28 febbraio 2012

433 EROS: The Hidden Truth

433 EROS: The Hidden Truth

A breve su Lulu.com il nuovo libro di Salvatore Giusa e Roberto La Paglia, con la partecipazione esclusiva di Alberto Pilolli, sulle tracce di uno degli enigmi più inquietanti di questi ultimi anni.

Un profondo mistero avvolge l’asteroide 433 Eros, una verità che deve a tutti i costi essere preservata, una realtà che viene presentata in tutte le sue sfaccettature attraverso la pubblicazione di un dossier esclusivo, nel quale evidenze fotografiche, documenti e approfondimenti ben poco spazio lasciano ad eventuali dubbi.

433 Eros ospita una “base operativa”, e per quanto si voglia negare a tutti i costi l’evidenza, le foto che la stessa NASA ha frettolosamente ritirato, ne costituiscono la prova.

The Hidden Truth non ripercorre soltanto le vicende della sonda NEAR Shoemaker, ma analizza anche numerosi altri misteri presenti sull’asteroide, non ultime le strane sfere metalliche e la parabola di circa 60 metri di diametro perfettamente funzionante e, come dimostrato, in movimento.

Un importante testo divulgativo e investigativo, un dossier esclusivo e documentato, per squarciare quella pesante coltre di silenzio che ormai da quasi 12 anni avvolge questa incredibile verità.

The Hidden Truth esce in esclusiva in Italia, America seguendo il progetto di informazione e divulgazione globale che da sempre anima i suoi autori.

Un sentito ringraziamento ad Alberto Pilolli che ha concesso l’esclusiva del dossier e collaborato alla realizzazione di questo lavoro; a Franco Bertelegni e all’associazione HWH22 che hanno favorito questo importante incontro.

Salvatore Giusa

Scoperta una Bibbia in Turchia dove Gesù profetizza l’avvento di Maometto. Sconcerto in Vaticano

Turchia – (Express-news.it) Le autorità turche affermano di essere in possesso di una Bibbia vecchia di almeno 1500 anni, nella quale Gesù Cristo avrebbe predetto l’avvento del profeta Maometto.

Papa Benedetto XVI ha immediatamente chiesto di poter esaminare il testo. Il libro era nascosto in Turchia da almeno 12 anni ed è stato annunciato il ritrovamento questa settimana.

Il libro, del valore di circa 28 milioni di dollari, si dice contenga la predizione di Gesù ‘della venuta del Profeta Maometto, e sarebbe stato soppresso dalla Chiesa cristiana per anni, a causa della sua forte somiglianza con la visione islamica di Gesù.
Il ministro del Turismo e della cultura turca Ertugrul Gunay, lo ha confermato in un comunicato.

Secondo i giornali del Golfo e dell’Arabia Saudita, i musulmani credono che il testo, sia il Vangelo di Barnaba, che si aggiungerebbe ai vangeli originali di Marco, Matteo, Luca e Giovanni. San Barnaba è tradizionalmente identificato come il fondatore della Chiesa cipriota, uno dei primi cristiani poi chiamato apostolo.

Gunay ha detto che il Vaticano ha ufficialmente chiesto di vedere il libro, che la Turchia aveva scoperto durante un’operazione di polizia anti-contrabbando nel 2000.

La banda fu condannata per contrabbando di oggetti vari sequestrati durante l’operazione, compresa la Bibbia, e tutti i manufatti sono stati conservati in una cassetta di sicurezza in un tribunale di Ankara. È rimasto gelosamente custodito dalle autorità prima di essere consegnato al Museo Etnografico di Ankara, dove sarà presto messo in mostra.

POLITICO AMERICANO SMENTISCE PIANO ANTI-ALIENO

Fred Upton (foto a lato), rappresentante repubblicano del Congresso degli Stati Uniti e presidente della Commissione sull’Energia ed il Commercio, è stato intervistato nei giorni scorsi dall’emittente radiofonica wkzo.com su vari argomenti di politica ed attualità.

