Più volte si è sentito parlare, negli ultimi tempi, di pianeti nei quali non sarebbe del tutto esclusa la possibilità di trovare vita extraterrestre. Tuttavia, secondo quanto sostengono gli astrobiologi, la forma di vita più vicina a noi potrebbe essere distante un miliardo di miglia di distanza. A tali distanze, con la luminosità del sole davvero debole, le temperature sarebbero davvero bassissime, circa -200 gradi Celsius.
Encelado, uno dei satelliti di Saturno , è uno di essi. Anche se si trova davvero ad un miliardo di miglia dal sole, si tratta di una luna calda, grazie alla forza gravitazionale di Saturno e degli altri satelliti. Sconosciuto o quasi fino al 1980, quando due sonde Voyager ne rivelarono alcune peculiarità, il satellite presenta del ghiaccio d'acqua sulla superficie, un diametro di soli 500 km e riflette quasi il 100% della luce solare. Le due sonde hanno inoltre svelato che alcune regioni sono piuttosto recenti, databili attorno ai 100 milioni di anni. Anche la sonda Cassini ha fornito altre informazioni riguardo ad Encelado. Nel 2005 ha infatti svelato alcuni dettagli della superficie e dell'ambiente. In particolare la sonda ha scoperto un pennacchio ricco d'acqua nella regione polare sud, soprannominato "strisce di tigre". Questa scoperta, assieme alla presenza di fuoriuscite di calore interno e di pochi crateri da impatto nel polo sud, indica che Encelado è attualmente geologicamente attivo.
Ma Encelado è utile anche per un'altra ragione, per il suo criovulcanismo, in cui alcuni materiali eruttati sono acqua e altri elementi volatili, invece del magma. Ciò potrebbe far presagire che il satellite abbia una propria atmosfera. Apparentemente adatto alla vita. Ma c'è un piccolo problema? Come raggiungerlo? Arrivare su Saturno richiederebbe tempo e denaro in quantità davvero astronomiche.
Ciò non toglie che Encelado può essere l'archetipo di molti habitat della nostra galassia per la vita microbica.