11 luglio 2016

La vergine Maria era la moglie del re Erode...

Di Salvatore Giusa

Da oltre un anno circolano su internet delle scoperte sulla figura storica di Gesù che stanno destando curiosità e scalpore. Ho deciso di intervistare l'autore di queste scoperte, Alessandro De Angelis, per verificare la correttezza delle sue scoperte. Alessandro, raccontami un po' di te.

A.D.A. La mia esistenza è stata segnata da un'esperienza premorte all'età di 17 anni. In seguito a questo episodio decisi di iscrivermi alla facoltà di Lettere e Filosofia, abbracciando il campo demo-etno-antropologico e di storia delle religioni, per cercare di comprendere il motivo per cui l'uomo è da sempre alla ricerca di un Dio-creatore, quando avevo personalmente constatato che noi siamo uno e tutt'uno con l'energia di luce e vibrazione che chiamiamo dio; questo mi portò ad abbracciare anche gli studi di fisica dei quanti, e su questo campo abbiamo scritto libri ed articoli.


S.G. Arrivando a quali conclusioni? 

Abbiamo incrociato gli studi di neurofisiologi con gli esperimenti di fisici, come l'esperimento delle due fessure ad azione ritardata, che ci hanno portato a concludere che viviamo immersi in una sorta di Matrix, o per meglio dire un universo olografico digitale, dove decriptiamo i bit d'informazione tramite i nostri sensi, creandoci l'illusione di una realtà che diamo per scontato essere concreta e tangibile, mentre è solo effimera illusione. Questi esperimenti ci hanno dimostrato che le particelle subatomiche, di cui siamo composti, si trovano contemporaneamente nel passato, presente e futuro, inoltre la nostra corteccia cerebrale si attiva qualche secondo prima di diventare coscienti delle azioni che compiamo. Quindi il libero arbitrio è mera illusione e cadrebbe immediatamente il dio creatore che ci lascia facoltà decisionali per poi giudicarci. Su questo tema molto complesso faremo magari articoli con voi, dopo aver dimostrato la validità delle nostre scoperte sul mito ed icona più grande che questo pianeta abbia mai creato e conosciuto: Gesù.


S.G Come sei arrivato alla scoperta che Maria Vergine, madre di Gesù, era la moglie del re erode il Grande? 


La scoperta è avvenuta dal testo Guerra Giudaica, dello storiografo Giuseppe Flavio coevo di Gesù, dove narrava la storia della terza moglie del re Erode che fece venire un veleno dall'Egitto per uccidere il marito. Questa vicenda è avvenuta in perfetta sovrapposizione temporale con la fuga in Egitto di Maria, Giuseppe e Gesù, ovvero nel 5 a.C. A questo punto indagando su Maria Boeto, moglie del re, ho trovato tutti i personaggi dei vangeli, Anna che si prese cura di Maria, Elisabetta madre di Giovanni Battista, Marta e Lazzaro fratelli di Maria, Simone Boeto padre di Maria e Gesù. Tutti questi personaggi hanno le stesse relazioni di parentela sia nei vangeli che nella famiglia dei Boeto. A questo punto tutti i tasselli del mosaico si ricomponevano magicamente, dando risposta al vero motivo per cui Erode cercava la sacra famiglia per ucciderli; difatti era storicamente improponibile che il re Erode potesse aver paura di un neonato che potesse detronizzarlo, oltretutto senza un esercito, mentre Erode aveva un esercito regio con cui aveva sconfitto militarmente tutti i suoi avversari e dalla sua anche l'appoggio delle legioni romane. Oltretutto il re era gravemente malato ed in fin di vita. Faccio inoltre presente che prima di scoprire la congiura di Maria Vergine contro di lui, Erode aveva nominato suo figlio Gesù suo successore al trono d'Israele.



S.G.Parliamo di queste parentele che dimostrano che Maria dei vangeli era la moglie di Erode. Hai detto che la scoperta è stata fatta dal libro Guerra Giudaica di G. Flavio, vediamo cosa dice lo scrittore? 


Certo, queste frasi sono estrapolate proprio da questo libro: “Viveva a Gerusalemme un sacerdote molto noto di nome Simone, figlio di Boeto, un Alessandrino, che aveva una figlia considerata la più bella del tempo. Siccome di lei si parlava molto dai cittadini di Gerusalemme, e come capita, sulle prime Erode fu eccitato da quanto udiva, poi, dopo averla vista, fu colpito dall’avvenenza della ragazza”  Erode per sposare Maria, figlia di Simone Boeto, sacerdote ad Alessandria sotto Cleopatra, adoratrice del culto di Iside, nomino Simone sacerdote del tempio di Gerusalemme. Poi lo scrittore continua il racconto facendoci sapere che: 

“Inoltre, il padre lo aveva anche privato della speranza nei figli; infatti non uno dei suoi figli Erode aveva nominato come prossimo successore dopo la sua morte, bensì Erode figlio di Mariamme”. 