Tra questi, si è parlato anche di questioni concernenti la sicurezza nazionale. L’intervistatore, in maniera provocatoria, ha chiesto al deputato se il governo statunitense avesse messo a punto un piano d’emergenza contro un’ipotetica invasione aliena dallo spazio.

Upton, con tono ironico e divertito, ha espresso i propri dubbi circa l’esistenza di quest’eventualità ed ha dichiarato: “Posso dirvi, dando la mia parola di scout, che ho partecipato a molte riunioni di carattere classificato ma in nessuna di esse si è mai parlato di prove che confermino l’esistenza di visitatori extraterrestri. Per cui, non credo che il governo possa aver messo a punto un piano strategico che preveda uno scenario di questo tipo”….

Meglio non commentare….

Fonte: http://wkzo.com

23 febbraio 2012

Scoperto un pianeta d'acqua avvolto nel vapore

L'esopianeta GJ 1214b ha molta più acqua rispetto alla Terra. E' in orbita attorno a una nana rossa 40 anni luce da noi
New York, 22 feb. (TMNews) - Il telescopio spaziale Hubble ha confermato l'esistenza di un pianeta fatto in gran parte d'acqua. Si chiama GJ 1214b ed è una Super Terra, più grande del nostro pianeta, ma più piccolo dei giganti di gas come Giove. Gli astronomi l'avevano scoperto già nel 2009, nella costellazione dell'Ofiuco o Serpentario. Allora, però, si era pensato che fosse avvolto da una densa nebbia di idrogeno ed elio. 

Di recente, un'osservazione in controluce durante un transito ha permesso agli scienziati di fugare ogni dubbio sulla presenza d'acqua. Il transito è, infatti, una misura grazie alla quale è possibile registrare come l'atmosfera del pianeta filtra la luce proveniente dalla stella madre. E dallo spettro della luce durante il transito i ricercatori sono riusciti a stabilire che GJ 1214b ha una densa atmosfera di vapor d'acqua.

"GJ 1214b è diverso da tutti gli altri pianeti che conosciamo", ha detto Zachory Berta, dell'Harvard Smithsonian Center for Astrophysics e autore dell'articolo in uscita su The Astrophysical Journal. E', infatti, il primo esemplare di una classe di pianeti del tutto nuova, quelli composti per la maggior parte d'acqua.

In orbita strettissima attorno a una nana rossa a 40 anni luce da noi, GJ 1214b ha una temperatura superficiale stimata intorno ai 230 gradi. La sua densità è di appena 2 grammi per centimetro cubo. Poiché l'acqua ha una densità di un grammo per centimetro cubo e la densità media della terra è di 5,5 grammi per centimetro cubo, GJ 1214b ha molta più acqua di quanta ce ne sia sul nostro pianeta e molta meno roccia. Ma c'è acqua e acqua. Infatti, le alte temperature e le pressioni elevate potrebbero dare origine a materiali esotici, come il "ghiaccio bollente" o "l'acqua superfluida".

Fonte virgilio.it

neutrini super veloci non esistono, le misure rilevate dovute a un malfunzionamento degli strumenti

