28 marzo 2012

UFO su Agrigento?

Un oggetto circolare, con una luce centrale di colore rosso che si irradiava dalla parte superiore, è stato visto solcare i cieli agrigentini intorno alle ore una di questa notte.

Un testimone oculare, che ha chiesto di mantenere l’anonimato, ha avvisato telefonicamente la nostra redazione, raccontando che l’oggetto si muoveva senza emettere alcun suono, spostandosi molto velocemente e compiendo una virata con un angolo di circa 90°.

Non è la prima volta che ad Agrigento vengono segnalati eventi di questo genere.

In passato è già accaduto che alcuni avvistamenti documentati, segnalati al C.U.N. (Centro Ufologico Nazionale), siano stati giudicati attendibili, mentre per la maggior parte dei casi si trattava di oggetti, velivoli tradizionali o corpi celesti che i testimoni non sono stati in grado di identificare come tali.

Per gli appassionati di ufologia e i curiosi interessati ad avere notizie in tempo reale sugli avvistamenti, esiste un mashup collegato alle Google Maps che rileva e traccia la presenza degli oggetti volanti non identificati che solcano i cieli del nostro pianeta.

A ideare il servizio, il Mutual Ufo Network (Mufon), che da anni segue gli avvistamenti.

Il mashup di Mufon si chiama Ufo Stalker (clicca qui per accedere alla home page). Una volta effettuato l’accesso è possibile navigare in maniera interattiva all’interno della carta geografica mondiale, sulla quale vengono riportate le segnalazioni effettuate dagli utenti del sito. Cliccando sui singoli avvistamenti indicati nella sezione Event List, è possibile avere tutti i dettagli dell’evento.

Per chi lo desiderasse è anche possibile registrarsi al sito per segnalare eventuali avvistamenti dei quali si è stati testimoni.


Nota bene:il Centro Ufologico Siciliano sta indagando su questo caso,sperando di trovare altri elementi. Naturalmente precisiamo che non tutto quello che vola e da considerarsi Ufo!


Salvatore Giusa

Cameron a 11 mila metri sotto i mari


Il regista di "Titanic" ha esplorato la Fossa delle Marianne, l’abisso più profondo della Terra
LORENZO SORIA

Per un trentina di anni, prima ancora di «Aliens» e poi di «Abyss», James Cameron si è divertito a trasportarci in mondi alieni e immaginati dalla sua fantasia. Lunedì mattina ne ha visitato uno personalmente, calandosi a bordo di un sottomarino verde a forma di siluro che lui stesso ha contribuito a disegnare, sul fondale della Fossa delle Marianne, il punto più basso della Terra: 11 mila metri sotto la superficie del mare, l’Everest alla rovescia più duemila metri.

«È stato un viaggio incredibile», ha dichiarato appena riemerso dal Deepsea Challenger, a bordo di Octopus, il mega-yacht dell’amico Paul Allen (co-fondatore della Microsoft) usato come nave-appoggio. «Un posto molto lunare, molto desolato. Ho avuto una sensazione di totale isolamento dal resto dell’umanità, come se nello spazio di un giorno fossi andato e tornato da un altro pianeta». E che cosa ha visto? Il narratore dentro di lui ha trovato ispirazione per nuove storie? «Vogliamo credere che laggiù ci sono calamari giganteschi e mostri marini, ma non ho visto niente di più grande che gamberi lunghi di tre centimetri. Pensavo che la vita si sarebbe adattata alla profondità, ma non ne ho visto traccia».

Cameron non è il primo essere umano che esplora le Marianne. Nel 1960 vi discesero Don Walsh, un ex-capitano della Marina americana, e Jacques Piccard, un ingegnere svizzero, a bordo del batiscafo Trieste. Rimasero sul fondo una ventina di minuti, ma riuscirono a vedere poco o niente per il fango sollevato dai motori. Cameron è il primo ad arrivarci da solo, a bordo di un batiscafo a forma di siluro di 12 tonnellate che ha resistito a una pressione mille volte superiore a quella della superficie terrestre.

