Steven J. Dick non ha bisogno di grosse presentazioni. E’ un astronomo, uno storico della scienza, soprattutto in ambito astrobiologico. Dal 2003 al 2009 ha prestato onorevole servizio come capo storico della National Aeronautics and Space Administration (NASA) e, prima di allora, fu astronomo e storico della scienza presso lo United States Naval Observatory a Washington D.C., dal 1979 al 2003. Numerose, inoltre, le onorificenze ricevute tra le quali, l’ultima, quella del 2012 dove fu eletto socio della American Association for the Advancement of Science. In una recente intervista apparsa sulla edizione statunitense del quotidiano Huffington Post, il noto scienziato risponde ad una domanda circa la sua opinione in merito al continuo susseguirsi di avvistamenti UFO in tutto il mondo. Ecco cosa dichiara:
“Cerco di mantenere una mente aperta su questo tema. Circa il novanta per cento di questi avvistamenti può essere spiegato con fenomeni naturali, eccetera. Ma la domanda è: cosa fare con l’altro 3 o 4 percento?“, afferma Dick.
“La mia opinione è che dovrebbero essere studiati ulteriormente. Per definizione, sono un qualcosa che noi non sappiamo cosa siano. Potrebbero essere un qualcosa di fisico, psicologico oppure un fenomeno sociale che noi non conosciamo, ma penso che sia da scartare la conclusione che siano extraterrestri. Non vedo le prove“. Anche se Dick da scienziato, come ovvio che sia, scarti al momento l’ipotesi extraterrestre per mancanza di prove, nella parte conclusiva dell’intervista afferma – comunque – sulla questione delle cose molto interessanti, condita da una critica verso il potere politico statunitense. Di seguito le sue parole: “Non ho guardato le prove abbastanza da vicino per affermare che ci sia una intelligenza dietro a questo fenomeno. Ma ho visto abbastanza per sapere che ci sono cose inspiegabili che dovremmo osservare maggiormente, e il Governo degli Stati Uniti d’America non lo fa“.