I neutrini non sono più veloci della luce. Le misure rilevate nel settembre scorso sarebbero dovute ad un'anomalia nel funzionamento degli apparati utilizzati per misurare la velocità dei neutrini. A scoprire l'anomalia negli strumenti di misura è stato lo stesso gruppo di ricerca italiano dell'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene 'sparato' dal Cern di Ginevra ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica nucleare (Infn). I ricercatori sono gli stessi che lavorano al rivelatore Opera e che esattamente cinque mesi fa, il 23 settembre 2011, avevano notato che i neutrini.
A scoprire l'anomalia sono stati quindi gli stessi ricercatori che lavorano al rivelatore Opera e che esattamente cinque mesi fa, il 23 settembre 2011, avevano notato una discrepanza di 60 nanosecondi tra la velocità dei neutrini e quella della luce, a vantaggio dei primi. Proprio dalla collaborazione di Opera è atteso un aggiornamento per domani, ma questa sera ad anticipare il dato è stata la rivista internazionale Science, che parla di un "errore" dovuto ad una "cattiva connessione" fra un cavo a fibre ottiche che collega al computer il ricevitore Gps utilizzato per misurare il tempo di percorrenza di neutrini.
Dopo aver stretto la connessione, prosegue Science, i ricercatori hanno misurato il tempo impiegato dai dati a percorrere la lunghezza della fibra ottica ed hanno rilevato che questi venivano acquisiti 60 nanosecondi prima del previsto. Poiché questo tempo viene sottratto al tempo complessivo di percorrenza dei neutrini, questa anomalia sembra spiegarne l'arrivo più rapido. Saranno comunque necessari nuovi dati per confermare questa ipotesi.
Non è stato un errore: per il fisico responsabile dell'esperimento Opera, Antonio Ereditato, "la fine non è ancora arrivata". Con la stessa prudenza con cui nel settembre scorso aveva insistito sulla necessità di verificare i dati, oggi è importante verificare se l'anomalia nel collegamento di una fibra ottica al computer sia davvero all'origine della misura che indicava i neutrini più veloci della luce.
Se così stanno le cose, il risultato dell’esperimento svolto nel 2011 è una bufala. Con l’esperimento Cng 1s (Cern Neutrino to Gran Sasso) vennero analizzati 15.000 neutrini tra quelli che, una volta prodotti dall’acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron. I dati dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocità attesa. L’analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, dimostrò che i neutrini batterono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. La scoperta avrebbe dovuto mettere in discussione la teoria della relatività di Einstein, peccato che si basava su dati inesatti, anche se il Cern li confermò a seguito di un’apposita conferenza stampa nel quale si disse che venne controllato proprio tutto.
A questa scoperta era legata anche una gaffe dell’allora ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Il ministero da lei guidato, forse preso dall’euforia del momento, pubblicò un comunicato nel quale si parlava di un tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso per il quale l’Italia aveva contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro. Se il tunnel fosse davvero esistito, si sarebbe potuto parlare della più grande opera umana di tutti i tempi. Il web si scatenò contro la gaffe del ministro.

22 febbraio 2012
Redazione Tiscali

Le sfere di luce: Droni militari?

 da alcuni anni che nei cieli italiani vengono segnalati avvistamenti di sfere di luci ho metalliche. Gli avvistamenti aumentano giorno per giorno soprattutto nelle grandi città, come. Milano, Roma, Cagliari, Palermo ecc. Sembra che il fenomeno ufo come lo conosciamo noi sta lasciando il posto alle sfere!Infatti se notate, gli avvistamenti di oggetti di forma discoidali a trottola a triangolo stanno lentamente sparendo lasciando il posto alle sfere. Non vi viene un forte dubbio? Perché le sfere?Non può essere che le sfere siano il risultato di nuove tecnologie aerei di nuova cognizione?Forse dei droni,? Questi droni possono sorvolare zone militari acquisire dati e perché no anche conversazioni telefoniche a singoli cittadini e a costo minore,visto la crisi economica mondiale che è in corso?E la cosa che ho notato e che la maggior parte delle segnalazione sono state segnalate sopra a grandi centrali elettriche e basi militari!I conti tornano.

Non tutte le sfere si possono attribuire a progetti militari,altri possono essere di origine esogena al nostro pianeta. In alcuni dei casi vengono visti delle sfere sdoppiarsi,questo si che è un rompi capo. Questo articolo e un mio pensiero ma anche il risultato delle tante segnalazione che riceviamo e che ci portano a dire anche questo. 