Ci è rimasto poco più di due ore, concedendosi anche il lusso di dimenticare per un po’ i monitor e gli schermi della plancia di comando e le quattro telecamere ad alta definizione che, come si addice al regista di «Avatar», erano naturalmente in 3D. «Mi sono fermato e mi sono detto: sono qui, in fondo all’Oceano, nel posto più profondo della Terra. E oltre che un grande senso di isolamento, ho sentito quanto ero piccolo, in questo vasto posto sconosciuto e inesplorato».

Per portare a termine la missione scientifica, condotta in collaborazione con il «National Geographic», Cameron intendeva raccogliere campioni di roccia e di sedimenti, alla ricerca di specie esotiche che potrebbero aiutarci a capire non solo la vita marina ma anche quella extraterrestre. Ma poco dopo avere raccolto i primi campioni, il braccio idraulico non ha più funzionato, unico neo in un’impresa in cui tutto il resto è andato alla perfezione. E che adesso fa di Cameron un pioniere non solo del cinema ma dell’esplorazione.

«Quando hanno chiuso il boccaporto avevo le farfalle nello stomaco», confessa il regista. «Ma poi l’eccitazione e l’adrenalina prendono il sopravvento. In un minuto o due sei nel buio più totale e il sottomarino diventa freddo. E ti metti a pensare come un astronauta. Devo fare questo e quest’altro e non combinare pasticci».

Che a compiere questa impresa sia stato proprio Cameron non è così sorprendente. Cresciuto nell’Ontario, in Canada, lontano dagli oceani, sin da bambino rimase affascinato dai documentari di Jacques Cousteau. A 16 anni aveva il suo diploma di sub, nel 1995, due anni prima di girare il film, andò a esplorare i resti del Titanic a quattromila metri sotto la superficie del mare al largo della Newfoundland. Ci è tornato altre 32 volte e ha condotto altrettanti viaggi di esplorazione marina, a volte con compagni, altre da solo. Il mare è la sua passione, una frontiera ai suoi occhi molto più interessante di quella extraterrestre. «Non riesco a pensare a un altrove più lontano», sostiene. E se ieri non è riuscito a raccogliere i campioni come previsto, non è un problema: «Significa che devo tornarci e prenderne altri dice - questo è solo l’inizio». Poi ha lasciato Octopus, è salito a bordo di un elicottero e poi di un jet diretto a Londra, dove assisterà alla prima di «Titanic» in versione 3D.

Fonte: lastampa.it/

20 marzo 2012

10.000 Visitatori!!!


Salvatore Giusa e lo staff di
- Sicilia UFO Research - ringraziano
quanti ci seguono
con costanza e assiduità! 
Grazie a tutti!

15 marzo 2012

GEIPAN: "il 10% degli avvistamenti UFO resta inspiegabile"


Come nei film di fantascienza, le osservazioni di UFO restano un affare militare. Tranne che in Francia. Dal 1977, è un organismo civile che è responsabile di questa attività: il Groupe d'études et d'information sur les phénomènes aérospatiaux non identifiés (GEIPAN). Con 400.000 euro di budget, questo gruppo situato a Tolosa raccoglie e verifica le testimonianze.

"Analizziamo la stranezza del caso", dichiara il responsabile del GEIPAN Xavier Passot. Se si tratta di un punto luminoso che segue una linea retta, il GEIPAN trova sovente l'origine nei pressi di aeroporti vicini all'osservazione.

220 OSSERVAZIONI LO SCORSO ANNO

Ma se il testimone parla di forme speciali o con traiettorie casuali, il GEIPAN invia un ricercatore sul posto. "E verifica se il testimone è credibile, riassume e cerca l'origine", spiega Xavier Passot. A volte senza successo.

"Nel 2011, sono state riportate 220 osservazioni", continua Passot. "Alla fine, circa il 10% dei fenomeni aerospaziali è rimasto non identificato".

La verità potrebbe essere altrove? Xavier Passot del GEIPAN dice: "come in tutto il mondo, ho un parere personale. Ma, causa il mio lavoro, mi impedisce di volerne parlare".


