Le ha messe insieme l'Economist in un grafico: salta fuori che se ne vedono di più quando si beve.
Praticamente ogni giorno da qualche parte nel mondo c’è qualcuno che segnala di avere visto in cielo un oggetto volante non identificato (UFO). Molte di queste segnalazioni sono raccolte e catalogate da associazioni che si occupano di tenere traccia degli avvistamenti, nella speranza che prima o poi da uno di questi oggetti salti fuori un extraterrestre (anche se formalmente un UFO non è necessariamente un disco volante, ma semplicemente un fenomeno aereo sconosciuto a chi lo osserva). Il National UFO Reporting Centre degli Stati Uniti è una delle organizzazioni che tengono traccia con assiduità degli avvistamenti e in circa 40 anni di attività ne ha catalogati oltre 90 mila, la buona parte dei quali si è verificata su territorio statunitense. Utilizzando i dati raccolti tra il 2000 e il 2014 dal National UFO Reporting Centre, l’Economist ha preparato un grafico per mostrare dove si sono concentrati gli avvistamenti negli Stati Uniti, e soprattutto in quali ore del giorno sono più frequenti le segnalazioni. Ne risulta che le persone tendono a vedere gli UFO soprattutto nelle prime ore della sera, soprattutto di venerdì quando si inizia a bere e fare baldoria per l’arrivo del fine settimana. Gli avvistamenti nelle lore di luce (quando lavora la maggior parte delle persone) sono invece pochi, così come sono molto bassi i numeri delle segnalazioni nelle ore centrali della notte quando si dorme: ed era abbastanza intuibile. Negli Stati Uniti dal 2000 al 2014 il maggior numero di avvistamenti si è verificato nello stato di Washington, seguito dal Montana e dal Vermont. Negli stati dove ci sono grandi metropoli la quantità di segnalazioni è sensibilmente più bassa.
Fonte: http://www.ilpost.it