Salvatore Giusa

21 febbraio 2012

STRUTTURE ARTIFICIALI SULLA LUNA MAPPATE DA SONDA CINESE?


La missione spaziale cinese Chang'e-2 moon orbiter, avrebbe fotografato strutture artificiali sulla luna?

La Cina, di recente ha avviato un programma spaziale di mappatura della superficie lunare, la missione Chang'e-2 moon orbiter. Le immagini riportate dalla sonda cinese, sono state definite di una qualità e risoluzione mai vista prima.


Immagine della presunta struttura artificiale sul suolo lunare

Adesso, su youtube si trova un video, che secondo la descrizione mostrerebbe strutture artificiali la cui natura e costruzione e ignota. E queste immagini sarebbero appunto frutto del lavoro di mappatura della luna da parte della sonda cinese.


Si tratta effettivamente di una base aliena?
Si tratta di un semplice gioco di luci e ombre sulla superficie lunare?

Arecibo: captato segnale “alieno”?

Un segnale “alieno”, ritenuto interessante e degno di ulteriori accertamenti, è stato captato dal radiotelescopio di Arecibo, a Puerto Rico. Il segnale, stando a quanto riferito dagli astronomi, avrebbe avuto origine in un’area ancora non del tutto delimitata, che si trova tra la costellazione dei Pesci e quella dell’Ariete. I ricercatori, che hanno isolato per ben tre volte il segnale giunto fino al nostro pianeta, ritengono che la frequenza in questione non possa essere considerata una delle ormai conosciute interferenze naturali, e neppure un normale rumore di fondo che in passato ha portato a false illusioni.

Gli astronomi del Seti hanno mostrato grande entusiasmo ma, per ovvi motivi, cercano di restare con i piedi per terra, in attesa di ulteriori doverosi accertamenti. Dan Wertheimer, ricercatore del UC Berkeley SETI Project, ha comunque avvisato i colleghi che esiste la possibilità che non si riesca a decodificare completamente il misterioso segnale. La convinzione è comunque che nell’Universo esistano altre forme di vita intelligente, tantissime forme di vita. Gli scienziati stimano che nella nostra galassia, e nell’intero Universo esistono centinaia di miliardi di galassie, potrebbero esserci mediamente 10.000 civiltà intelligenti. Se calcolo fosse corretto significherebbe che l’Universo pullula di vita.

Il Search for Extra-Terrestrial Intelligence (SETI), avviato nel lontano 1974, era stato bloccato per mancanza di fondi nel 2011 ma, grazie ad una serie di finanziamenti privati, nel mese di dicembre si è riusciti a riprendere i lavori. L’obiettivo è sempre lo stesso: isolare le “voci” e i “rumori” prodotti da una qualsiasi civiltà extraterrestre: una tanto evoluta da riuscire ad inviare segnali radio attraverso lo spazio. Insomma, i segnali captati per il momento non possono esser attribuiti con certezza agli alieni ma, in ogni caso, risultano esser degli ottimi “segnali di speranza”. Chissà che non si riesca finalmente a trovare una risposta alla persistente domanda: “Siamo soli nell’Universo?”.