Traduzione a cura di Antonio De Comite

Pubblicato da Centro Ufologico Ionico

IL DITO DI UN GIGANTE SCOPERTO IN EGITTO - LA BILD: "È AUTENTICO"


Il dito gigante di 38 centimetri, fotografato nel 1988 in Egitto, fu ritrovato dal fotografo e imprenditore svizzero 56enne Gregory Spoerri, grande appassionato di Egitto. La Bild ha pubblicato anche una radiografia e un certificato risalenti agli anni 69 che testimonierebbero che si tratta di un dito umanoide fossilizzato che fa pensare che appartenesse a un gigante alto parecchi metri. 
Il fotografo ha raccontato di aver potuto solo vedere il reperto pagando 300 dollari a un tombarolo egiziano che disse di averlo trovato nei pressi della Piramide di Giza in Egitto, dove pure sono presenti sarcofagi giganteschi. Nonostante le pressioni del fotografo svizzero, l'uomo non gliel'ha venduto perchè era un patrimonio troppo importante per la sua famiglia.
Ma in Egitto esistevano davvero i giganti? Lo storico romano Giuseppe Flavio nel 79 dC scrive: "Vi erano dei giganti. Molto più grandi e di forma diversa rispetto alle persone normali. Terribile a vedersi. Chi non ha visto con i miei occhi, non può credere che siano stati così immensi".

Fonte: Leggo e Segni dal cielo!

12 marzo 2012

Cile: Gli UFO esistono, provenienza sconosciuta

Un pilota di un caccia comunica l’avvistamento di un oggetto volante misterioso, che sta intersecando la sua rotta senza autorizzazione nei cieli sopra Santiago del Cile. Ad un certo punto dice alla torre di controllo: “Roger… In questo momento non lo vedo più. Ma prima l’ho visto in modo forte e chiaro…Sembrava una nuvola, era camuffato come una nuvola, ma con un movimento irregolare.” Lo stesso, strano oggetto viene segnalato, in quella stessa area, negli stessi minuti, anche da due aerei di linea.

Rivelati gli X-files del Cile: “Gli Ufo esistono, ma non sappiamo cosa siano”
SABRINA PIERAGOSTINI

L’episodio è avvenuto il 24 giugno del 2010 ed è noto come il “Caso Pelican”, dal nome del velivolo militare coinvolto. È uno dei tanti, inspiegabili fenomeni avvenuti in Cile resi noti dall’ex generale dell’aeronautica Ricardo Bermudez, ora direttore del CEFAA (Comitato degli Studi per i fenomeni aerei anomali), che fa parte della DGAC, l’Agenzia per l’Aviazione Civile del Cile, equivalente al nostro ENAC.
Il 21esimo Congresso Internazionale sugli Ufo, che si è svolto nei giorni scorsi a Fountain Hills, in Arizona, si può a buon conto definire “storico”, perchè proprio durante i lavori del convegno l’ex alto ufficiale ha illustrato, con tanto di prove audio-video, gli X-files del suo Paese. Una “disclosure” pubblica, che – visto il ruolo rivestito da Bermudez- non può non aver avuto l’autorizzazione del Governo.
Lo ha in fondo affermato lui stesso, dicendo nel corso del suo intervento: “Abbiamo l’appoggio di ciascun ramo delle nostre forze armate e della polizia. Crediamo che il fenomeno Ufo sia lo stesso in tutto il mondo e per questo intratteniamo rapporti con gli investigatori provenienti da 14 paesi”. Dunque, il Cile considera gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati molto più di semplici allucinazioni, bufale o eventi naturali privi di interesse. Anzi: li studia con molta attenzione. E preoccupazione, per il bene della Nazione.

