Chiude il sito di Scanzano unico centro spaziale in Sicilia
Uno
dei centri di eccellenza della nostra Isola chiude i battenti. Entro
un anno, infatti, l’unico sito spaziale della Sicilia non
esisterà più. Si tratta del centro
di Scanzano nei
pressi di Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, gestito
dalla società Telespazio che
ieri ha annunciato la chiusura del centro. I lavoratori, 26 in
totale, saranno inseriti in regime di cassa integrazione
straordinaria.
“La
società – fanno sapere i sindacati – vuole dismettere il sito
siciliano”. Telespazio che fa parte di Finmeccanica/thales, è tra
i principali operatori al mondo nel campo dei servizi satellitari.
La società, la cui direzione generale è a Roma, conta su 1400
dipendenti, una rete di 4 centri spaziali e 22 siti dislocati in
tutto il mondo. Telespazio,
secondo quanto comunicato dai sindacati, non riesce a trovare
clienti disposti a posizionare i propri servizi.
Il
centro di Scanzano è una mega struttura di circa 3 mila metri
quadri, costruito con fondi pubblici nel 1987 e costato decine
di miliardi di euro.
Con la sua chiusura l’Isola perde l’unica possibilità di
partecipare ai programmi spaziali nazionali e internazionali: “La
motivazione data da Telespazio sulla chiusura del centro – dichiara
a BlogSicilia
Enrico Salice, dipendente di Scanzano –
è che la società non riesce a trovare nuove attività. Telespazio,
qualche tempo fa, aveva annunciato che avrebbe portato avanti un
progetto che avrebbe garantito la continuità lavorativa del centro
per 12 anni. Così non è stato”.
Telespazio
sta partecipando a una gara chiamata Egnos.
Si tratta di un progetto europeo bandito dall’Esa (Agenzia
Spaziale oEuropea) per la creazione di nuovi satelliti inseriti
nel programma europeo di navigazione satellitare Galileo: “La
Telespazio acquisirà questo progetto ma a Scanzano non verrà
assegnata alcuna attività – continua Salice”.
I
sindacati fanno sapere che il deficit della società per quanto
riguarda il sito di Scanzano si aggira intorno ai 2 milioni di euro:
“La società punta solo sui siti del nord Italia – continua
Salice -. Ad oggi i dipendenti in cassa integrazione sono 19 su
26.Auspichiamo
che l’azienda ci ripensi ma nei prossimi giorni faremo appello
alle istituzioni e all’assessore regionale alle Attività
produttive Linda Vancheri“.
Fonte:Blog Sicilia.