11 febbraio 2012

Ecco la prima immagine dell’oceano Marziano

Sapevamo che c’era acqua in abbondanza su Marte, ma non avevamo mai visto il suo oceano. Eccolo, scoperto con nuove inequivocabili prove raccolte nell’arco di due anni dal radar Marsis a bordo del Mars Epress dell’ESA. Prima di questa scoperta, gli scienziati potevano solo immaginare come avrebbe potuto essere la linea costiera dell’oceano. Tuttavia, questa è la prima volta che si vede l’oceano di Marte in tutta la sua estensione. Stando all’ESA, il Mars Express “ha intercettato sedimenti che ricordano il fondale di un oceano dentro i confini di quello che finora era stato identificato come tale”. I sedimenti sono composti da materiale granulare a bassa densità che è stato eroso dall’acqua. Hanno una bassa riflettività radar e sono stati intercettati in tutta l’area dell’oceano da 60 a 80 metri sotto la superficie del Pianeta Rosso. Stando a Jérémie Mouginot, dell’Institut de Planétologie et d’Astrophysique de Grenoble (IPAG) e della University of California, i depositi di sedimento che hanno scoperto potrebbero essere ricchi di ghiaccio. Sono “un nuovo forte indizio che una volta lì c’era un oceano”. Gli scienziati ora credono che c’era due oceani su Marte. Il primo si trovava sul pianeta quattro miliardi di anni fa, quando il clima era caldo. Il secondo si è formato tre miliardi di anni fa che però, secondo gli studiosi, non ha resistito abbastanza per fungere da ambiente per la formazione di vita. Stando allo scienziato del Mars Express Project Olivier Witasse, ci sono pochi dubbi adesso sul fatto che su Marte c’erano degli oceani. Ma c’è una domanda che rimane un grande mistero: “Dov’è andata tutta l’acqua?”

L'UOMO DISCENDE DAGLI ALIENI, BIGLINO: "E' SCRITTO NELLA SACRA BIBBIA"

L’uomo discende dagli alieni, Biglino: “E’ scritto nella Sacra Bibbia” – L’INTERVISTA

La Terra colonia di “divinità” aliene provenienti da altri mondi; Navicelle spaziali scambiate per angeli, genere umano frutto di incroci tra ominidi e alieni. Questa la tesi dissacrante sposata da Mauro Biglino nel suo libro Il Dio Alieno della Bibbia. Una tesi che nasce da un suo approfondito studio di traduzione testuale dall’ebraico antico della Bibbia.

“Per molti anni – racconta lo scrittore torinese – ho lavorato nel mondo dell’editoria e da 30 anni mi interesso di storia delle religioni; ho studiato l’ebraico per avvicinarmi la testo originale della più importante religione dell’occidente e poi ho iniziato a tradurre per le Ed San Paolo che hanno pubblicato 17 libri dell’Antico Testamento da me tradotti letteralmente per la collana delle Bibbia Ebraica Interlineare. Il rapporto si è interrotto quando ho iniziato a pubblicare i saggi in cui analizzo le traduzioni letterali e presento le ipotesi conseguenti, che sono in contrasto con la tradizione religiosa dogmatica. Ho volutamente usato il termine ipotesi perché non sono un possessore di verità e per questo motivo riporto sempre nei libri i versetti ebraici con la relativa traduzione: ciascuno potrà così verificare o fare verificare ciò che dico e scrivo”.



Religione e extraterrestri, che cosa hanno in comune? Quindi qual è la sua tesi in proposito
“Nell’ultimo lavoro IL DIO ALIENO DELLA BIBBIA ho analizzato il culto dei cargo, un magnifico esempio che si è sviluppato sotto gli occhi degli antropologi. La mia ipotesi è che il pensiero religioso sia nato nell’umanità a seguito del contatto avvenuto con civiltà superiori che hanno “formato” l’Homo sapiens da ogni punto vista: da quello strettamente fisico a quello più ampiamente culturale. La perdita del contatto e del rapporto diretto con questi individui ha reso poi necessaria tutta quella elaborazione di ordine teologico spirituale e/o magico religioso che conosciamo. Di questo fatto danno conto tutti i racconti di tutti i popoli di tutti i continenti del pianeta: ho ripetuti il vocabolo “tutti” perché è un elemento fondamentale per cominciare a pensare che si tratta di una cronaca vera e non di miti o favole. La Bibbia non fa eccezione: ci racconta la stessa successione di eventi, facendo però riferimento specifico a “quello” tra i vari individui che ha stabilito il suo patto di alleanza e collaborazione con il popolo ebraico. Insomma sono convito che la storia dell’umanità vada riscritta ed alcuni progetti interdisciplinari che sono in avvio cominceranno a farlo nel prossimo futuro: finalmente”.

