In uno dei file, si legge dell’avvistamento di sei oggetti non identificati da parte un sottomarino in missione di combattimento nell’Oceano Pacifico. Non riuscendo a “seminare” i misteriosi visitatori subacquei, il capitano ordinò di riportare il sommergibile in superficie. I sei oggetti fecero lo stesso, raggiungendo la superficie per poi volare via nell’alta atmosfera.
Altri eventi misteriosi vengono registrati nella zona del Triangolo delle Bermuda. L’Ammiraglio Yuri Beketov, comandante di sottomarino in pensione, racconta delle interferenze e dei misteriosi malfunzionamenti degli strumenti, una volta raggiunta la zona dei Caraibi. L’ufficiale della Marina Russa si spinge nel dire che potrebbe essere l’effetto di una qualche presenza UFO sul fondo del Mar dei Caraibi: “In numerose occasioni, gli strumenti hanno dato letture di oggetti materiali che si muovono a velocità incredibile. I calcoli hanno rilevato una velocità di circa 230 nodi, 400 km orari. Una velocità del genere è pressoché impossibile anche in superficie, ma la resistenza dell’acqua è maggiore. E’ come se questi oggetti sfidassero le leggi della fisica. C’è solo una spiegazioni: le creature che hanno realizzato queste macchine sono molto più avanzate di noi”, conclude Beketov.
Una conferma alle parole dell’Ammiraglio Beketov arriva dal commento di Igor Barklay, veternao dell’intelligence della Marina Sovietica: “Gli UFO tendono a mostrarsi dove si concentrano le nostre flotte navali o quelle della NATO, sopratutto nei pressi delle Bahamas, delle Bermuda e di Puerto Rico. Gli avvistamenti più frequenti si registrano nella parte più profonda dell’Oceano Atlantico, nella parte meridionale del Triangolo delle Bermuda e del Mar dei Caraibi”.
“E’ possibile che esistano basi aliene sottomarine: perchè no? Nulla deve essere escluso”, dice Vladmir Azhazha. “Lo scetticismo è la strategia più semplice: non credere a niente, non fare nulla. Raramente le persone hanno possibilità di visitare queste grandi profondità, perciò è di estrema importanza analizzare ciò che hanno incontrato a quelle profondità”.
Fonte: noiegliextraterrestri