Circa 12 anni fa, nello Yucatan accadde un incredibile evento U.F.O., anche se su di esso c’è ancora molta segretezza. Il caso potrebbe essere tranquillamente il soggetto di un film di Hollywood, visto che provocò grande agitazione soprattutto nello Stato meridionale. Si tratta della notizia di un presunto “atterraggio” di un U.F.O. su una zona colma di acqua, che poi riparte perdendosi nel cielo, avvenimento che non è una cosa che accade tutti i giorni. Tutto iniziò quando il sabato del 24 ottobre 2004, il direttore della rivista “Misterios” fece conoscere un rapporto nel quale si affermava che diversi testimoni, la sera precedente, avevano visto (venerdì alle ore 20:00 ora locale) un oggetto volante non identificato che discese dal cielo e si immerse nel cenote Yaal Chaac (situato sulla strada Mérida-Muna, a pochi chilometri dalla città di Abalá). Come racconta il direttore di ‘Misterios’ a ‘Milenio Novedades‘, lo stesso sabato verso il tardi si recarono sul posto e con loro grande sorpresa scoprirono che sul luogo erano presenti almeno 8 persone armate, che non davano alcuna autorizzazione per entrare nel sito, nonostante avessero mostrato il tesserino da giornalisti.
In modo cortese, racconta ancora il responsabile di ‘Misterios’, tre di queste persone invitarono i giornalisti ad andar via da lì, perché era “un ordine dei loro superiori“. Inoltre si evince un altro aspetto misterioso, ossia che nessun ente di polizia (municipale, statale, federale), di qualsiasi livello, fosse a conoscenza di qualsiasi operazione nella zona. La domanda quindi nasce spontanea: se non si trattava di autorità di polizia o militari, allora chi erano? Un altro aspetto strano della questione: nonostante fossero armati, non hanno mai cercato di occultare il passaggio a persone e a veicoli che transitavano da lì (la zona colma d’acqua si trova a soli 50 metri dalla strada).
Almeno sei di queste persone avevano l’aspetto che ricordava quello di “di un individuo non nativo del posto” e non portavano alcun distintivo di identificazione, mentre fisicamente alcuni avevano i capelli lunghi (solo due avevano il capello corto militare). Anche alcuni tassisti provenienti da Oxkutzcab e Ticul, che passarono da lì, confermarono la presenza di queste persone armate.
LA STORIA
I testimoni, che riportarono la discesa dell’U.F.O., assicurarono che l’oggetto che arrivò dal cielo e si immerse nell’area acquosa non era riferibile a nessun aereo, piccolo aeromobile o elicottero. Ecco il racconto dei testimoni: “Eravamo a meno di 200 metri di distanza. Non potevamo esserci confusi, anzi, udimmo il rumore dell’acqua che fece l’oggetto quando si immerse. Passavamo da lì con le nostre biciclette quando vedemmo, in lontananza, una luce che si muoveva dalla forma circolare. Immaginavamo che fosse un U.F.O., perché ne avevamo già visti in questa zona. Ma questo si stava avvicinando molto in basso. Ciò ci fece impaurire, perché non avevamo mai visto una cosa del genere così da vicino. Era di forma rotonda, completamente illuminato, dal diametro di circa 12 metri e si trovava ad un’altezza, sopra l’acqua, di circa 100 o 200 metri.
Poi si immerse, provocando un fragore dell’acqua. Una volta immerso non spense le luci, perché l’acqua era illuminata, e vedevamo un bagliore. Pensavamo che il mezzo aereo fosse caduto e perso per sempre, ma dopo circa 15-20 secondi l’oggetto fuoriuscì dall’acqua, prima a bassa velocità e quando si trovò ad un’altezza dall’acqua di circa 100 metri accelerò totalmente, allontanandosi nel cielo” (…).
Il giorno successivo, i conduttori del programma radiofonico ‘La Hora Macabra’, si recarono sul luogo dell’accaduto per la raccolta di ulteriori informazioni. Una volta avvicinatosi, videro impronte di persone che erano state lì. Qui dobbiamo aprire una piccola parentesi. Secondo ulteriori testimonianze, le persone armate sarebbero arrivate prima dell’alba (alle ore 05:00 circa ora locale) e lasciarono la zona dopo oltre 12 ore.
La domenica e i giorni successivi non fu segnalata alcuna sorveglianza o qualsiasi altro tipo di evento strano. Le persone intervistate del comune di Muna confermarono che nel cenote era in precedenza operativo un ristorante (c’erano ancora diverse capanne), e alcune persone, che lavoravano lì, affermarono di aver visto luci e oggetti strani vicino al cenote. Intervistato a questo proposito, Ulises Trujillo, direttore del gruppo “Vigilantes de Jaime Maussán”, ha riferito che questo caso di uomini armati è molto simile a uno che avvenne sempre in Messico: “Ci capitò qualcosa di molto simile, immediatamente dopo un avvistamento o un atterraggio arriva gente armata che isola l’area – a volte militari – e non permette di passare a nessuno. Bisogna prestare attenzione a questi casi“.