Come è arrivato a questo convincimento?
“Con molta semplicità dallo studio dei testi antichi condotto senza pregiudizi teologici o dogmatici. E’ sufficiente analizzare con mente aperta ciò che i popoli hanno narrato, scritto, disegnato e costruito, per capire che la storia che la terra è stata oggetto di colonizzazione da parte di individui provenuti da altri mondi. Sumeri e zulu, maori e hopi, maya e celti, indù e cinesi, egizi e babilonesi, greci e inca… tutti testimoniano che in origine l’umanità ha conosciuto individui provenuti da altri mondi. La Bibbia letta con serenità, come un normalissimo testo di storia, ci narra lo stesso evento. Non dobbiamo stupirci ma prendere atto. Mons. Corrado Balducci, incaricato dal Vaticano di studiare il fenomeno della vita aliena, disse con grande onestà: “Gli UFO esistono e la Bibbia li conosceva”. Moltissimi sono coloro che conoscono il famoso autore Z. Sitchin ma pochi sanno che ciò che ha scritto lui negli ultimi decenni era già stato anticipato nei lavori di gesuiti tedeschi di fine ottocento inizi novecento. Il direttore della specola vaticano, padre Jorge Funes, ripete da tempo che dobbiamo prepararci all’incontro con in nostri fratelli provenienti da altri mondi. Insomma, chi vuole sapere ha modo di capire che la verità storica è diversa da quella che ci è stata raccontata”.

Sono in antitesi i due argomenti (Religione – extraterrestri), cioè uno sconfessa l’altro?
“Direi di no, almeno non necessariamente. Per una persona di fede solida in realtà potrebbe non cambiare nulla: per lui Dio rimane Dio e gli eventuali alieni non altro che suoi “figli”; in quanto tali essi rientrano pienamente nel suo disegno provvidenziale e sono intervenuti sul nostro pianeta per dare come un colpo di acceleratore alla evoluzione umana. Ma questo attiene alla fede che è una scelta assolutamente personale e di questa non mi occupo perché mi limito a narrare ciò che leggo nella Bibbia e l’Antico Testamento non parla di Dio o di mondi spirituali”.

Chi erano Adamo ed Eva, Mosè, Gesù. Cosa accadde 2012 anni fa a Betlemme e 33 anni dopo su monte Golgota.
“Adamo ed Eva erano i progenitori di un gruppo specifico che gli Elohim (EL al singolare…così la Bibbia definisce quegli esseri) hanno creato per inserire nel cosiddetto paradiso terrestre allo scopo di utilizzarli come loro lavoranti. Nel IL DIO ALIENO DELLA BIBBIA analizzo nei particolari tutta la vicenda che non può essere riassunta negli spazi di una intervista, mi limito qui a dire che, contrariamente a ciò che si pensa, non sono i progenitori dell’umanità: questo lo si evince chiaramente anche dalla lettura attenta delle bibbie che tutti abbiamo in casa. Il problema è che si legge poco, troppo poco.
Mosè era il rappresentate che l’Elohìm conosciuto col nome di Yahwèh si era scelto per fare da intermediario tra lui e il popolo che aveva la necessità di costruirsi per affermare e consolidare il suo potere su quella parte dio territorio che gli era stata assegnata. Devo dire che da ciò che si evince dalla Bibbia era anche uno dei meno importanti nel gruppo dei colonizzatori: in Deuteronomio 32 si comprende bene come a lui sia stato assegnato un territorio desertico ed un popolo ancora tutto da costruire.
Di Gesù e del Nuovo testamento vorrei non parlare per ora mi limito a raccontare una curiosità. Nel capitolo 6 della Genesi si narra che i figli degli Elohìm si unirono con le donne terrestri e ne nacque una razza definita dei “Ghibblorìm” (uomini, forti, potenti, famosi); il singolare del termine Ghibborìm è Ghevèr e “uomo forte di El” in ebraico si dice Ghevrìel cioè Gabriele che era dunque un nome funzionale e non un nome proprio. Un Ghevrìel visita Maria e lei rimane incinta… ma qui mi fermo”.

