Un team di ricercatori americani vuole lanciare un satellite nello spazio per "spiare" gli ufo attraverso lo studio degli oggetti anomali.
La questione dell'esistenza di vita extraterrestre nell'universo appassiona sempre più persone nel nostro pianeta anche grazie alle numerose testimonianze relative ad avvistamenti di Ufo nei cieli di mezzo mondo. Un team di ricercatori americani sta chiedendo fondi sul web allo scopo di lanciare un piccolo satellite nello spazio che avverrebbe al fine di studiare tutti quegli oggetti misteriosi che a volte sono presenti nella nostra atmosfera. Di questa equipe fa parte anche l'Ingegnere informatico Dave Cote, il quale afferma che nel corso degli anni numerose personalità tra cui astronauti, piloti di aerei, un ministro canadese e personale militare hanno detto che il fenomeno Ufo è reale, dunque occorre studiare a fondo questo fenomeno.
Un mini-satellite per dare conferma ai racconti dei testimoni eccellenti
Numerosi testimoni eccellenti nel corso degli ultimi decenni, nonostante le loro competenze o il ruolo ricoperto, si sono spinti a dare conferma dell'esistenza degli Ufo. Anche molti astronauti, tra cui lo scomparso Edgar Mitchell, hanno raccontato di strani episodi accaduti durante la loro presenza nello spazio. Per Dave Cote dunque occorre verificare se quanto raccontato da questi personaggi presenti un fondo di verità: mandando un mini satellite nella parte più bassa dell'atmosfera, molti di questi misteri potrebbero essere risolti. Questo satellite in miniatura, grande quanto una scatola si scarpe, costerà circa 18 mila euro e durerà tre mesi. La raccolta di fondi per il lancio del mini-satellite si concluderà il prossimo 12 marzo 2016 ma ancora non si sa quando questo verrà lanciato nell'atmosfera. Già sono stati raccolti 3mila dollari, in totale ne servono 27mila. L'obiettivo del team è arrivare a 50mila dollari per poter cosi dotare questo apparecchio anche di un costoso mini radar. La raccolta dei fondi avviene sul sito 'Kickstarter.com'. L'obiettivo del team è quello di studiare con criteri scientifici un fenomeno che fino a questo momento è stato sottovalutato da governi, media e opinione pubblica.
Fonte: http://it.blastingnews.com