Molti affermano che il problema UFO sia da ricondurre solo ad una questione psicologica di testimoni affetti da turbe mentali di vario tipo. Questo può essere vero per una manciata infinitesimale di casi, ma molti avvenimenti hanno coinvolto testimoni in buona fede, i quali hanno vissuto una esperienza che ha per sempre cambiato la loro vita, molto spesso in peggio visto che molti IR (Incontri Ravvicinati) hanno prodotto danni fisici e/o psichici rilevanti basti pensare, tanto per citarne qualcuno, al caso “Michalak” del 1967. E siccome il “vero” problema UFO è anche il fattore interazione con gli esseri viventi e l’ecosistema circostante e gli effetti ad essi collegati, non sembra tanto astrusa l’ipotesi fatta da due esperti militari russi, il professore Yuri Podgornych (membro dell’Accademia di Scienze Militari) e il professore Vasily Dolgov, i quali hanno inserito gli UFO come possibile minaccia alla sicurezza della Russia.
In un loro studio geopolitico apparso sul settimanale russo “VPH” (“Voyenno-promyshlennyy kur’yer” – Corriere Industriale Militare, edizione numero 28 (546) del 6 agosto 2014), i due studiosi hanno elencato 18 possibili minacce per lo scacchiere geopolitico e che vengono di seguito elencate:
Minaccia n°1 militare, minaccia n°2 economica, minaccia n°3 politica, minaccia n°4 informativa, minaccia n°5 cibernetica, minaccia n°6 tecnologica, minaccia n°7 ideologica, minaccia n°8 territoriale, minaccia n°9 demografica, minaccia n°10 fanatismi religiosi, minaccia n°11 terrorismo, minaccia n°12 ambientale, minaccia n°13 disastri tecnologici, minaccia n°14 biosfera (intesa come minaccia derivata da attività umane che hanno un impatto globale sul clima, sull’idrosfera e la parte superiore della litosfera), minaccia n°15 esogena (tifoni, uragani, trombe d’aria, tempeste di neve, siccità, tempeste di polvere, forti piogge, grandine, precoci o tardive gelate, incendi e fenomeni criogenici), minaccia n°16 endogena (terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami), minaccia n°17 idro-geomorfologica (valanghe, smottamenti, erosione di burroni, spostamenti di terreno) e, a sorpresa (ma forse non troppo), alla minaccia n°18 troviamo i fenomeni ufologici.
Prima di addentrarci nel cuore dell’argomento, l’articolo dei due esperti militari russi parte concentrandosi sull’espansione verso est della NATO, l’emergere di nuove potenze nucleari, militarizzazione dello spazio vicino alla Terra, atti di terrorismo internazionale in parti della Federazione Russa da parte di gruppi armati illegali, inasprimento dei conflitti territoriali tra le parti e l’assenza di garanzie che essi non diventino più acuti, riduzione del ruolo e dell’importanza delle Nazioni Unite nella risoluzione dei conflitti internazionali.
Queste, ed altre minacce precedentemente elencate, hanno portato ad un degrado e a una depravazione tale che, sotto l’influenza – affermano Podgornych e Dolgov – di un qualcosa di alieno, può diventare una minaccia ancora più reale alla sicurezza.
Ma cosa hanno scritto Podgornych e Dolgov in merito alla minaccia n°18, quella degli UFO?
“La minaccia n°18″, affermano, “può sembrare strana. Tuttavia, sono stati accumulati molti (centinaia o migliaia) rapporti di oggetti volanti sconosciuti in diverse parti del globo. Questi ‘nuovi arrivati’ avrebbero trasformato l’umanità in una sorta di riserva. Gli UFO sono stati segnalati non solo nell’aria, ma anche in mare, sottoterra o a livello di ipermedialità (cioè quelli che si muovono in diverse aree e hanno proprietà di polimorfismo)“.
