La notizia è stata diffusa in questi giorni ma l’evento risale al 14 maggio scorso.
Un team di astronomi del Parkes Radio Telescope (Nuovo Galles, Australia del sud) avrebbe captato in diretta un misterioso segnale radio di breve durata ma assolutamente reale. Questo tipo di segnali, non nuovi per la verità (il più famoso, lo ricordiamo, fu il segnale WoW! captato nel 1977 dal radio telescopio di Big Ear, nell’Ohio, ma anche più recentemente nel 2007 dal telescopio di Arecibo, Porto Rico), vengono spesso identificati con il nome di Fast Radio Bursts (letteralmente, ”raffica radio veloce”). Essi sono in pratica segnali radio molto rapidi e difficilmente rilevabili in tempo reale. Questa volta, invece, grazie ad una nuova tecnica messa a punto dal team australiano, il segnale è stato captato proprio nel momento in cui è arrivato sino a noi e ciò ha permesso al team di avvertire in tempo tutti i telescopi del mondo che, all’unisono, sono quindi riusciti ad effettuare una scansione, rilevando la lunghezza d’onda del segnale.
Gli sforzi, effettuati da ben 12 telescopi ubicati in diverse località del globo, hanno quindi permesso (per la prima volta) di escludere fonti di emissione astronomica come i raggi gamma provenienti dall’esplosione di stelle e supernove ed hanno dato la possibilità, agli scienziati, di individuare approssimativamente la distanza della fonte di emissione, situata a circa 5,5 miliardi di anni luce di distanza dal nostro pianeta. Un risultato incredibilmente importante che ha permesso alla scienza di fare passi avanti nello studio di questo tipo di segnali. Resta ora da capire, come fare ad individuare la reale causa di queste emissioni che potrebbero essere non solo di origine astronomico ma anche frutto di un tentativo concreto di comunicazione aliena.