La presente segnalazione mi è stata recapita alcuni giorni fa, dal diretto testimone, il Sig. Pietro Tucci, residente a Scanzano Ionico, una cittadina di poco più di 7000 abitanti situata nella provincia di Matera. Il testimone, che si è messo in contatto con il sottoscritto tramite un’amicizia comune, ha fin da subito espresso il desiderio di condividere la sua personale esperienza (che non sarebbe l’unica, a suo dire) rendendola pubblica attraverso un report ed alcune fotografie da lui stesso inviate. Ma andiamo con ordine, raccontando i fatti così come sono stati vissuti. Sono all'incirca le 3:50 antimeridiane del 15 marzo 2015 quando Pietro, insonne per il caldo di quella notte, si alza e dalla finestra della sua camera osserva nel cielo, sopra il palazzo situato di fronte alla sua abitazione, una luce anomala. Essa si muove in modo disordinato, veloce, quasi a zig zag, lasciando dietro di sé una scia luminosa che va, via via, sempre più restringendosi fino a formare, ad un certo punto, una sfera di forma ovale che in alcuni frangenti sembra addirittura assomigliare ad un disco. Le condizioni atmosferiche del momento sono buone e quindi la visuale di prospettiva è pressoché ottima: l’oggetto è nitidamente visibile nel cielo ed è dotato di forte luminosità anche se il suo movimento a scatti e la velocità con la quale si muove ne deformano sovente i contorni. Il testimone, tra lo stupore e l’eccitazione del momento, riesce comunque a scattare alcune foto dell’oggetto, sia in movimento che in posizione statica. L’evento durerà all'incirca un’ora (4:50) fino a quando la luce, improvvisamente, scomparirà dalla visuale. Le foto prodotte dal testimone sono state successivamente analizzate con l’ausilio di alcuni filtri speciali, da parte del Gruppo Skywatcher Romano (nella fattispecie, l’amico Giancarlo Musciacchio): lo comparazione delle immagini ha evidenziato, in effetti, la reale presenza nel cielo di un oggetto sferico luminoso costituito da un nucleo centrale solido o comunque di densità maggiore rispetto all'involucro esterno. E’ stata quindi accantonata l’ipotesi del velivolo convenzionale (assenza totale di luci anti collisione) del passaggio satellitare o della stazione spaziale orbitante (movimento atipico dell’oggetto osservato come descritto dal testimone), un possibile effetto flare o il sorvolo di un piccolo drone telecomandato (scarsa autonomia di volo nei modelli comunemente reperibili in commercio rispetto alla durata del fenomeno). Di conseguenza, l’unica pista attualmente percorribile o, se vogliamo, più verosimile rimane quella dell’osservazione di un oggetto di origini non identificate. Qui sotto il filmato con le foto originali, seguite dalla relativa analisi.
Fonte: http://danilo1966.iobloggo.com