Erode aveva nominato suo figlio Antipatro che aveva 50 anni suo successore e dopo la morte di Antipatro il figlio di Maria di due anni. Il nome Mariamme in ebraico è reso come מִרְיָם, (Miriam), nome di tradizione biblica Maria in Italiano. Poiché nella società giudea di epoca tardo-asmonea le due lingue più diffuse erano l’aramaico e il greco della koine, presso la corte era diffusa la versione greca di questo nome. Giuseppe Flavio lo scrive «Μαριάμη» («Mariame»), ma in alcune edizioni la “m” viene raddoppiata, diventando così Mariamme. Successivamente la seconda “m” divenne “n” per dissimilazione, mutandosi così in “Mariamne”. Ancora da Guerra Giudaica: 

“Si trovò che anche Mariamme (Maria), la figlia del sommo sacerdote, era partecipe della congiura; lo svelarono, infatti, i suoi fratelli sottoposti alla tortura. Della colpa materna il re punì anche il figlio, cancellando dal testamento Erode (Gesù), suo figlio, che vi era nominato come successore di Antipatro. […] Il veleno fu portato dall’Egitto da Antifilo, al quale era stato dato da suo fratello, che è un medico, e Teudione lo portò da noi. Dopo fu preparato da Antipatro per usarlo contro di te; io lo ricevetti da Ferora, e io stesso l’ho custodito”. 

Abbiamo trovato una Maria che nel 5 a.C., cospirò per uccidere il re Erode, suo marito con un veleno venuto dall’Egitto, stesso luogo dove fuggirà la maria dei vangeli. Inoltre coincidono sia la data della fuga di Maria dei Vangeli con la cospirazione della moglie del re, sia il fatto che Erode cercava entrambe. Pura coincidenza? Vediamo chi era Maria Boeto, nella sua famiglia troviamo: Simone, figlio di Boeto, padre di Maria terza moglie del re Erode il Grande; Eleazar o Lazzaro, figlio di Boeto, attestato in Giuseppe Flavio e nel testo Mandaean Sidra d-Yahia; Gesù Boeto; sommo sacerdote nel 63-65 d.C.; Marta Boeto, sorella di Maria, che sposerà suo nipote Gesù in tarda età; Tutti i cinque personaggi li ritroviamo nei vangeli quando: 
“Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei”. 
“Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?”. Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”. 


Dalla comparazione di questi due passi dei vangeli, scopriamo che la donna che si trovava a casa di Simone era Maria e che con lei vi erano anche Marta e Lazzaro, tutti e cinque i personaggi della famiglia Boeto riuniti insieme: casa di Simone Boeto con dentro Gesù, Maria, Marta e Lazzaro. Ma ancora non siamo contenti, sappiamo che Joshua ben Phabet Boeto, nipote di Simone Boeto e figlio di Phabet Boeto fratello di Simone, aveva tre figlie: Anna, Elisabetta e Giovanna, tutte e tre cugine di Maria Boeto. Ora se la Maria dei vangeli è la Maria moglie del re Erode, dovremmo trovare una relazione di parentela anche nei vangeli tra questi personaggi. 

Vangelo di Luca 1,36: 

“Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile”. 

Elisabetta e Anna risultano essere sorelle per il cristianesimo, così come lo sono nella famiglia Boeto. Nei vangeli la parentela di Elisabetta e Maria non viene specificata, ma nella tradizione cristiana più tarda è definita sua cugina, figlia di Ismeria, figlia a sua volta di Emerenzia e sorella di Anna. Dal protovangelo di Giacomo e dallo Pseudo Matteo sappiamo che Anna si prese cura di Maria, inoltre Giovanna la ritroviamo nei vangeli come discepola di Gesù. Nel prossimo articolo vi daremo prova del fatto che Maria era la figlia di Simone Boeto e della regina Cleopatra d’Egitto. Cleopatra morì nel 30 a.C., quando Maria aveva all’incirca 7 anni e verrà sposata da Erode il Grande nel 23 a.C., quando aveva 14 anni. Nonostante sembri un’incongruenza il fatto che Anna si prenda cura di Maria alla morte di Cleopatra, essendo la figlia di Joshua ben Phabeth Boeto, cugino di Maria, non è cosi, in quanto Joshua Boeto nacque prima dello zio Simone Boeto, tanto che Joshua fu sommo sacerdote tra il 30 ed il 23 a.C. sotto erode, e fu sostituito nel 23 a.C. proprio dallo zio Simone Boeto, a cui Erode il Grande aveva dato tale carica al fine di sposare la figlia Maria Boeto di Cleopatra, alias Maria Vergine.


S.G.Saluto l’amico Alessandro De Angelis ricordandovi che nel prossimo articolo si andrà su Maria figlia della regina Cleopatra d'Egitto, che a questo punto sarebbe la nonna di Gesù, ultimo faraone d'Egitto. Per chi volesse acquistare il libro Cristo il Romano su macrolibrarsi, il link è:https://www.google.it/search client=ubuntu&channel=fs&q=cristo++il+romano+macrolibrarsi&ie=utf-8&oe=utf-8&gfe_rd=cr&ei=BK1qV8XLH6Ks8weLsanQDA



Fonte: Salvatore Giusa

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