10 giugno 2013

Chiude il sito di Scanzano unico centro spaziale in Sicilia

Chiude il sito di Scanzano unico centro spaziale in Sicilia

scanzano
Uno dei centri di eccellenza della nostra Isola chiude i battenti. Entro un anno, infatti,  l’unico sito spaziale della Sicilia non esisterà più. Si tratta del centro di Scanzano nei pressi di Piana degli Albanesi  in provincia di Palermo, gestito dalla società Telespazio che ieri ha annunciato la chiusura del centro. I lavoratori, 26 in totale, saranno inseriti in regime di cassa integrazione straordinaria.
La società – fanno sapere i sindacati – vuole dismettere il sito siciliano”. Telespazio che fa parte di Finmeccanica/thales, è tra i principali operatori al mondo nel campo dei servizi satellitari. La società, la cui direzione generale è a Roma, conta su 1400 dipendenti, una rete di 4 centri spaziali e 22 siti dislocati in tutto il mondo. Telespazio, secondo quanto comunicato dai sindacati, non riesce a trovare clienti disposti a posizionare i propri servizi.
Il centro di Scanzano è una mega struttura di circa 3 mila metri quadri, costruito con fondi pubblici nel 1987 e  costato decine di miliardi di euro. Con la sua chiusura l’Isola perde l’unica possibilità di partecipare ai programmi spaziali nazionali e internazionali: “La motivazione data da Telespazio sulla chiusura del centro – dichiara a BlogSicilia Enrico Salice, dipendente di Scanzano – è che la società non riesce a trovare nuove attività. Telespazio, qualche tempo fa, aveva annunciato che avrebbe portato avanti un progetto che avrebbe garantito la continuità lavorativa del centro per 12 anni.  Così non è stato”.
Telespazio sta partecipando a una gara chiamata Egnos. Si tratta di un progetto europeo bandito dall’Esa (Agenzia Spaziale oEuropea) per la creazione di nuovi satelliti  inseriti nel programma europeo di navigazione satellitare Galileo: “La Telespazio acquisirà questo progetto ma a Scanzano non verrà assegnata alcuna attività – continua Salice”.
I sindacati fanno sapere che il deficit della società per quanto riguarda il sito di Scanzano si aggira intorno ai 2 milioni di euro: “La società punta solo sui siti del nord Italia – continua Salice -. Ad oggi i dipendenti in cassa integrazione sono 19 su 26.Auspichiamo che l’azienda ci ripensi ma nei prossimi giorni faremo appello alle istituzioni e all’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri“.


Fonte:Blog Sicilia.

Archivio