dobbiamo porci è se davvero vogliamo vivere per sempre. Vogliamo davvero esserci nel 3015, noi e un manipolo di scienziati russi matti e forzutissimi come compagni? Vuoi vivere altri mille anni? Pensa a quanti debiti accumuleresti. Pensa a quante persone conoscerai alle feste che alla fine non sopporterai e ti costringeranno a cambiare vagone quando ti accorgerai che stanno prendendo la stessa metro per andare al lavoro. Pensa a quanto puoi sopravvivere ancora senza guardare The Wire e che dovrai raccontare a qualcuno come sei arrivato alla fatidica soglia dei 500 anni senza guardarlo. Pensa a quanto potrebbe essere vergognosa la tua vita se inizi a raccontare alla gente che hai iniziato a scrivere un romanzo e poi, 6000 anni dopo, ancora non l'hai finito. No. No, grazie. Io, la vita eterna, no.

Fonte: http://www.vice.com

3 ottobre 2015

Scienziato della NASA dubita delle capacità intellettuali degli alieni


Se lo dice lui allora c'e' poco da crederci. William Borucki, vincitore a Hong Kong di un prestigioso Premio in astronomia, nel condividere le sue interessanti conclusioni circa l'esplorazione dello spazio e la vita extraterrestre su altri pianeti si pone la domanda sul perché, con tutti questi pianeti abitabili scoperti recentemente dai ricercatori non è stata rilevata ancora una minima prova della presenza di altre forme di vita seppur primordiali.

William Borucki, 76 anni, un ricercatore presso Ames Research Center della NASA e direttore scientifico della missione Keplerdopo aver scoperto più di 1.000 pianeti abitabili, in una intervista concessa a 'Huffington Post' confessa che il tempo trascorso a studiare lo spazio lo ha indotto a rivalutare le peculiarità delle forme di vuta presenti sul nostro pianeta e in modo particolare l'importanza delle questioni climatiche. 
Quindi, il ricercatore intende dedicare parte del suo premio al gruppo Union of Concerned Scientists affinché potesse sviluppare delle soluzioni al problema del clima. 
"Sicuramente là fuori ci sono un gran numero di piccoli pianeti più o meno delle dimensioni della Terra", ha affermato Borucki. 
"Se ci fossero veramente delle altre forme di vita su questi pianeti si deve presupporre che le strutture molecolari appartenenti a una intelligenza superiore potrebbero permettere a queste entita' di instaurare una sorta di comunicazione con il genere umano . Tuttavia, per ora, non abbiamo ancora avuto notizie della loro presenza oltre al fatto che non vi è alcuna prova che altre forme di vita potrebbero aver visitato la Terra." 
Il motivo?
Borucki sostiene che tutto ciò potrebbe significare che altre civiltà non riconoscono l'importanza "di mantenere un clima ospitale." Inoltre, lo scienziato sottolinea che gli esseri umani devono preoccuparsi più della protezione della biosfera terrestre, visto che i cambiamenti climatici potrebbero presto rendere il nostro pianeta inabitabile. 
Inoltre, Boruki aggiunge che l'esplorazione spaziale lo ha portato alla convinzione che l'esistenza su altri pianeti di altre forme di vita simili a quelle che vivono sulla Terra non sarebbe possibile per via di una serie di fattori. 
"Allo stato attuale la possibilità di inviare un gran numero di esseri umani su altri pianeti sembra del tutto improbabile" ha concluso lo scettico scienziato.
Fonte di riferimento:Rtnews

Fonte: http://misteroufo.blogspot.it

GEORGIA: SCOPERTE SCRITTE ANTICHE CHE POTREBBERO CAMBIARE LA STORIA DEL MONDO

Una scoperta unica è stata recentemente fatta in Georgia, tanto importante da poter cambiare la storia del mondo.
Gli archeologi della spedizione archeologica organizzata dalla Università Statale della Georgia hanno rinvenuto a Graklini Hill, nella regione orientale del Kaspi, testi di una lingua utilizzata in territorio georgiano 2700 anni fa.
Come riporta l’articolo diagenda.ge, secondo i ricercatori, la scrittura non ha simili in tutto il pianeta, caratteristica che ne fa un ritrovamento unico ed estremamente interessante per gli studiosi di tutto il mondo.Il testo si trova inciso sul muro di un tempo del 7° secolo a.C. dedicato ad una divinità della fertilità.
«La scoperta molto probabilmente cambierà la storia della Georgia e attirerà l’interesse della comunità scientifica internazionale», ha commentato il ministro georgiano della cultura Mikheil Giorgadze.

L’idea è quella di erigere una sorta di museo all’aperto, in modo da permettere ai visitatori di poter osservare i reperti appena scoperti.
«Si tratta di una scoperta eccellente», spiega Vakhtang Licheli, direttore dell’Istituto di Archeologia dell’Università Statale della Georgia. «Questo ritrovamento colloca la Georgia tra le antiche civiltà d’elite che hanno sviluppato una propria forma di scrittura».
Gli scritti si trovano su due altari del tempio e sono molto ben conservati. Sul primo altare è possibile vedere le scritte solo nelle sue parti d’argilla, mentre il secondo ne è interamente coperto.

Anche il luogo della scoperta è di notevole importanza per l’archeologia. Grakliani Hill, infatti, rappresenta un sito sul quale si sono insediati in maniera continuativa gruppi umani a partire dall’età della Pietra fino al periodo antico.
Finora, sul sito sono stati scavati dieci strati, dove sono state trovate armi antiche, icone decorative e cure farmacologiche.
Inoltre, è stato ritrovato un dispositivo per la stampa del 4° secolo a.C., considerato come una delle scoperte più importanti della zona, avendone trovato uno analogo nel sud della Mesopotamia.
tramite Universo7p.it

Fonte: http://www.essere-informati.it

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