15 luglio 2015

Così la sonda New Horizons ha abbracciato Plutone



Alle 13,49 ora italiana la sonda New Horizons della Nasa ha incontrato Plutone, declassato a “pianeta nano”, dall’Unione Astronomica Internazionale nel 2006, anno di partenza della sonda. New Horizons, dopo un incontro ravvicinato con Giove, avvenuto nel 2007 e diverse ibernazioni, ha puntato i suoi strumenti sull’unico grande corpo celeste del Sistema Solare finora non visitato da nessun manufatto umano, sfiorando Plutone con un passaggio radente, ad appena 12.500 km di distanza. Il flyby, che riguarda anche Caronte (la più grande luna di Plutone), è avvenuto a circa 50.000 km orari, dopo 9 anni di un viaggio in cui la sonda ha percorso 4,9 miliardi di km. Durante il rendez-vous, la sonda (l’oggetto più veloce che abbia mai lasciato la Terra, 58.536 km/h) si è impegnato con i 7 strumenti scientifici a scattare fotografie ai due corpi celesti, mapparne la superficie e analizzarne la composizione chimica. Plutone, il cui diametro è pari a 2.368 km, presenta infatti sulla sua superficie alcune particolari strutture, che hanno destato notevole curiosità. Tra gli elementi di maggior interesse della missione il fatto che il pianeta nano si trovi in una zona di confine del Sistema Solare ritenuta di particolare interesse, la “fascia di Kuiper” e che il pianeta, unitamente a Caronte, costituisca un sistema binario in quanto i due corpi, benché posti a grande distanza (19.636 km), girano intorno ad un punto di gravità comune. Mentre New Horizons era in viaggio, venivano individuate altre 4 lune di Plutone: Stige, Idra, Cerbero e Notte. Dopo il flyby, la sonda osserverà un’eclisse solare e solo dopo inizierà a trasmettere i dati al centro di controllo. Per il contatto ci vorranno 4 ore e mezza, mentre le prime immagini saranno disponibili mercoledì.

Clyde Tombaugh

New Horizon porta con sé un contenitore con le ceneri dell’astronomo statunitense Clyde Tombaugh, lo scopritore di Plutone nel 1930, un cd con 434.000 firme raccolte durante l’iniziativa “Spedisci il tuo nome su Plutone”, la foto del team scientifico della missione e un francobollo americano del 1991 dedicato al pianeta inesplorato.

Fonte: http://www.formiche.net

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