I risultati di uno studio, datato 3 settembre 2015, e pubblicato sul sito ArXiv– che pubblica numerosi studi scritti da ricercatori accademici e scienziati –conferma le inquietanti correlazioni tra UFO e nucleare. Lo studio, intitolato Spatial Point Pattern Analysis of the Unidentified Aerial Phenomena in France, è stato scritto da tre universitari francesi, tra i quali troviamo un membro del GEIPAN (Groupe d’Études et d’Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), ente in seno all’agenzia governativa transalpina CNES (Centre national d’études spatiales), l’equivalente francese della NASA (National Aeronautics and Space Administration) statunitense. Questo rapporto estremamente preciso, sembrante essere una iniziativa privata ma supportata dall’Agenzia Nazionale delle Ricerchedi Francia, utilizza gli strumenti e i metodi della precisa statistica spaziale e si concentra sui cosiddetti PAN di categoria D (PAN acronimo francese che sta indicare i cosiddetti Phénomènes Aérospatial Non identifié, fenomeni aerospaziali non identificati, mentre la categoria “D” è ascrivibile a quei fenomeni che, al termine dell’indagine, sono assolutamente “non spiegabili”, e in Francia rappresentano il 22 percento circa). Nelle conclusioni di questo documento, che appaiono a pagina 18, gli autori Thibault Laurent (ingegnere statistico), Christine Thomas-Agnan (professore di matematica all’Università di Tolosa 1) e Michael Vaillant (informatico e esperto del GEIPAN) scrivono che «(…) il legame tra le attività nucleari e i PAN di tipologia D, a lungo sospettata, è ora per la prima volta misurata. Questo collegamento è sorprendentemente alto. Abbiamo anche scoperto una forte correlazione tra PAN di tipo D e siti contaminati (…). ». Questo documento “certificherebbe” quindi indirettamente – anche se non citato espressamente nello studio – tutte quelle testimonianze “extra-francesi” che nel passato hanno parlato di avvistamenti UFO sopra le centrali nucleari, ma anche sopra i siti di stoccaggio e lancio di missili ad ogiva nucleare, basti pensare – ad esempio – alle rivelazioni dell’ex militare Robert Salas. Il documento, oltre a provare la connessione UFO, PAN e nucleare, non illustra però le conseguenze future – a breve, medio o lungo termine che sia – di queste presenze anomale sopra i siti. Trattandosi di siti nucleari, può bastare davvero poco per compromettere la sicurezza e aumentare i rischi di una probabile contaminazione da agenti radioattivi. Con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. Serve quindi una sorveglianza perenne, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, perché una catastrofe accidentale o diretta può avvenire in qualsiasi momento. Le minacce all’ecosistema sono anche queste, nonostante qualcuno si ostini ancora a sostenere che gli UFO sono l’equivalente dei miti, o sono tutti esperimenti militari.
Che qualcuno cominci per davvero ad “uscire la testa dalla sabbia”, prima che sia troppo tardi.