30 maggio 2013

Ex militare del ‘Project Bluebook’ vide degli extraterrestri?

Un militare statunitense in pensione ha riportato dettagliatamente un suo incontro con gli extraterrestri, il quale ebbe luogo negli anni 50 del secolo scorso, ma è rimasto segreto fino a questo momento.
Richard French, tenente colonnello dell’USAF (United States Air Force), era uno dei principali investigatori del ‘Project Bluebook‘, e aveva l’incarico di smentire false informazioni sugli UFO.
Non avrebbe mai immaginato di vedere degli extraterrestri, intenti a terminare delle riparazioni sulla loro nave.
I suoi superiori, che lo informarono di avvistamenti di due UFO nella città canadese di St. John’s di Terranova, gli ordinarono di investigare sul caso.
Quando arrivò sul posto, French vide molte persone, inclusi alcuni poliziotti locali, che guardavano con stupore in acqua.
L’acqua era molto chiara. A circa 20 metri dalla costa c’erano due navi circolari, ognuna di circa 5,5 metri di diametro e quasi un metro di spessore, fluttuanti sotto la superficie dell’acqua; Richard ricorda di aver visto anche due esseri accanto alle navi.
La prima cosa che vidi furono gli UFO, e per me era evidente che stavano facendo qualcosa con la nave“, ha riferito l’ex militare al quotidiano ‘Huffington Post’.
Gli esseri “erano di circa 2 o 3 piedi d’altezza (da 0,6 a 0,9 metri), di colore grigio chiaro, molto sottili, braccia lunghe, con due o tre dita“, indicò French.
La parte superiore della testa era molto più ampia rispetto alla linea della mandibola, gli occhi erano molto inclinati e non si potevano vedere pupille in essi“, continuò.
Dopo una delle due navi risalì sulla superficie e se ne andò. Venti minuti più tardi ritornò sul posto per poi scomparire un’altra volta, assieme all’altro UFO.
In conformità con ‘NoticiaAIDia‘, a quell’epoca l’ex militare rifiutava le storie di UFO, per questo presentò una informativa fittizia, nella quale considerava queste navi come qualcosa di sconosciuto, “una sorta di veicolo straniero o irriconoscibile“.
Oh, penso che si sia trattato di un UFO e credo che avesse extraterrestri a bordo“, confessa ora French.
Non c’è alcun dubbio nella mia mente che erano esattamente quello che erano, e il mio dovere fu quello di screditare la storia, così ho fatto del mio meglio per farlo“.

(Nota a margine di Antonio De Comite: storia affascinante, ma – come sempre accade in questi casi – senza prove tangibili. Poi mi domando, come ha fatto Richard French ha illustrare, in modo minuzioso, i dettagli sui presunti extraterrestri ad una distanza di circa 20 metri dalla sua posizione? Con un binocolo? Può darsi. Peccato che nel suo racconto non fa menzione di ciò.)
Traduzione a cura di Antonio De Comite

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