Nel 2008 infatti il Parlamento cileno ha approvato una norma nota come “Legge sulla trasparenza”, che obbliga tutti gli enti dello Stato a rispondere entro 20 giorni alle domande dei cittadini su tutto ciò che riguarda eventi di pubblico interesse. “Questo è il nostro modo di affrontare il problema: apertamente e liberamente“, ha rimarcato il direttore del CEFAA che in virtù di questo principio ha illustrato i casi ufologici più singolari avvenuti nei cieli cileni, corredati da documenti eccezionali.
Mentre infatti gli altri Governi che finora hanno aperto i loro archivi in materia ( come Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Francia) si sono limitati a declassificare essenzialmente i dossier cartacei, il Cile ha invece deciso di rendere pubblici anche molti filmati, foto e registrazioni dei dialoghi radio intercorsi tra i piloti e la torre di controllo. “L’agenzia per l’aviazione civile deve garantire la sicurezza di tutte le attività aeree nel Paese, per questo il nostro ente ha accesso immediato a tutte queste informazioni, prima tra tutte le comunicazioni di volo ”, ha spiegato l’ex generale.

Sette i casi esposti durante la conferenza. Come la collisione mancata per un soffio con un mezzo volante estraneo avvenuta all’aeroporto di Puerto Montt, nel 1988, o l’avvistamento registrato al Chacalluta Airport di Arica, nel 1997. In quest’ultimo episodio, ad esempio, dopo che un velivolo militare ha avvistato un oggetto volante non identificato, la voce dell’operatore sulla torre di controllo dice: “Abbiamo avuto diverse chiamate che sostengono la presenza in questo settore di un UFO. . . Siamo in allerta per qualsiasi rapporto. . . Il pilota riferisce a ore 3 un oggetto che si muove a velocità incredibile . .. testuali parole…”
E ancora, un Ufo avvistato da tre aeromobili commerciali in avvicinamento all’aeroporto Internazionale Pudahuel di Santiago. Nel nastro registrato, si sente chiaramente uno dei piloti dire:”Dà l’impressione di essere un treno con tanti finestrini, si vedono benissimo”. Un’immagine riferita, su diverse frequenze, dagli equipaggi dei tre differenti velivoli che descrivono la stessa situazione. Ricordiamo, ovviamente, che tutto avveniva mentre i jet erano in volo. E i treni non volano…
Bermudez ha poi esposto il “Caso Pelican”- che ha visto coinvolti, ancora una volta, tre aerei distinti. Parlando alla torre di controllo, il pilota del Pelican chiede insistentemente conferma di traffico aereo al di sotto del suo jet, avendo visto passare due oggetti a velocità impressionante da due direzioni opposte. Ma sul radar non risulta nulla e l’operatore replica: “Non ho alcuna informazione a proposito”. Ma il militare insiste: “Li ho visti chiaramente: il primo a circa 3mila piedi sotto di me, l’altro è arrivato da est verso ovest. Non saprei cosa fossero, andavano troppo veloci!”

UN AEREO E UNO STRANO OGGETTO VOLANTE, IN UNA RIPRESA DELLA TV CILENA.

“Pensate un attimo- ha detto il relatore al pubblico del convegno- Se un pilota di linea di grande esperienza mi dice di aver visto qualcosa volargli davanti, io lo sto ad ascoltare; se un secondo pilota di linea mi dice la stessa cosa pochi secondi dopo, la mia attenzione aumenta; ma se addirittura un terzo pilota, per giunta militare, conferma il racconto, io sono portato a crederci. Ma in questo specifico fatto abbiamo un solo Ufo che si avvicina ai tre velivoli oppure abbiamo due Ufo? Perchè, se ne abbiamo uno solo, la sua stupefacente velocità non corrisponde a nulla di nostra conoscenza.”
Ma l’episodio più clamoroso indagato dal CEFAA è avvenuto il 4 novembre del 2010, mentre all’Accademia militare di El Bosque, a Santiago, era in corso una cerimonia ufficiale per il cambio della guardia ai vertici dell’Aeronautica cilena. Era in corso una parata aerea: uno spettacolo ammirato anche dal Presidente Sebastian Piñera, oltre che dalle massime autorità civili e militari dello Stato sudamericano. Il tutto, davanti a decine di cameramen, fotografi e videoamatori.
Nessuno si è accorto di nulla durante la cerimonia. Eppure, sembra molto probabile che qualcuno si sia presentato senza invito, forse per controllare da vicino l’andamento della giornata, come emerge da ben sette filmati girati da mani diverse analizzati dagli esperti dell’agenzia diretta da Bermudez. Tutti hanno ripreso un oggetto metallico sconosciuto di forma quasi circolare che a velocità sorprendente si muove in mezzo ai velivoli militari- Falcon, F5 e F16- che sfilano volteggiando in cielo.


