E’ allarme in tutta Italia, e migliaia sono le segnalazioni fatte alle forze dell’ordine inerenti a spessi fasci di filamenti misteriosi piombati inspiegabilmente dal cielo.
Ci si rende conto della gravità della situazione solo quando interi paesini vengono letteralmente ricoperti, eppure nessuno muove un dito e in un caldo novembre con massime da record qualche disinformatore, pseudoscienziato e prezzolato ricicla la solita puerile scusa dei ragni volanti (perché non Babbo Natale?) per accontentare una massa di pecore ipnotizzate dalle onde scalari.
Castelfidardo (Ancona) |
Neviano (Lecce) |
E’ proprio nel caldo torrido di questi giorni che troviamo la spiegazione razionale ai filamenti di ricaduta, o più esattamente nella geoingegneria clandestina perpetrata tramite scie chimiche allo scopo di innalzare la temperatura stagionale. I filamenti di nanopolimeri rappresentano lo scarto delle scie chimiche che ogni giorno trasformano il nostro amato cielo in una scacchiera infernale. Il perché è molto semplice: un improvviso innalzamento delle temperature susseguito poi da un abbassamento repentino, misto a nano-virus e viron spruzzati in atmosfera (sempre mediante scie chimiche) fa la fortuna di BigPharma, oltre ovviamente a tenere la popolazione sottomessa e inerme.
Come sempre le nostre accuse si basano sui fatti, contrariamente a quanto vogliano far credere i vari detrattori, e per l’occasione abbiamo portato vari campioni di filamenti (come hanno fatto anche altri noti scienziati), raccolti in varie aree del nostro paese, in un laboratorio di analisi di fiducia. I risultati ci hanno fatto accapponare la pelle.
Alanina, glicina e ancora glutamina e prolina sono gli elementi di spicco rilevati, oltre ad anomale proteine, tutti elementi ampiamente presenti nei vari campioni raccolti ad alta quota di scie chimiche. Le prove ovviamente inequivocabili portano verso un’unica direzione, no, non è quella dei ragnetti volanti ma a voi trarre le vostre conclusioni.
Fonte: http://chiaveorgonica.altervista.org