9 giugno 2016

Muhammad Ali e gli UFO

Ci ha lasciati il giorno 3 giugno 2016, a Scottsdale, il più grande pugile di tutti i tempi. Parliamo di Cassius Marcellus Clay Jr, in arte Muhammad Ali, consumato negli anni da quel mordo di Parkinson che non gli ha lasciato tregua, sin dal 1984 quando gli fu diagnosticato per la prima volta. In questa sede vorremmo ricordarlo anche come proficuo testimone di avvistamenti di presunti UFO (Unidentified Flying Objects). Secondo quanto riportato dal sito del ‘NOUFORS (Northern Ontario UFO Research and Study)‘, il fu campione di pesi massimisostenne di essere stato testimone dell’avvistamento di UFO in almeno sette occasioni. Tra gli avvistamenti più significativi, il NOUFORS ricorda quello di un UFO dalla forma di sigaro, che gli passò davanti alla sua automobile mentre si trovava nei pressi di un casello autostradale del New Jersey. L’oggetto volante era circondato da una serie di luci colorate. L’incontro comunque più pubblicizzato dalla stampa si verificò mentre faceva jogging a Central Park, Manhattan, durante le prime ore del mattino. In quell’occasione Ali era accompagnato da molti testimoni, tra cui giornalisti e il suo manager, Angelo Dundee. Videro dapprima un oggetto che viaggiava a velocità non sostenuta e in silenzio su alcuni edifici vicini, per poi apparentemente discendere a poche migliaia di piedi dal suolo. Poi, dalla parte opposta, improvvisamente apparve un secondo oggetto, che si avvicinò al primo UFO. Dopo un po’ di tempo, gli UFO scomparvero. Muhammad Ali ha sempre sostenuto che gli UFO fossero di origine extraterrestre, pilotati da essere amichevoli, sostenendo anche che “se si guarda verso il cielo la mattina presto, li vedi puntualmente giocare tra le stelle“. Ora Ali, con la sua dipartita, scoprirà la verità dal punto più alto dell’universo, un universo che lo ha accolto a braccia aperte e dove avrà l’occasione di vivere immortale.


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