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Salvatore Giusa |
Sono trentanni che mi occupo seriamente del
fenomeno ufo, considerandolo una realtà fisica e oggettiva. Negli corso degli anni
ho conosciuto una moltitudine di persone, testimoni di avvistamenti in cielo di
strane macchine volanti non identificate, quelle che tutti conosciamo con
l'acronimo UFO. In questo lungo periodo di tempo mi sono spostato in tutto il
territorio siciliano, intervistando testimoni, esaminando foto e filmati, arrivando
ad una conclusione: la Sicilia,è una delle regione dove questo fenomeno è
presente da tempo e continua ad esserlo, un dato attestato dai vari casi,
testimonianze e documenti che compongono l'archivio del Centro Ufologico
Siciliano. Sono tanti i casi che mi vengono sottoposti, ma a volte, dopo i vari
approfondimenti, la conclusione finale è che sono soltanto il cinque per cento
i casi degni di nota, ovvero quelli che possiedono una loro seria attendibilità.
Tale scenario, ovviamente, non deve sorprendere il lettore, esso infatti
riflette quella che è la statistica sia nazionale che mondiale, oltre che
denotare una accuratezza delle indagini svolte, tese a divulgare soltanto
quegli avvenimenti che presentano caratteristiche tali da non poter avere,
almeno al momento e alla luce delle nostre attuali conoscenze, una spiegazione
razionale, scientificamente valida. Ricordo che, nonostante l'enorme mole di
avvistamenti che transitano attraverso la rete internet, un evento
ufologicamente valido continua ancora ad essere abbastanza raro, e questo a
dispetto di tutti coloro che, spesso con troppa facilità, divulgano notizie,
foto e filmati, tesi soltanto ad alimentare il sensazionalismo e screditare
l'Ufologia stessa. Il caso del quale state per leggere fa parte proprio di quel
cinque per cento, e mi è stato sottoposto dalla mia coordinatrice del CUS
(Centro Ufologico Siciliano) per la provincia di Caltanissetta, Giusi Ferrara. Andiamo quindi per ordine nell'esporre i fatti, iniziando
a raccontare questo interessante avvistamento UFO fin dall'inizio. Il 30 Marzo
scorso, Sommatino, o Summatinu, in lingua siciliana, piccolo centro urbano della provincia di Caltanissetta noto per le sue miniere di zolfo presenti nelle immediate vicinanze, è
stato protagonista di un interessantissimo avvistamento
UFO. Un testimone, che in questo caso, per ovvi motivi di privacy, chiameremo
Paolo, scatta una foto impressionante e la inoltra nostra alla coordinatrice
Giusi Ferrara, la quale, dopo averla esaminata e dopo aver parlato brevemente
con il testimone, mi contatta con urgenza per pianificare una serie di indagini
in loco. Tali indagini, come da prassi, sono state esplicate tramite una
accurata intervista al testimone, la compilazione dei moduli usati dal CUS in
tali circostanze ed una indagine ambientale volta a recepire eventuali altre
testimonianze tra i cittadini di Sommatino, oltre ovviamente all'analisi dei
dati atmosferici in riferimento al giorno dell'avvistamento. La foto possiede
un valore eccezionale in quanto scattata con una macchina fotografica
professionale che offre alla visione dell'oggetto ritratto delle
caratteristiche eccezionali, sicuramente diverse da quelle che si ottengono
attraverso l'uso di un cellulare, sia pure di marca.
Il
testimone era intento ad osservare il figlio mentre giocava in giardino quando,
osservando il cielo, viene attratto da uno strano oggetto sospeso nell'aria che
si muove con il tipico andamento a "foglia morta"; ovvero oscillando,
acquistando quota e riprendendola rapidamente, una tipologia di volo del tutto
estranea alla tecnologia ad oggi conosciuta. Tale movimento, tra l'altro, non
certo raro nella casistica ufologica, è stato spesso riscontrato in vari casi, ed
è stato spesso descritto come il classico modus operandi di un velivolo non
identificato in prossimità di un imminente atterraggio. Paolo in
questo caso ha avuto il tempo di prendere la macchina fotografica e scattare la
foto, poiché, dopo alcuni secondi l'oggetto scompare alla sua vista, quasi si
fosse smaterializzato, anche questa una caratteristica molto comune all'interno
di questo genere di casistica. Questo è uno di quei rari casi nei quali è
possibile osservare l'intero scafo dell'Ufo che, apparentemente, si presenta di
forma metallica e con dei colori tendenti al fucsia; il testimone ricorda che
vi erano delle luci dello stesso colore dello scafo. Esaurite
le fasi investigative preliminari è stata richiesta una analisi fotografica
dell'oggetto contattando l'amico Daniele Cataldi, fondatore insieme a Gabriele
Cataldi, nel periodo nel 2007/2008/2009, dell'LTPA Observer Project, un
progetto di ricerca scientifica indipendente, finalizzato alla ricerca e allo
studio dei fenomeni luminosi transitori che si verificano nell'atmosfera
terrestre, il cui meccanismo di genesi (o origine) non è ancora stato accertato
dalla comunità scientifica. Il
dottor Cataldi, dopo aver esaminato la foto, è pervenuto alle conclusioni che
state per leggere, sulla scorta delle quali ne ha attestato l'autenticità.I dati della foto indicano che questa è stata realizzata con una focale
di 300 mm, ovvero in "tele", un rapporto di ingrandimento che
permette di avvicinare oggetti distanti anche centinaia di metri. Il problema
era capire quanto grande potesse essere l'oggetto fotografato, poteva trattarsi
di qualcosa distante alcune centinaia di metri. Da alcuni calcoli realizzati su
foto dettagliate con un formato zoom identico possiamo vedere:
La foto della Luna a
diverse lunghezze focali mostra un ingrandimento diverso, proporzionale alla
lunghezza focale utilizzata. In tale contesto quella che a noi interessa è la
300mm.
Anche nella foto
sovrastante, si comprende come un obiettivo da 300mm sia capace di ingrandire notevolmente
il campo inquadrato, mostrando dettagli importanti su soggetti altrimenti molto
distanti e poco visibili. Secondo le stime, dunque, l'oggetto potrebbe avere un
diametro di circa 2-3 metri,
infatti l'oggetto appare molto piccolo rispetto alla larghezza del campo
inquadrato, ripreso con un obiettivo con 300mm di focale. Di cosa si tratta è
difficile dirlo, potrebbe essere un aerostato? Potrebbe, ma le descrizioni del
testimone in relazione ai movimenti ed alla traiettoria dell'oggetto non collimano
con tale definizione. Il caso si regge proprio sulla testimonianza del
testimone. Seguono le elaborazioni:
L'oggetto possiede
una sua tridimensionalità, ed appare dunque un oggetto reale.
Dr. Daniele Cataldi