Se un tempo c’erano contatti tra il nostro mondo e altri nell’universo, perché oggi non accade più?
“Questa sarebbe una domanda specifica per gli ufologi che avrebbero molto da dire ma io non sono un ufologo e dunque mi limito ad ipotizzare che si siano comportati come tutti i colonizzatori: finito l’interesse, raggiunti gli scopi si abbandona tutto e si torna a casa.
Nel libro riporto il testo dello storico giudeo-romano Giuseppe Flavio che ci narra come “questi” nel 68 d.C . se ne siano andati tra le nuvole sui loro carri volanti”.



Come cambierebbe il mondo se accadesse che fosse verificata la tesi della genesi aliena dell’essere umano?
“Per le persone intelligenti non cambierebbe nulla: in fondo si tratterebbe solo di prendere atto del fatto che siamo degli OGM. La natura è piena di esempi di incroci tra specie compatibili, quindi capiremmo che noi siamo veramente portatori dell’immagine fisica di quelli che ci hanno creato unendo i due DNA: quello degli elohìm (che la Bibbia chiama TZELEM) e quello degli ominidi che la Bibbia chiama AFAR.
Ma penso che prima o poi tutti dovranno farsene una ragione: ormai le conoscenze vanno verso questa direzione che pare avere un cammino segnato e la Bibbia è una delle pietre miliari su questo percorso così affascinante e liberatorio”.

Gli ufologi più convinti potrebbero essere considerati i nuovi sacerdoti?
“Sarebbe un dramma colossale! Purtroppo stiamo già assistendo alla nascita di nuove religioni, psicosette e altre pericolosissime amenità del genere, guidate da cialtroni che ancora una volta approfittano del bisogno umano di certezze, anche se palesemente inventate, per speculare.
Gli alieni stanno diventando i nuovi angeli o i nuovi demoni, vengono manicheisticamente divisi in gruppi di buoni o malvagi, ci amano o ci succhiano l’anima… mi pare una sorta di nuovo, drammatico e ridicolo, medioevo in cui il terrore o la speranza ingenua tornano a prevalere in questa rida di emozioni provocate dai nuovi sacerdoti. Non bisogna seguire nessuno!!! Bisogna semplicemente ascoltare quanto più possibile e poi costruirsi idee motivate e proprie procedendo con serenità sulla via del pensiero autonomo.
Ho citato gli Angeli per dire che nell’Antico Testamento non esistono le figure che poi la teologia ha elaborato e dico anche, consapevole del peso dell’affermazione, che i Cherubini biblici non sono neppure individui ma oggetti meccanici: non a caso ho dedicato loro ben due capitoli nel libro.
I nuovi angeli o spiriti delle religioni emergenti sostituiscono quindi angeli o spiriti che non esistevano neppure allora”.

Un tempo lei sarebbe finito arso vivo accusato di blasfemia. Quanto costa oggi parlare di questi argomenti?
“Già ho detto della perdita degli incarichi professionali di traduttore e quindi ho sperimentato che costa molto. In pratica la mia vita privata è stata stravolta ma devo dire con onestà che questo è avvenuto sia nel bene che nel male: grandissimo apprezzamento ed odio violento sono i due sentimenti che mi vengono espressi continuamente. Comunque, per fortuna, non ci sono più i roghi”.

7 febbraio 2012

L’ultima super-terra? Ha un sole extra-light

Un mondo potenzialmente abitabile è stato individuato, a 22 anni luce da noi, attorno a una stella così povera di metalli da far supporre agli scienziati che non potesse ospitare pianeti. Molinari (INAF): «Questa scoperta implica che potrebbero esserci molti più pianeti di quanto si pensi».