“Molti ricercatori di ogni parte del mondo hanno indicato che l’origine di questi oggetti è ancora sconosciuta, ma sono ignoti anche i loro scopi e se essi siano nemici o meno. Resta comunque un fatto, l’esperienza con oggetti volanti non identificati, e anche membri del loro equipaggio, mostra che le conseguenze possono essere disastrose per gli esseri umani (cecità, ustioni, paralisi, perdita di coscienza, amnesia, lesioni da radiazioni, disturbi fisiologici, rapimenti e successive sperimentazioni di vario genere) e per le cose (guasti o distruzioni di oggetti o veicoli spaziali, aerei, terrestri, acquatici o subacquei, i loro meccanismi e sistemi, disturbi alle bussole, agli orologi elettrici e meccanici, ai motori a combustione interna, alle apparecchiature elettroniche, tra cui il controllo degli armamenti e delle attrezzature militari, così come i sistemi di comunicazione, radio, telefono e televisori elettrici)“.
Concludendo Podgornych e Dolgov sottolineano che “il mondo è arrivato ad un punto in cui la sicurezza UFO debba diventare cruciale, sia a livello russo che sulla scena internazionale. In caso contrario, sarebbe inutile lottare contro il terrorismo, contro la criminalità, per la risoluzione di problemi demografici (e di altri), il difendere e il promuovere i valori spirituali, ideologici e sociali in un determinato paese se la popolazione mondiale è condannata da una esposizione aliena dedita alla depravazione“.
Il settimanale russo “VPH” non è un tabloid, ma appartiene a quei giornali che si occupano di problemi riguardanti l’Esercito, l’industria della Difesa e mirate questioni geopolitiche.
La tesi dei due esperti militari russi, come ovvio che sia in questi casi, ha creato grosse polemiche tra gli esperti di questioni geopolitiche. Vedremo se ci saranno sviluppi ulteriori.
Ma cosa hanno scritto Podgornych e Dolgov in merito alla minaccia n°18, quella degli UFO?
“La minaccia n°18″, affermano, “può sembrare strana. Tuttavia, sono stati accumulati molti (centinaia o migliaia) rapporti di oggetti volanti sconosciuti in diverse parti del globo. Questi ‘nuovi arrivati’ avrebbero trasformato l’umanità in una sorta di riserva. Gli UFO sono stati segnalati non solo nell’aria, ma anche in mare, sottoterra o a livello di ipermedialità (cioè quelli che si muovono in diverse aree e hanno proprietà di polimorfismo)“.
“Molti ricercatori di ogni parte del mondo hanno indicato che l’origine di questi oggetti è ancora sconosciuta, ma sono ignoti anche i loro scopi e se essi siano nemici o meno. Resta comunque un fatto, l’esperienza con oggetti volanti non identificati, e anche membri del loro equipaggio, mostra che le conseguenze possono essere disastrose per gli esseri umani (cecità, ustioni, paralisi, perdita di coscienza, amnesia, lesioni da radiazioni, disturbi fisiologici, rapimenti e successive sperimentazioni di vario genere) e per le cose (guasti o distruzioni di oggetti o veicoli spaziali, aerei, terrestri, acquatici o subacquei, i loro meccanismi e sistemi, disturbi alle bussole, agli orologi elettrici e meccanici, ai motori a combustione interna, alle apparecchiature elettroniche, tra cui il controllo degli armamenti e delle attrezzature militari, così come i sistemi di comunicazione, radio, telefono e televisori elettrici)“.
Concludendo Podgornych e Dolgov sottolineano che “il mondo è arrivato ad un punto in cui la sicurezza UFO debba diventare cruciale, sia a livello russo che sulla scena internazionale. In caso contrario, sarebbe inutile lottare contro il terrorismo, contro la criminalità, per la risoluzione di problemi demografici (e di altri), il difendere e il promuovere i valori spirituali, ideologici e sociali in un determinato paese se la popolazione mondiale è condannata da una esposizione aliena dedita alla depravazione“.
Il settimanale russo “VPH” non è un tabloid, ma appartiene a quei giornali che si occupano di problemi riguardanti l’Esercito, l’industria della Difesa e mirate questioni geopolitiche.
La tesi dei due esperti militari russi, come ovvio che sia in questi casi, ha creato grosse polemiche tra gli esperti di questioni geopolitiche. Vedremo se ci saranno sviluppi ulteriori.