RAF Bentwaters: l’ufo avvistato nel 1980 da 40 ufficiali della RAF era interessato ad armi nucleare custodite nella base britannica?
Gary Heseltine, un cacciatore di UFO e esperto di alieni, ha rilasciato importanti dichiarazioni su uno degli avvistamenti UFO più misteriosi e coperti dal segreto avvenuti negli ultimi 50 anni, quello alla base RAF Bentwaters, soprannominata la Roswell britannica.
La stazione della Royal Air Forces è ubicata a 130 chilometri di distanza da Londra e a differenza della base di Roswell è meno conosciuta dalle masse, poiché i governi sono riusciti a limitare con successo la deriva delle testimonianze.
Secondo i testimoni – prevalentemente ufficiali in forza alla RAF – nel dicembre del 1980, per tre notti consecutive, un ufo avrebbe sorvolato la base in cerca di qualcosa. Due sergenti in servizio durante la notte sono perfino riusciti a toccare con mano l’UFO, con conseguenze drammatiche per le loro vite. 36 anni fa, ai tempi in cui si sono svolti i fatti, Heseltine era un agente in forza alla RAF: Heseltine, approfittando quindi delle sue conoscenze, è riuscito a intervistare molti dei testimoni diretti dell’epoca per fare un po’ di chiarezza sul mistero. Nel corso di un documentario sugli UFO e gli alieni ancora mai portato a termine, Gary ha intervistato il colonnello Charles Halt, testimone diretto dei fatti.
Le dichiarazioni del colonnello, almeno per come le ha riportate il cacciatore di UFO che però – ricordiamolo – per qualche motivo non del tutto chiaro avrebbe deciso di diffonderle soltanto oggi, sono alquanto scioccanti. Halt fu uno dei testimoni che vide l’UFO sorvolare la foresta e calarsi, emettendo un raggio conico, in mezzo agli alberi che delimitano il confine della base. In merito a ciò, Halt ha affermato: “L’ufo ha emanato un cono di luce proprio sopra un deposito WSA (weapon storage area) che conteneva al suo interno più missili nucleari di quanti ve ne fossero in tutta Europa.” Erano anni molto delicati specifica Gary, in cui la Polonia veniva invasa dalla Russia, e gli USA si preparavano ad affrontare la crisi degli ostaggi in Medio Oriente. Questo clima tesissimo, secondo Heseltine, spiegherebbe perché il Regno Unito avrebbe deciso di custodire armi potenti segretamente.
Le dichiarazioni del cacciatore di UFO sono state confermate anche dalla moglie Lynn che ai tempi del documentario era presente durante l’intervista rilasciata dal colonnello Halt.
Pubblicamente, sia il colonnello, quanto il governo britannico, hanno negato la presenza di armi letali presso la base Bentwaters. Il colonnello Halt ha spiegato la sua posizione:
“Io ho solo detto che il fascio di luce era in prossimità di un deposito d’armi. Il resto sono conclusioni di Gary.” Gary dovrebbe quindi, in qualche modo, poter provare la sua versione dei fatti. D’altra parte, se si tratta davvero di invenzioni, il rischio di querela da parte del colonnello Halt nei confronti del cacciatore di UFO appare concreto.
Il famoso avvistamento di UFO si è verificato nel corso di tre notti in una zona poco distante dai confini della Royal Air Force Base (RAF) Bentwaters in Gran Bretagna. L’ex base, oggi conosciuta come Bentwaters Park è stata utilizzata dalla Royal Air Force durante la Seconda guerra mondiale, e poi dalla United States Air Force durante la guerra fredda prima di chiudere nel 1993. Dal 1980 la base è rimasta sotto il controllo dalla US Air Force. Con estrema probabilità, sul luogo c’erano anche armi nucleari. Il primo incontro con l’UFO è avvenuto alle 3 del mattino del Venerdì 26 dicembre 1980, quando circa 40 testimoni fra impiegati alla base e residenti della osservarono una luce intensa immergersi nella foresta, in un punto appena al di fuori della base. Il sergente James Penniston e il sergente John Burroughs videro la luce affondare nella vegetazione e si precipitarono per indagare su quello che, credevano, potesse essere un aereo abbattuto. Penniston ha testimoniato che nei due anni in cui è ha prestato servizio a Bentwaters non aveva mai visto luci di alcun tipo nella foresta di Rendlesham. I due sergenti, nella loro deposizione rilasciata nel 2013 dopo anni di sofferti silenzi, dichiarano di aver esplorato il bosco di notte in cerca della luce e aver trovato una navicella triangolare ricoperta da luci gialle e blu vorticose, che levitava a qualche centimetro da terra. Le loro apparecchiature radio avevano smesso di funzionare.
