Tra
i cardinali nominati da Papa Francesco ve n’è uno, ormai
novantottenne, che ha una storia particolare.Che in questo momento
vale la pena ricordare, vista la sua eccezionale attualità. E che fa
presagire che il simpatico neopromosso abbia da riferirci ancora qualcos'altro
Nel
1961, due anni prima di morire, Angelo Roncalli, il Papa Buono,
avrebbe incontrato un alieno. L’incontro sarebbe avvenuto nei
giardini di Castel Gandolo. Alla presenza di un testimone speciale:
Loris Francesco Capovilla. Il segretario particolare di Papa Giovanni
XXIII. La notizia apparve su un quotidiano inglese e fu poi ripresa
dal Sun nel 1985. Ma nessuno ci fece caso. Oggi quell’incontro
torna alla ribalta grazie ad un filmato apparso su YouTube. E fa il
giro del mondo. Ecco tutta la storia di un “contatto” molto
particolare.
di
SONIA T. CAROBI
Camminavano.
Il lago a pochi passi, il silenzio di uno dei borghi più belli
d’Italia. Camminavano. Come avevano fatto mille volte in quegli
splendidi pomeriggi d’estate. Uno a fianco all'altro. Come due
amici. Come persone qualsiasi. Che hanno voglia di starsene un po’ in disparte. Fuori dalla routine quotidiana.
Era
luglio. Un pomeriggio di luglio del 1961, quando accadde. “Li
avevamo sopra le nostre teste. Luci. Erano luci colorate. Azzurro.
Arancio. Ambra. Qualche minuto, e poi…”. E poi, accadde.
L’imponderabile. L’impossibile. Ciò che è difficile anche da
raccontare. E allora tutto d’un fiato. Le luci sono astronavi. Le
astronavi sono dischi nel cielo turchino d’un pomeriggio qualunque
a Castel Gandolfo. Si muovono silenziose. Stanno per qualche minuto
su quelle due figure inconfondibili che camminano fianco a fianco.
Come persone qualsiasi. Poi il contatto. Una delle astronavi si
stacca dallo stormo. Atterra. Si ferma “nel lato sud del giardino”.
Il portellone si apre e dalla carlinga viene fuori qualcosa. E’
“assolutamente umano”. Solo che. Solo che… ha una luce intorno.
Una luce che lo avvolge.
Caddero
in ginocchio. I due. Poi Lui si alzò e andò senza esitare verso
l’Uomo. Verso quell'essere “assolutamente umano” avvolto da
una luce tenue, delicata. Penetrante. Parlarono. “Per circa venti
minuti”. Ma non si potevano sentire quelle voci. “Non sentii
nulla”. Ma parlavano. Gesticolavano. Per venti minuti. 1200,
infiniti, secondi. Poi l’Uomo voltò le spalle e se ne ritornò da
dove era arrivato. Lui mi guardò. E pianse.
Sembra
l’incipit di un romanzo di fantascienza da quattro soldi. Eppure
una ventina d’anni dopo il Sun lo spara in prima pagina.
Attribuendo il racconto niente meno che a Loris Francesco Capovilla. Arcivescovo Loris Francesco Capovilla. Il segretario personale di
Angelo Giuseppe Roncalli. Papa Giovanni XXIII. Il Papa Buono. Ed
ora, l’articolo e quello strano silenzio che seguì alla
clamorosa rivelazione, sta facendo il giro del mondo. Grazie al Web.
Grazie a YouTube. Angelo Roncalli, riconosciuto formalmente “beato”
da papa Giovanni Paolo II il 3 settembre del 2000, incontrò un
alieno nella sua residenza di Castel Gandolfo. Alle porte di Roma.
Era il luglio del 1961. Testimone di quell'incredibile “contatto”
il suo segretario personale. L’uomo che da anni è considerato la
memoria vivente di uno dei pontefici più amati della storia.
Loris Francesco Capovilla. Arcivescovo di Chieti, prelato di Loreto.
Notoriamente apprezzato per la sua serietà e il suo rigore. “Per
anni Roncalli si tenne dentro il ricordo di quel pomeriggio. E anche
io ho rispettato il suo silenzio. Loro parlavano. E non mi chiesero
di avvicinarmi. Era giusto così. Ma non potrò mai dimenticare le
parole di sua santità quando l’Uomo si allontanò e scomparve con
la sua astronave: i figli di Dio sono dappertutto. Anche se a volte
abbiamo difficoltà a riconoscere i nostri stessi fratelli”. Questo
avrebbe detto papa Roncalli all'arcivescovo Capovilla. Cinquantanni dopo il racconto di quello strano pomeriggio ritorna
in tutto il suo mistero. Lasciando dubbi, perplessità, ma anche un
filo di speranza in quanti da anni sono alla caccia di un prova
definitiva. Una prova che possa dimostrare l’esistenza di razze
aliene. Noi non commentiamo. Riportiamo i fatti così come li ha
raccontati il Sun e come vengono riportati in queste ore su alcuni
filmati che girano all’impazzata su YouTube. Una sola cosa vale la
pena ricordare. Dopo la mancata conferenza di Obama su gli Ufo e
sulle presenze extraterrestri sul nostro pianeta il Vaticano fu il
primo stato ad uscire allo scoperto con una dichiarazione che fece
molto scalpore: “nonostante l’astrobiologia sia un campo nuovo e
un argomento ancora in fase di sviluppo, le domande riguardanti
l’origine della vita e la sua esistenza da qualche altra parte nell'universo sono molto interessanti e meritano seria
considerazione. Questi interrogativi hanno molte implicazioni
filosofiche e teologiche”. Firmato Josè Fùnes. 46 anni, nato a
Cordoba, in Argentina, è da qualche anno il nuovo direttore della
Specola Vaticana, l’osservatorio astronomico della Santa Sede.