Ci sono tre stelline incontaminate e pure, lassù nel cielo a 22 anni luce dalla Terra. Così incontaminate che i loro elementi pesanti – le “scorie” del succedersi di cicli di fusione nucleare – hanno una concentrazione che è appena un quarto di quella presente nel Sole: per il resto, sono tutt’idrogeno ed elio. Una condizione tale da far ritenere agli astronomi che i tre astri fossero inadatti a ospitare pianeti. Invece salta fuori che attorno a una delle tre, GJ 667C (le altre due, sempre parte dello stesso sistema, si chiamano GJ 667A e GJ 667B), di mondi che ruotano ce ne sono almeno due, se non tre o quattro.

Uno in particolare sta attirando l’attenzione dei ricercatori: pur ricevendo solo il 90% della luce che giunge sulla Terra dal Sole, GJ 667Cc – questo il nome del nuovo mondo – ne assorbe più di quanta non riesca ad assorbirne il nostro pianeta. Ciò avviene perché quelli che illuminano GJ 667Cc sono in gran parte raggi infrarossi. Risultato: fatti i dovuti conti, la quantità d’energia che riceve dalla sua stella è grosso modo la stessa che la Terra riceve dal Sole. Dunque la nuova terra – o meglio, super-terra, visto che ha una massa pari ad almeno 4.5 volte quella del nostro pianeta – non solo esiste, a dispetto della “leggerezza” della stella madre, ma si trova pure nella cosiddetta fascia d’abitabilità.

«Questo pianeta è attualmente il miglior candidato che si conosca per ospitare acqua allo stato liquido e, forse, la vita come noi la conosciamo», dice Guillem Anglada-Escudé, del Carnegie Institution for Science, insieme a Paul Butleruno dei due ricercatori che hanno guidato il team che ha portato alla scoperta, in corso di pubblicazione suAstrophysical Journal Letters. È stato possibile individuare GJ 667Cc, che ha un periodo orbitale di 28.15 giorni, grazie a un nuovo metodo d’analisi applicato a dati già resi pubblici dall’ESO. I ricercatori si sono avvalsi anche di misure raccolte con due spettrografi, lo High Resolution Echelle Spectrograph (HIRES) e il Carnegie Planet Finder Spectrograph, installati rispettivamente all’osservatorio del Keck e sul telescopio Magellan II.

E proprio per parlare di uno spettrografo progettato per dare la caccia ai mondi alieni, HARPS-N (dove la ‘N’ sta per emisfero nord) – pronto a entrare in funzione al TNG, il Telescopio Nazionale Galileo dell’INAF situato alle Canarie – si sono incontrati giovedì 2 febbraio, presso la sede di Monte Mario, ricercatori da tutt’Italia e dall’estero. Fra loro il responsabile di HARPS-N, Francesco Pepe, e il direttore del TNG, Emilio Molinari. «Questo pianeta ha caratteristiche speciali: è attorno a una stella di metallicità bassa», commenta Molinari a proposito della scoperta di GJ 667Cc, «e apre alla possibilità che potrebbero esserci molti più pianeti di quanto si pensi. Alcuni toccheranno pure a noi, e grazie alla precisione che riusciremo a raggiungere con HARPS-N, riusciremo a individuare anche qualche gemello delle Terra». HARPS-N sembra proprio avere tutte le carte in regola per regalare al TNG un abbondante raccolto: «Il programma della collaborazione occuperà 80 notti all’anno, e farà il follow-up dei candidati pianeti del satellite Kepler. È la rendita di posizione di uno strumento che è attualmente il più preciso al mondo. Ha un gemello nell’emisfero sud, HARPS, ma solo dal nostro emisfero», spiega Molinari, «possiamo osservare il campo indagato da Kepler, che è nella costellazione del Cigno».

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