L’UFO AVVISTATO DURANTE UNA CERIMONIA AD EL BOSQUE NEL 2010

Un frame – ricavato da uno dei video – mostra perfettamente l’intruso volare accanto ai Falcon. Un’altra immagine, tratta da un altro filmato, lo raffigura ancora: stavolta vicino agli F5 in formazione. Non si tratta di un fotomontaggio: le analisi hanno accertato che l’oggetto presenta la stessa ombra dei jet militari e il suo raggio era di tra i 5 e 10 metri. Lo stesso, misterioso disco volante poi si palesa per la terza volta, in un altro video girato durante l’esibizione degli F16.
“Se pensate che non sia sufficiente, ho un’altra sorpresa per voi”, ha detto Bermudez all’uditorio. “In questo filmato, esso compare per una frazione di secondo. I nostri astronomi più scettici hanno calcolato che la sua velocità doveva essere 18 volte quella dei caccia F16, ovvero più di 10mila km all’ora. E non era nè un meteorite, nè una cometa o spazzatura spaziale, nè tantomeno un uccello.”


L’IMMAGINE DELL’UFO VICINO AGLI F5 IN VOLO.

L’esame tecnico ha poi dimostrato che l’Ufo ha effettuato una manovra ad alto rischio, passando davanti ai Falcon da ovest verso est, volando a bassa quota ed a folle velocità. Inoltre, il rapporto sostiene che l’oggetto presentava una forma ellipsoidale e rifletteva la luce come se fosse metallico. Infine si legge: “Il pubblico da terra non ha percepito l’oggetto, nonostante sia passato sopra le loro teste, dal momento che non ha prodotto alcuna onda sonora. Si muoveva con l’inclinazione di 25 gradi: questo è lo stesso angolo con il quale le astronavi entrano nell’atmosfera.”


LO STESSO OGGETTO MISTERIOSO ACCANTO ALLA SQUADRIGLIA DI F16.

Nel concludere il suo intervento, il generale Ricardo Bermudez ha così sintetizzato la questione:
1) I fenomeni aerei anomali definiti Ufo sono reali e si presentano all’interno e all’esterno dello spazio aereo controllato;
2) Non abbiamo alcuna idea di cosa siano e da dove provengano;
3) È indispensabile continuare a studiare il fenomeno;
4) È indispensabile condividere tutte le informazioni.
Ha poi aggiunto alcune frasi che suonano da monito. Eccole:
“Io credo che si debba indagare su tutto ciò che comporti un rischio alle operazioni di volo, non importa quanto incredibile possa apparire: ignorarlo sarebbe da irresponsabili. Serve un’agenzia internazionale che coordini tutte le investigazioni in materia: deve poter raccogliere ogni informazione e procedere ad esami scientifici. Penso che dovrebbe essere sotto la responsabilità del settore Affari Spaziali delle Nazioni Unite.”
Insomma, gli Ufo non sono fantasie di gente sfaccendata, ma un pericolo reale che può diventare una minaccia per la sicurezza aerea in tutto il mondo. Il generale Bermudez lo ha fatto capire portando prove e documenti davvero impressionanti. Sulla strada che porta alla rivelazione del mistero-Ufo, il Cile sembra aver assunto il ruolo di apripista.

L’ATTORE MORGAN FREEMAN: LA VITA ALIENA ESISTE MA TEMO SIA OSTILE

Anche Hollywood crede sempre di più nell’esistenza di civiltà aliene.

Lo testimonia uno dei suoi più illustri rappresentanti, l’attore Morgan Freeman che, in un’intervista rilasciata sull’argomento al quotidiano “The Huffington Post”, afferma: “Non possiamo essere soli nell’universo”, ma temo che gli alieni possano essere ostili. Chi viene a farci visita sul nostro pianeta non è detto che sia del tutto benevolo”. Teoria sicuramente condivisibile, sostenuta più volte anche da illustri scienziati come Stephen Hawking.