Dopo aver osservato la cosa per 10 minuti, pensarono di avvicinarsi. Mentre si appropinquavano all’UFO, si accorsero che sulla sua superficie erano incisi alcuni geroglifici. A un certo punto l’oggetto emanò un raggio di luce intensissimo che li colpì. Penniston ha affermato “ho pensato che sarei morto quella notte.” Burroughs rimase paralizzato, mentre Penniston fece qualcosa da lui definita come:“probabilmente la cosa peggiore che abbia mai fatto.” toccò la navicella. Sembrava in metallo ma liscia come il vetro. L’UFO era caldo al tatto. I due uomini hanno continuato ad analizzare il misterioso oggetto, cercando di capire se in qualche punto quello strano veicolo avesse dei punti di contatto con il suolo, ma dopo 45 minuti di vana ricerca, l’UFO si illuminò divenendo quasi incandescente e spiccò il volo verso il cielo. Poi, a velocità impressionante, scomparve, senza alcun movimento convenzionale, non vi fu spostamento d’aria o suono. Una volta scomparsi gli alieni, anche le apparecchiature radio ripresero a funzionare. Sono poco meno di 40 gli uomini dello squadrone 81 di polizia in servizio alla base che quella notte hanno assistito all’atterraggio dell’UFO ma soltanto Penniston e Burroughs si sono avvicinati alla navicella al punto da poterla toccare. Quella fu l’ultima volta che Penniston vide l’UFO, ma a distanza di tre settimane sia lui che Burroughs si sono gravemente ammalati per conseguenza delle radiazioni assorbite.
La notte seguente, un ufficiale donna che ha scelto di rimanere anonima e un suo collega hanno rivisto la luce nella foresta, che puntava in direzione del veicolo sul quale si trovavano. Ormai il chiacchiericcio su quanto accaduto la notte prima aveva prese piede e gli ufficiali avevano il compito di rassicurare l’ambiente. Così, quando il vice comandante di base, il tenente colonnello Charles Halt seppe che l’UFO era tornato, decise di entrare in azione. Halt prese un registratore a nastro e si diresse nella zona della foresta dove l’ufo era stato avvistato. La registrazione è stata rilasciata nel 1983 e ha catturato un notevole interesse, poiché contiene le voci dei testimoni, spaventati e al tempo stesso eccitati, dai coni di luce proiettati in vari punti del terreno. I testimoni, terrorizzati, sono fuggiti. Sebbene circa 60 persone complessivamente abbiano visto l’ufo a distanza in quelle notti, soltanto Penniston e Burroughs hanno vissuto un’esperienza ravvicinata e inimmaginabile.L’incontro con i visitatori extraterrestri ha prodotto sulla salute dei due uomini strascichi permanenti: Burrough, dopo l’incontro ha sofferto di problemi cardiaci e adesso vive con un pacemaker e un defibrillatore. Le gengive di Penniston sono diventate bianche a causa dell’esposizione alle radiazioni. Entrambi, per le tre settimane successive all’incontro, hanno avuto difficoltà a camminare. Burroughs ha dichiarato che due giorni dopo il loro incontro un aereo cargo US Air Force giunse a Bentwaters da Langley, VA, sede della Central Intelligence Agency (CIA) per investigare sui fatti. Burroughs si domanda: “Tecnicamente l’ufo è atterrato sul suolo britannico, perché la US Air Force è intervenuta ad indagare senza che nessuno lo chiedesse?” Il team dell’Air Force chiese a Penniston di stilare un rapporto. Il sergente scrisse tutto in maniera dettagliata, ma gli alti ufficiali gli ordinarono di rimuovere alcuni punti indesiderati, riducendo il resoconto da 4 pagine ad una soltanto. Gli investigatori convinsero Penniston a far sembrare tutta la disavventura un’allucinazione. Penniston Non ebbe altra scelta. Anche il colonnello Halt, sebbene testimone a sua volta dell’UFO, testimoniò che i due uomini soffrivano di disordini psichici. Nell’udienza del 2013 sui fatti di Bentwaters, Penniston testimoniò che nessuno degli uomini della CIA era interessato agli schizzi che egli aveva tracciato dei glifi impressi sulla superficie dell’UFO. Nel 1994, a distanza di 14 anni, Penniston venne ipnotizzato nella speranza di aiutarlo a ricordare meglio gli eventi di quella notte del 1980 e i successivi, ed emerse che nel 1981 altri due uomini lo avevano interrogato somministrandogli del sodio pentotal. Un trattamento che il sergente aveva rimosso. I due uomini gli avevano intimato di mantenere il silenzio sulla loro esperienza. Sia Penniston che Burroughs hanno mantenuto fede al giuramento mentendo per anni agli operatori sanitari, mentendo perfino sull’esposizione alle radiazioni. Solamente nel 2013 i due sono usciti allo scoperto per questioni di salute personali, una salute che dal 1980 è divenuta estremamente cagionevole. Stando ai due e alla deposizione rilasciato nel processo del 2013, il governo avrebbe negato loro, per tutti questi anni, l’assistenza sanitaria prevista per gli ufficiali vittime di incidenti gravi sul lavoro. Burroughs e Penniston ancora oggi affermano di non credere agli alieni e non hanno mai affermato di aver visto un UFO. Semplicemente non sanno cosa fosse quell’oggetto che ha cambiato le loro vite. Si considerano vittime di un sistema e sono scoraggiati per le diffamazioni ricevute nel corso degli anni: “Qualunque cosa sia, ciò con cui abbiamo avuto a che fare, i media tirano in ballo roba aliena che automaticamente porta le persone a rifiutare la nostra storia, a causa di anni di condizionamento. Non si tratta di segretezza, queste sono questioni di potere. Le tecnologie vengono nascoste per motivi di difesa nazionale, perché tutti cercano di carpire questi segreti e utilizzarli contro gli altri.”
Fonte: http://dinotizie.it