15 febbraio 2014

Una anno della vita terrestre del meteorite di Chelyabinsk


In Russia oggi ricordano il meteorite di Chelyabinsk. Il 15 febbraio, nell'anniversario della sua caduta, ai campioni olimpionici a Sochi saranno consegnate le medaglie con le schegge del bolide spaziale. Un anno della vita terrestre del bolide è celebrato negli Urali. Proprio laggiù, sopra la città di Chelyabinsk, esattamente un anno fa è esploso il meteorite.

Le schegge si sono sparse a centinaia di chilometri di distanza nei dintorni. Il frammento più grande è caduto nell'acqua del lago Chebarkul. Gli abitanti di Chelyabinsk tuttora non possono dimenticare fredda e assolata mattinata del 15 febbraio del 2013. L'improvviso fragore e la luce intensa hanno letteralmente stordito e accecato allora gli abitanti della città. E il servizio della telefonia mobile interrotto ha fatto quasi pensare la gente allo scoppio di una guerra nucleare, ha confessato Liudmila, un'abitante di Chelyabinsk, in un'intervista concessa a un corrispondente della società radiofonica La Voce della Russia: Improvvisamente ho visto un bagliore. Ho pensato che fosse scoppiata la guerra. La nube si allargava sempre di più e ho avuto molta paura. Più tardi la radio ha comunicato che un aereo fosse scoppiato sopra Chelyabinsk e soltanto dopo abbiamo saputo della caduta di un meteorite. Gli esperti hanno affermato che gli abitanti di Celyabisk e delle zone periferiche allora sono stati molto fortunati. Il meteorite è entrato nell'atmosfera della Terra sotto angolo piatto. Se l'angolo della sua caduta fosse stato diverso, allora il suo corpo dal peso di oltre 11000 tonnellate alla velocità di circa 19 chilometri al secondo avrebbe potuto radere la città dalla faccia del pianeta. La potenza dell'esplosione equivaleva a 300 chilo tonnellate del tritolo. Ciò supera di circa 20 volte la potenza della bomba esplosa sopra Hiroshima. In seguito all'esplosione sono state ferite circa duemila persone, in molti edifici sono stati frantumati i vetri. Quasi subito è stato accertato che un grande frammento dell'ospite spaziale inatteso è caduto nel lago nei pressi della cittadina di Chebarkul. Qualche mese dopo l'Università statale di Chelyabinsk insieme con il Ministero per la sicurezza radioattiva ed ecologica della città hanno indetto una gara d'appalto per il recupero del corpo celeste. La gara d'appalto è stata vinta dalla società di Ekaterinburgo "Aleut - servizi di lavori speciali". Sin dall'inizio i professionisti sono stati perseguitati da una sfortuna dopo l'altra: le temperature si abbassavano repentinamente, il tempo peggiorava, sul lago imperversava la burrasca, si guastavano i macchinari. I palombari hanno ipotizzato l'intervento dell'intelligenza extraterrestre. Maxim Scipulin, direttore tecnico della società, presente sul luogo del recupero, ha raccontato al corrispondente de La Voce della Russia quanto segue:
C'è stata una serie di giornate quando noi non potevamo trovare alcunchè e non abbiamo visto il meteorite. Noi abbiamo deciso che sapropel, ossia lo spesso strato dei fanghi limacciosi, stesse nascondendo alla nostra vista il corpo celeste. Se, ad esempio, nel meteorite c'era una particella intelligente, allora si è trasferita in ciò che lo circondava da sei mesi. Ossia nel sapropel che si è caricato con questa energia intelligente e non vuole rilasciare il meteorite.
Soltanto dopo un mese di immersioni quotidiane e lavori sul fondale durate molte ore si è riusciti a portare in superficie il mostro celeste. Un pezzo dal peso di oltre 650 chili è stato trovato alla profondità di oltre 20 metri sotto uno spesso strato di limo quasi per puro caso, quando è stata già quasi persa la speranza di trovarlo. Il corpo è stato quasi subito inviato per una perizia a Chelyabinsk. E' stata confermata la sua origine extraterrestre e che è composto di consueto chondrite, ossia un meteorite di pietra. Poi il bolide è stato messo a disposizione non solo di scienziati, ma anche di un vasto pubblico - è stato esposto nel museo di Chelyabinsk. A dire il vero con tale decisione non erano d'accordo i seguaci della neocostituita Chiesa del meteorite di Chelyabinsk. Hanno chiesto agli scienziati e alle autorità cittadine di consegnare a loro questo corpo spaziale. E' un messaggio divino che non può essere ignorato, ha affermato il capo della nuova "chiesa" Andrei Breiva. Per analogia con la storia biblica noi chiamiamo questo pacchetto le "tavole delle leggi". Proprio tale pacchetto d'informazioni una volta ricevuto da Mosé. E anche lì non solo sulla pietra sono stati incisi alcuni determinati simboli, ma c'era un apposito messaggio per gli uomini, con il quale ha lavorato Mosé. Il mondo contemporaneo ha cambiato molto e richiede trasformazioni. Quelle conoscenze spirituali che c'erano finora, si sono già esaurite. Vi ci saranno sia nuove conoscenze scientifiche sia il codice di regole morali-legislative, che permetteranno alla gente di vivere meglio. La cosa principale è che d'ora in poi le conoscenze spirituali e scientifiche diventeranno l'insieme unificato. Nonostante le principali passioni riguardanti il meteorite si fossero già placate, un anno dalla sua caduta è stata celebrata sulla Terra a Chelyabinsk e a Chebarkul con una serie di mostre ed esposizioni. Non si è dimenticati del bolide celeste nemmeno gli scienziati. Studiando dettagliatamente l'alieno spaziale, hanno già decifrato alcuni misteri dell'Universo e nel futuro potranno fare pronostici al riguardo degli alieni inattesi dallo spazio, ma, probabilmente, capiranno di come evitare scontro catastrofico con essi.

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