24 dicembre 2010

Il caso di Thomas Mantell

Di Salvatore Giusa

Questo fu uno dei casi più clamorosi e importanti dell’ intera ufologia mondiale. A quell’epoca la stampa per diversi mesi parlo attivamente del primo incidente aereo con a bordo il capitano Thomas Mantell,mentre inseguiva un UFO. Passando alla storia come il “caso Mantell”. E stato un caso interresante per la durata della vicenda e per il numero elevato di testimoni. Si conta di migliaia di cittadini,più il personale militare della base di Godman,USA. Ecco cosa accadde:il 7 Gennaio 1948,un UFO- oggetto volante non identificato,fu avvistato nel cielo della città di Madisonville,nel Kentucky,da centinaia di cittadini. Alle 13.30,alla polizia di stato arrivarono decine di telefonate mettendo in allarme anche gli sceriffi locali. La stima che diete la polizia dell’oggetto volante non identificato fu del diametro di 70 metri!Mezzora più tardi l’UFO fece la sua comparsa proprio sopra la base aerea di Godman, poco lontano da Fort Knox; mentre il Disco , ora immobile, si dondolava leggermente, cambiando alternativamente colore, passando dal bianco al rosso e viceversa
In quel momento il Col. Hics, Comandante della Base, ordinò attraverso la radio della "torre" di controllo l'immediata intercettazione dell'"Intruso" a tre piloti da caccia che in quel momento erano in volo con i loro aerei, tre P-51 "Mustang". non lontano dall'Aeroporto, in normale volo di addestramento.

La pattuglia era comandata dal Cap. pilota Thomas Mantell, asso dell'aviazione americana, con più di 5000 ore di volo all'attivo. Dopo pochi minuti, la formazione dei caccia entrò in "contatto" con l'Oggetto ed iniziò l'inseguimento...In quel preciso istante l’ufo iniziò a salire. Mantell via radio comunicò alla "torre", che avrebbe tentato da solo l'inseguimento, poiché egli era provvisto di maschera d'ossigeno, contrariamente agli altri due. Sarebbe salito fino a 20.000 piedi, poi avrebbe rinunciato. Intanto cominciava ad annuvolarsi, così gli altri due piloti osservavano la salita del loro capo pattuglia tra uno squarcio di nubi e l'altro.
Sembrava che Mantell ce l'avesse quasi fatta a raggiungere quell'UFO, infatti comunicò, molto agitato alla "torre": "sono entrato in contatto con l'Oggetto...! E' proprio sopra di me... Cercherò di avvicinarmi ancora un po’ per vedere meglio di cosa si tratta... Ecco, ce l'ho di fronte...! Sembra...metallico...ma...è gigantesco! ...Aspettate.. mi sembra di vedere degli oblò... sì! Mio Dio... Vedo muoversi qualcuno là dentro....!"Furono le sue ultime parole...I due piloti che volavano più in basso tra le nuvole, mentre chiamavano concitatamente il Capitano Mantell ,insieme al personale della "torre" di controllo, 
videro sbucare tra le nubi l’UFO che prese a salire vertiginosamente verso l'alto...


Le nubi impedirono di vedere cosa fosse successo all'aereo di Mantell.
Frattanto, il Col. Hics, in compagnia del Ten.Col. Wood Garrison ed altri ufficiali, fecero appena in tempo ad osservare con i binocoli in loro dotazione, il Disco sparire nel cielo...Invano l'addetto alla "torre" cercava di ristabilire un qualsiasi contatto radio con Mantell. Così, dopo alcuni tentativi, fu allertata la squadra d'emergenza di soccorso. Più tardi, si dice, fu ritrovato il corpo del pilota poco lontano dai resti dell'aereo, a circa 145 Km di distanza dalla base. Nessuno vide il corpo del pilota, ne i resti dell'aereo; un cordone di agenti del campo militare circondò il luogo del disastro, senza permettere ad alcuno di avvicinarsi, compresi i molti giornalisti accorsi sul luogo. La salma del pilota non fu mai restituita ai familiari, che in seguito denunciarono l'Aeronautica Militare, ma senza risultato...
( Circolarono ,parecchi anni dopo alcune foto dell'aereo che mostrava, di quel che rimase, strani puntini equidistanti, a centinaia, ed altrettanti, sembra, sul corpo del pilota )Per cercare di ridimensionare l'accaduto, poiché il pubblico ne rimase sconvolto, e per lo strano comportamento assunto dall'Aviazione Americana, in quel caso, le Forze Aeree, tramite un '"obbligata" conferenza stampa, dissero che: "il Cap. Thomas Mantell era perito in servizio a causa di un incidente aereo dovuto all'errata interpretazione del Pianeta Venere,”ASSURDO” scambiato per un "Oggetto Misterioso"...


In quel periodo dell'anno Venere non era nemmeno visibile!Un pilota esperto che insegue un pianeta, in pieno giorno!Anzi, ordinato da terra ad inseguire Venere!
Ma c'è una cosa che diede fastidio ai Servizi Segreti : subito dopo l'incidente, nello stupore dell'accaduto, l’ufficiale più alto di grado della Base descrisse ai giornalisti la verità di ciò che dalla "torre" aveva visto e disse che"...l'Oggetto aveva la forma di un "ombrello" dalle dimensioni apparenti , visto da terra, di circa metà del disco lunare.
Il suo colore era di un bianco metallico con una specie di striscia rossa che sembrava roteare..."Sicuramente fu l'unica dichiarazione in pubblico del Col. Hichs...
Così, iniziò da quel momento la "stagione delle spiegazioni-copertura" !
L'Aeronautica si sentiva in forte imbarazzo per il fatto che Macchine Volanti Sconosciute sorvolassero il territorio nazionale! Mentre gli scienziati sostenevano che non era loro compito indagare se aerei sconosciuti penetravano lo spazio aereo, ed i militari non erano in grado d'intercettarli!L'ipotesi comunemente accettata ( o quasi ) è che probabilmente, Mantell, essendosi avvicinato troppo al Disco, sia andato ad interferire con l'elevatissimo campo elettromagnetico di cui sembra siano avvolte simili Astronavi; detto campo magnetico, oltre che proteggerli, è quello che permette all'astronave di muoversi nello Spazio, evitando lo "scontro", nei cieli dei Pianeti, con le varie molecole dell'atmosfera; da lì, la mancanza del "bang" supersonico dovuto ai nostri mezzi aerei che, contrariamente, devono infrangere dette molecole; quindi, similmente al fulmine, producono il caratteristico boato di deflagrazione. Comunque,il caso di Thomas Mantell,rimane ancora oggi un mistero ,e indiscutibile pensare che il capitano seguisse il pianeta Venere,si tratto assolutamente di un vero “DISCO”,confermato da centinaia di cittadini,che sicuramente non sono passati in silenzio.



Archivio