D’altra parte, la stessa cosa potrebbe valere anche per noi qualora un giorno, atterrando su un pianeta sconosciuto, trovassimo una forma di vita progredita: saremmo considerati probabilmente ostili e pericolosi, a meno che il nostro comportamento non faccia deliberatamente comprendere le nostre pacifiche intenzioni. Normale, no? Qualsiasi cosa che non conosci può costituire una potenziale “minaccia”.

Anche nel programma “Trough the wormhole” (Attraverso il buco nero), in onda sul satellite e presentato dallo stesso Freeman, l’attore si chiede (rappresentando l'immaginario collettivo) se riusciremmo a sopravvivere al primo contatto.

Un interrogativo al quale, per ora, non è possibile dare una risposta certa e definitiva ma che presuppone l’esistenza di un requisito fondamentale: trovare le prove dell'esistenza di vita nell’universo…




Scritto da Danilo Iosz

UFO: scoperto veicolo alieno in movimento su Marte?

Altro scoop marziano promette di diventare il nuovo tormentone del web, dopo la famosa faccia di Marte e le piramidi della valle di Cydonia, dopo le tante figure antropomorfe che qualcuno pensava di aver rintracciato, dopo le false basi aliene, non ultima la “Base Alpha” e le tante presunte anomalie, adesso arriva il velivolo alieno in movimento sul pianeta rosso!

La notizia arriva dall’americano MUFON che canalizza nella loro newsletter un messaggio di J. P. Skipper che rivela lo scoop e pubblicizza il suo libro, dove poter trovare tutte le anomalie marziane da lui scoperte.

A noi è già chiaro di cosa si tratta vista la vasta casistica di “Viral Marketing” che investe il “mondo del mistero” non risparmiando nemmeno l’Italia. Per chi mi ha seguito negli articoli precedenti sa di cosa parlo.

Secondo Skipper, le anomalie da lui trovate e riportate nel suo libro sono tutte verificabili e per fortuna ognuno di noi ha la possibilità di farlo e di avere le idee chiare, prima di acquistare un libro che poi utilizzerà solo come “spessore per tavoli traballanti“. Giustamente la foto sopra è molto suggestiva, ma che ne pensate di guardarla attentamente assieme? Magari ingrandendola ed evidenziando alcune anomalie delle anomalie?




Skipper ci vuole far credere che quell’oggetto bianco cerchiato nella foto non sia altro che un veicolo alieno di una civiltà avanzata che abita su Marte e quelle orme non siano altro che le impronte lasciate dal velivolo in movimento; ci chiede di avere una mentalità aperta ovviamente e noi lo accontentiamo: siamo aperti a qualunque prova inconfutabile!

Voi in questa foto cosa ci vedete? Vi dico cosa ci vedo io così facciamo prima:

L’oggetto bianco non è altro che un masso come quello più grande spostato più a destra, i colori sono compatibili; la prova delle prove invece, quei presunti solchi non sono altro che un errore fotografico della NASA nel sovrapporre i vari frame ricevuti dal satelitte, infatti se notate attentamente un “tratteggio” finisce giusto sopra il presunto veicolo alieno. Inoltre si deve sottolineare come il veicolo non può tracciare delle orme prima del suo passaggio, se notate invece le presunte orme ci sono sia dietro che d’avanti, come mai?

Conclusione: ancora una volta lo scoop marziano non ha fatto altro che un buco nell’acqua, o dovrei dire “tratteggio nella foto”? Rimaniamo in attesa dei prossimi “miraggi” marziani per deliziare i nostri lettori con le perle di saggezza del mondo del mistero.

3 marzo 2012

433 EROS - THE HIDDEN TRUTH


Da qualche giorno è partita la vendita del nuovo libro di Salvatore Giusa e Roberto La Paglia : 433 Eros - The Hidden Truth, 
acquistabile in formato libro all'indirizzo http://www.lulu.com 
oppure su http://www.doomma.com/ in formato ebook!!!

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